Vino Dealcolato e Spritz in Bottiglia PET
rassegna stampa vino di lunedì 15 settembre 2025!
Report vitivinicolo del 15 settembre 2025
Report vitivinicolo del 15 settembre 2025
Cantine italiane (novità, strategie, fusioni, eventi)
• Gruppo Lunelli: cambio al vertice in via provvisoria — Simone Masè lascia il ruolo di Direttore Generale, sostituito ad interim da Matteo Lunelli. Segnale di possibile riorganizzazione interna.
• Brunello di Montalcino: vendemmia 2025 parte il 15 settembre; le uve sono giudicate eccellenti, ma si prevede una produzione in lieve calo.
• Tasca d’Almerita: iscrizione al Registro Speciale dei Marchi Storici di Interesse Nazionale del Ministero delle Imprese e del Made in Italy. Un ulteriore riconoscimento dell’identità storica e valore del brand.
Vini italiani (nuove etichette, riconoscimenti, tendenze)
• Gli spumanti stanno iniziando a dare segni di recupero nei numeri export (i dati recenti segnalano che la perdita percentuale si sta attenuando).
• Nuova attenzione alle etichette con forte identità locale e marca forte: Brunello di Montalcino evidenzia qualità elevata nonostante il volume ridotto.
• Gli eventi internazionali (es. tasting a New York) continuano ad essere opportunità concrete per lanciare etichette, soprattutto verso media e buyer esteri.
Andamento del vino italiano (export, consumi, dati economici)
• Export Primo Semestre 2025: valore stabile/leggermente in calo (≈ 0,47%) rispetto al primo semestre 2024; volumi 3,1%. Stati Uniti +5,2%, Canada +12,8%. Calo marcato negli altri mercati: Germania, Regno Unito, Asia.
• Mercati esteri critici: la Germania e il Regno Unito mostrano contrazioni sia in valore che volume; Cina e Giappone in rallentamento.
• Costi esterni e dazi: persistono incertezze legate ai dazi statunitensi; questi continuano a rappresentare un rischio concreto per alcune tipologie (vino fermo, etichette meno premium).
Sintesi conclusiva
Il momento è di stallo con tensioni ben identificate: l’Italia del vino non è in piena crisi, ma non può nemmeno rilassarsi. Le forze stanno da una parte negli spumanti, nella qualità territoriale, nei brand storici e nella capacità di entrare/tenere mercati esteri favorevoli come Canada e USA; dall’altra ci sono sfide consistenti da fronteggiare: calo dei volumi, pressioni sui costi, effetti dei dazi, mercati «tradizionali» che non reggono.
Le aziende che riusciranno a preservare l’identità, ma essere flessibili nelle strategie commerciali e operativamente efficienti, saranno più resilienti.
rassegna stampa vino di domenica 14 settembre 2025!
Report vitivinicolo del 14 settembre 2025 (aggiornamento)
Report vitivinicolo del 14 settembre 2025 (aggiornamento 10.40)
Cantine italiane (novità, strategie, fusioni, eventi)
• L’identità territoriale resta al centro: molte cantine profonde sul terroir low-yield stanno ricevendo riconoscimenti locali (Denominazioni autoctone, vitigni minori) ed eventi come Douja d’Or ad Asti, Artigianato e Palazzo a Firenze, Etna Days.
• Cooperazione / qualità come leva: alcune realtà cooperative stanno puntando su marchi più distintivi, su certificazioni e sostenibilità per differenziare le produzioni. (Fonti generali, senza nome specifico ripetuto).
• Eventi in calendario: fiere e degustazioni continuano a essere strumenti di promozione; VitignoItalia 2025 a Napoli segna un’occasione per incontrare buyer esteri con oltre 2000 etichette presenti.
Vini italiani (nuove etichette, riconoscimenti, tendenze)
• Le bollicine rimangono il segmento più dinamico: gli spumanti guadagnano in valore e volume in diversi mercati nei primi sei mesi del 2025.
• Trend contrastanti: mentre gli spumanti crescono, i vini rossi evidenziano cali (in valore/volume) in vari report recenti.
• Private label: aumenta lievemente la quota della private label nel mercato interno, ad indicare una pressione sui prezzi ma anche opportunità per aziende capaci di gestire margini contenuti.
Andamento del vino italiano (export, consumi, dati economici)
• Export: Nei primi sei mesi 2025, l’export italiano mostra performance miste: in crescita in Canada (+ ≈11 %), Germania, Giappone, Australia; in forte flessione verso UK, Svizzera, Cina, Corea del Sud.
