News Vitivinicole e tenute agricole di domenica 17 aprile 2022!

Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di domenica 17 aprile 2022!

Le news di oggi, sono state offerte da Blinkup Srl (https://www.blinkup.it/), strategie per potenziare il tuo business.

Il moscato di Trani primeggia al Vinitaly.
Una eccellenza del territorio Si è chiusa la 54^ edizione di Vinitaly di Verona – come sottolineato da molti – il salone della ripartenza per il comparto enologico. Tra le novità del Made in Puglia la partecipazione del Comune di Trani a supporto del programma di valorizzazione del Moscato Doc. Nel padiglione istituzionale della Regione Puglia, approfondimenti e degustazioni a cura di sei cantine comprese nel Consorzio Moscato di Trani, riunite dall’associazione Wine Specialists Council, che ha curato e gestito lo stand. «Finalmente eccoci al Vinitaly della ripresa – dice Cristoforo Pastore, enologo – a celebrare la ripartenza di un simbolo enologico identitario di Trani, il Moscato, che già dal 1976 beneficia del marchio Doc».

Fonte: Gazzetta della Bat.

Vinophila promuove l’innovazione digitale del vitivinicolo.
La tecnologia a disposizione Vinophila promuove l’innovazione digitale del vitivinicolo Presentatele rilevazioni per monitorare l’andamento dei vigneti con intelligenza artificiale e dati satellitari •• L’apertura al digitale delle aziende vitivinicole è la trasformazione culturale a cui il mondo del vino è chiamato: al Palaexpo di Veronafiere, durante Vinitaly, si è riunito un gruppo di specialisti di settore, assieme a quelli del tecnologico, per discutere dell’importanza strategica di questo passaggio. «L’innovazione digitale al servizio del settore vitivinicolo: dal vigneto al consumatore», il titolo del convegno organizzato da Vinophila, luogo d’integrazione tra fisico e digitale dedicato al vino e alle bevande alcoliche, in collaborazione con l’azienda Serena Wines 1881.

Fonte: Arena.

Le cantine ripartono dal Vinitaly – Gusto e tradizioni, ritorno al passato con il “Vinitaly” e la Sagra dell’Uva.
Il ritorno al passato con la partecipazione al “Vinitaly” di Verona ma anche la notizia, ufficiale, che a Cerveteri tornerà l’attesa Sagra dell’Uva e del Vino dei Colli Ceriti. Intanto bella figura delle tre cantine etrusche che si sono messe in mostra in Veneto nei giorni riservati al vino. Una delle tre aziende, la “Valle del Canneto” di Borgo San Martino, ha ricevuto pure la visita del ministro all’Agricoltura, Stefano Patuanelli accolto con una bottiglia di Vermentino, uno dei cavalli di battaglia. A Verona il ministro Stefano Patuanelli ha visitato l’azienda “Valle del Canneto” Gusto e tradizioni, ritorno al passato con il “Vinitaly” e la Sagra dell’Uva. Il ritorno al passato con la partecipazione al “Vinitaly” di Verona ma anche la notizia, ufficiale, che a Cerveteri tornerà l’attesa Sagra dell’Uvae del Vino dei Colli Ceriti.

Fonte: La Provincia Cerveteri Ladispoli.

Gusto e tradizioni, ritorno al passato con il “Vinitaly” e la Sagra dell’Uva.
Verona il ministro Stefano Patuanelli ha visitato l’azienda “Valle del Canneto” Gusto e tradizioni, ritorno al passato con il “Vinitaly” e la Sagra dell’Uva. Il ritorno al passato con la partecipazione al “Vinitaly” di Verona ma anche la notizia, ufficiale, che a Cerveteri tornerà l’attesa Sagra dell’Uva e del Vino dei Colli Ceriti. Intanto bella figura delle tre cantine etrusche che si sono messe in mostra in Veneto nei giorni riservati al vino. Una delle tre aziende, la “Valle del Canneto” di Borgo San Martino, ha ricevuto pure la visita del ministro all’Agricoltura, Stefano Patuanelli accolto con una bottiglia di Vermentino, uno dei cavalli di battaglia «Ci ha fatto molto piacere -commenta Riccardo Milozzi, produttore – che il ministro sia venuto a salutarci rendendosi disponibile e lo ringraziamo per essersi intrattenuto.

Fonte: Provincia di Civitavecchia.