• Consumi interni ed export complessivo: Il primo trimestre / quadrimestre segnato da cali: export totale italiano del vino in diminuzione sia a volume sia valore, in particolare nei mercati Extra UE, dove si avverte l’effetto dei dazi statunitensi.
• Tendenze economiche: Il mercato attuale è sottoposto a tensione sui costi, pressione sui margini, variabilità dei cambi, politiche tariffarie instabili; le aziende migliori fanno leva su innovazione, sostenibilità, branding forte nei mercati esteri.
Sintesi conclusiva
Il panorama vitivinicolo italiano mostra contemporaneamente segnali di forza e sfide crescenti. Le bollicine e i mercati come Canada e Giappone rappresentano leve importanti, mentre i vini rossi e alcuni mercati consolidati faticano a mantenere momentum a causa dei dazi, dei costi e dei cambiamenti di domanda.
Le cantine che riusciranno ad innovare senza perdere identità territoriale, ad investire in qualità, branding e canali esteri, avranno margini migliori. Al contrario, chi resta su modelli tradizionali con minor differenziazione rischia di subire perdite di valore.
Report con indicatori numerici aggiornati (modello)
Indicatore Valore più recente disponibile Note / Trend
Export vino italiano (valore totale 2024) ≈ 8,1 miliardi di euro +6 % rispetto al 2023; spumanti trainanti.
Export vino italiano (volume totale 2024) ≈ 21,7 milioni di ettolitri Italia tra i primi per quantità, dietro Spagna; primo per produzione aumentata nel 2024 (+15 %) rispetto al 2023.
Prezzo medio export vino italiano ~ € 3,72 / litro (export) Tendenza stabile, ma con pressioni al ribasso in alcuni segmenti (vini fermi, non premium).
Prezzo medio al dettaglio GDO ~ € 5,57 / litro GDO mostra un mercato più selettivo: volumi in flessione lievissima, valore ancora in crescita.
Consumo interno totale stimato ~ 22 milioni di ettolitri (vini in Italia) In calo rispetto ai valori precedenti, specialmente per vini fermi; spumanti tengono meglio nel domestico.
Come usare questi numeri operativamente
• Basarsi su € 3,72 / litro come benchmark export per valutare se le nuove offerte/prezzi sono competitive.
• Analizzare costi produttivi fino al costo unitario che lascia margine, specie con export che rischia compressione.
• Monitorare prezzi GDO per capire quando intervenire con promozioni o spostare offerta verso segmenti premium.
Report vitivinicolo del 14 settembre 2025
Report vitivinicolo del 14 settembre 2025
Cantine italiane (novità, strategie, fusioni, eventi)
• Tasca d’Almerita è stato iscritto nel Registro Speciale dei Marchi Storici di Interesse Nazionale dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy nel 2025, confermando il valore storico e identitario delle sue tenute siciliane.
• Gruppo Mezzacorona resta un operatore di peso nel panorama cooperativo: con centinaia di soci, forte estensione vitata e produzione elevata (oltre 45 milioni di bottiglie), rappresenta un modello cooperativo leader nel Trentino Alto Adige/Sicilia.
• Evento di rilievo: “L’Italia del vino sotto i riflettori a New York” (11 settembre), dove oltre 300 etichette italiane sono state presentate a pubblico e operatori esteri, occasione utile per rafforzare il posizionamento USA/mercati internazionali.
Vini italiani (nuove etichette, riconoscimenti, tendenze)
• Nuove etichette e restyling: Tenuta del Buonamico ha rinnovato etichette di vini iconici come Cercatoja, Il Fortino, Vasario, Mio, Vivi e Dea Rosa per valorizzare la personalità dei vini, un piacere estetico che supporta anche le strategie di marketing/posizionamento.
• Riconoscimenti internazionali: Ferrari Trento ha ottenuto il punteggio di 100/100 da Decanter per la Riserva Lunelli 2009, e ha svelato il nuovo millesimo 2015 del Giulio Ferrari Rosé. Ciò rafforza la reputazione di eccellenza per le bollicine italiane nel mondo.
• Trend dei vini spumanti: secondo Valoritalia 2025, gli spumanti segnano un +5% (crescita a valore) nel mercato certificato, mentre i vini rossi subiscono un calo importante (−6,8%).
Andamento del vino italiano (export, consumi, dati economici)
• Export: nei primi sei mesi del 2025, l’export del vino italiano mostra dati misti. Mercati come Canada, Giappone e Australia registrano buone crescite; al contrario, UK, Cina, Svizzera e Corea del Sud segnano flessioni.
• Il primo quadrimestre del 2025 chiude con export in calo sia a volume (−3,7 %) sia a valore (−0,9 %), per un totale di ~ 2,5 miliardi di euro. I dazi USA impattati aggravano la situazione.
• Consumi interni: continua il trend negativo, con diminuzioni soprattutto nei canali off trade (-4 % a volume; −1,5 % a valore) non compensati appieno dagli aumenti di valore unitario dovuti a premiumizzazione.
Sintesi conclusiva
Le cantine italiane confermano che il valore storico, la qualità distinta e l’identità territoriale sono asset che oggi fanno la differenza nei mercati internazionali. Tuttavia, la pressione sui prezzi, le barriere commerciali e i costi crescenti richiedono strategie precise: diversificazione dell’offerta, investimento nella sostenibilità, rafforzamento del brand nei mercati più stabili o in via di espansione.
Gli spumanti continuano a essere un driver importante, mentre il ribasso dei vini rossi evidenzia che senza innovazione, marketing mirato e controllo dei costi produttivi sarà difficile contenere le perdite. L’export resta la variabile chiave del 2025: bilanciare rischi e opportunità nei Paesi esteri sarà determinante per la tenuta e per creare valore reale.
rassegna stampa vino di sabato 13 settembre 2025!
Report vitivinicolo del 13 settembre 2025
Report vitivinicolo del 13 settembre 2025
Cantine italiane
• Mosse strategiche – Diverse realtà cooperative e familiari si trovano a ripensare i modelli di business alla luce di cali di consumo e pressioni sui prezzi. Cresce l’attenzione alla diversificazione, con aperture verso ospitalità e turismo esperienziale.
• Nuove adesioni a consorzi di tutela – Cantine dell’Oltrepò e della Campania puntano a rafforzare la propria identità collettiva, prendendo esempio dai club storici (come il Buttafuoco Storico) che hanno saputo costruire valore condiviso.
• Investimenti in sostenibilità – Progetti legati a energie rinnovabili e agricoltura rigenerativa iniziano a incidere nei bilanci: non più “scelte etiche” ma leve competitive.
Vini italiani
• Spumanti sempre più centrali – Le bollicine confermano la loro resilienza, sia nella GDO sia nell’export: in molte regioni si vedono sperimentazioni con vitigni autoctoni.
• Vitigni minori in riscoperta – Dal Pallagrello Nero al Magliocco, cresce la volontà di differenziarsi sui mercati internazionali valorizzando tipicità e narrazione territoriale.
• Riconoscimenti – L’Italia consolida la sua presenza nelle guide 2026 (Slow Wine, Gambero Rosso in arrivo), con focus particolare su Sardegna, Calabria e aree emergenti del Sud.
Andamento del vino italiano
• Export in equilibrio precario – Dopo i dati Istat del primo semestre (-0,4% in valore, -3,1% in volume), le analisi dei consorzi segnalano che il secondo semestre sarà decisivo per stabilire la tenuta del 2025.
• Consumi interni – Il mercato nazionale continua a mostrare contrazioni nei volumi, compensati parzialmente dal lieve incremento dei valori (effetto inflazione e premiumizzazione).
• Mercati chiave – USA e Canada restano in territorio positivo; Europa in difficoltà con Germania e UK, Asia rallenta; Russia in calo netto.
• Riflessione di settore – Sempre più voci, da Slow Food ai consorzi, richiamano alla necessità di ridurre la sovrapproduzione e puntare su qualità e agroecologia.
Sintesi del 13 settembre 2025:
Le cantine italiane vivono una fase di riorganizzazione, tra pressioni economiche e ricerca di nuove vie di valorizzazione. I vini autoctoni e gli spumanti restano le carte più forti, ma la sfida resta l’equilibrio tra produzione, consumi interni in calo ed export in difficoltà.
rassegna stampa vino di venerdì 12 settembre 2025!
Report mattutino del 12 settembre 2025
Report mattutino del 12 settembre 2025
🔍 Aggiornamenti recenti (Italia & globale)
• L’Italia punta a riconquistare la vetta nella produzione mondiale nel 2025: vendemmia stimata 47,4 milioni di ettolitri (Italia), +8% vs 2024, con vigne generalmente in ottimo stato, qualità da “buona a eccellente” in molte regioni.
• Nonostante produzione in ripresa, il mercato soffre di saturazione: giacenze al 31 luglio circa 39,8 milioni hl non venduti, e timori per surplus di offerta dopo la vendemmia.
• Esportazioni italiane nei primi sei mesi del 2025: valore leggermente in discesa (−0,4%) vs primo semestre 2024, volume −3,1%. Tuttavia, USA e Canada registrano performance positive: valore export italiano verso USA +5,2%, Canada +12,8%.
• Alcune regioni mostrano trend divergenti: Toscana prevede una riduzione produttiva a doppia cifra (≈ −13%) vs 2024; Veneto in forte crescita (stimato ~12 milioni hl, costituendo quasi 1/4 della produzione nazionale) sostenuto da condizioni favorevoli.
• Francia attesa produrre circa 37,4 milioni hl, nonostante aumenti modesti vs 2024, resta ben sotto la media dei 5 anni a causa di caldo, siccità, ridotto contenuto di succo nelle uve.
Radar M&A
Operazione / Rumor Parti coinvolte Valore / dimensione se nota Luogo Fonte & Data
Gruppo Italiano Vini – GIV acquisisce il 100% di Tenuta Rapitalà (Sicilia) GIV acquisisce le quote restanti (10%) che non deteneva in Tenuta Rapitalà (già in maggioranza dal 1999) Non comunicato il valore; Tenuta Rapitalà ha 176 ettari di vigneti biologici in Sicilia Sicilia, Italia
Campari vende i marchi Cinzano e Frattina (sparkling/vermouth) a Caffo Group 1915 Venditore: Campari; Acquirente: Caffo Group 1915 ~ €100 milioni Italia (movimento nazionale di portafoglio)
Italian Wine Brands acquisisce Svinando Wine Club tramite Giordano Vini IWB tramite controllata acquisisce Svinando Wine Club Somma non divulgata Italia
Prezzi & Vendemmia Mini Box
Regione / Voce Situazione attuale / prezzo disponibile Trend (vs settimana/anno) / rese / note climatiche
Uve da tavola / grappoli freschi In Italia, prezzo all’ingrosso per uva fresca “black, varietà non specificate” ~ €4/kg (dato confronto 2025) Prezzo stabile vs recenti periodi; ma variabilità alta per varietà/qualità; vendemmia in molte zone anticipata; rischio caldo & siccità nel Sud (Puglia, Sicilia) se agosto/settembre troppo caldi possa aggravare la situazione.
Uve generiche da vino (bulk grapes) Fascia di prezzo attuale stimata tra USD 1,19 − 5,46/kg per uva in Italia (varietà miste) Trend leggermente al ribasso vs anno scorso in certe zone; scorte elevate che esercitano pressione; rese migliori dove irrigazione e gestione fitopatologica hanno retto.
Rese previste / volume vendemmia Italia vendemmia 2025 stimata ~ 47,4 milioni hl; regioni del Sud +19% vs 2024; Toscana −13% vs 2024; Veneto in crescita forte; qualità giudicata elevata in generale. Condizioni climatiche: inverno con buone riserve idriche, primavera mite; estate variabile; alcune regioni del Nord con problemi di maltempo primaverile; il caldo di fine stagione può influenzare acidità / equilibrio organolettico.
Osservazioni Strategiche
• Mercato globale molto attento: i dazi USA e la politica sovvenzioni/disincentivi (es. smantellamento vigneti in Francia) sono elementi che impattano non solo quantità/prezzi, ma anche le strategie di mercato, posizionamento e investimenti.
• Il tema delle giacenze elevate (stock) è un rischio concreto: serve coordinamento nel trade, promozione mirata, e possibili accordi forward per limitare il rischio di price erosion.
• Qualità come leva competitiva: vendemmie eccellenti offrono opportunità per differenziazione, per valorizzare vini premium, denominazioni forti, ma serve che il marketing “racconti” efficacemente, anche per i mercati nuovi / lontani.
Idee post per professionisti
1. Titolo: “47,4 milioni di ettolitri: come trasformare l’abbondanza 2025 in valore aggiunto senza scendere sul prezzo”
Angolo: strategie operative per evitare l’effetto oversupply: contratti a termine, partnership con imbottigliatori esteri, diversificazione prodotto (premium / specialità), gestione accurata delle rese, investire in brand & storytelling per segmenti high margin.
2. Titolo: “Export italiano: USA & Canada tengono, Europa e Asia scricchiolano – quali mercati alternative per proteggerci dai dazi”
Angolo: approfondire dati per paese, valutare mercati emergenti con gap competitivo (es. Sud America, Africa, Asia del Sud Est), possibili accordi bilaterali, come differenziare canali (online, horeca, retail), politiche di promozione da parte istituzionale.
3. Titolo: “M&A di nicchia nel vino: puntare su territori, sostenibilità biologica e marchi a forte identità”
Angolo: casi recenti come Rapitalà (biologico, Sicilia), strategie di gruppi come GIV, Caffo che acquisisce Cinzano/Frattina; valutare come questi esempi possano servire come modello per piccole/medie cantine che vogliono prepararsi a essere oggetto / protagonista di operazioni di consolidamento.