Intervista a Carloni Mirco. «Le Marche e il vino, futuro da protagonisti».
«Le Marche e il vino, futuro da protagonisti» L’assessore regionale all’Agricoltura Carloni: «Le nostre imprese escono rafforzate dal Vinitaly. Ecco le azioni per sostenerle al meglio». «A Verona la ‘Terrazza Marche’, con libera degustazione, ha visto duemila persone al giorno e mille bottiglie consumate». Assessore Cartoni, com’è andato II Vinitaly 2022 per quanto riguarda le Marche? «Molto bene. I riscontri da parte dei produttori sono estremamente positivi: hanno premiato la scelta della Regione di investire risorse significative per supportare le imprese». Mirco Cartoni, assessore regionale delle Marche all’Agricoltura, traccia un bilancio del successo riscontrato al Vinitaly 2022 e analizza il momento attuale del comparto vitivinicolo marchigiano, alla luce degli ultimi mesi appena trascorsi e delle prospettive future. Ci racconti meglio. «Attraverso l’Istituto Marchigiano Tutela Vini e il Consorzio Vini Piceni, a Verona abbiamo accompagnato 107 aziende, presenti sia singolarmente, che all’interno della collettiva predisposta dalla Regione Marche.

Fonte: Resto del Carlino Emilia Romagna Marche.

Furto a Vinitaly nello stand del Podere La Regola.
Sono state rubate numerose bottiglie di vino per un valore di circa tremila euro alla chiusura dell’importante fiera. Amara sorpresa al Vinitaly per l’azienda vitivinicola “La Regola” di Riparbella. La notte della chiusura della rassegna i ladri, come era già successo ad un’altra azienda della provincia di Livorno “Argentiera”, sono entrati all’interno dello stand del “Podere La Regola” e lo hanno completamente saccheggiato. Il personale della cantina aveva preparato i pacchi e le confezioni con le bottiglie di vino da riportare a Riparbella. Pacchi che sono finiti nelle mani dei ladri, come racconta uno dei titolari, l’avvocato Flavio Nuti, rimasto amareggiato per quello che è successo. «Sinceramente quando un’azienda partecipa a una manifestazione come Vinitaly si aspetta che ci sia un’adeguata vigilanza negli stand. Purtroppo non è stato così».

Fonte: Tirreno Cecina-Rosignano.

Chiusura con record d’incidenza di buyer stranieri.
Si è chiusa l’edizione numero 54 di Vinitaly, che registra il record storico di incidenza di buyer stranieri in rapporto al totale ingressi: i 25.000 operatori stranieri (da 139 Paesi) rappresentano infatti il 28% del totale degli operatori arrivati in fiera (88.000). E ciò al netto della fortissima contrazione – legata alle limitazioni pandemiche agli spostamenti internazionali – degli arrivi da Cina e Giappone, oltre ovviamente ai buyer russi. Per il presidente di Veronafiere, Maurizio Danese, “il ruolo delle fiere italiane è sempre più legato all’aumento numerico delle imprese che si avviano all’internazionalizzazione, in particolare delle Pmi. Vinitaly, in questa edizione più che mai, si è concentrato molto su questo aspetto con un risultato molto positivo in favore di un settore morfologicamente caratterizzato da piccole realtà.

Fonte: a Discussione.

Emozioni pure ne “La Roara” Ca’ dei Conti.
A Tregnago, in Val d’Illasi, nel territorio Doc Valpolicella, la famiglia Rancan vive e lavora la terra da centinaia di anni. I fratelli Renzo e Loredana decisero di continuare la tradizione di famiglia e nel 2007 fecero nascere l’azienda Agricola Ca’ dei Conti alla quale io ho visto muovere i primi passi. Nel 2009 entrano in cantina Fabio Melotto, esperto ed eclettico enologo ed Eugenio, coltivatore di lunga e probata esperienza. Ecco la svolta che da inizio all’avventura. Comincia il lavoro in vigna con la sistemazione delle piante più vecchie. Si riprende l’impianto di antiche varietà, poco produttive ma d’inestimabile valore, come la Croatina e l’Oseleta. Nel 2010 la prima annata e tutto suggerisce che che, seppur ardua, la strada è quella giusta. L’impegno costante è quello di fare un vino «facile» e piacevole «che si beva volentieri», come accompagnamento di una buona cena, ma anche come compagno di una serata fra amici.

Fonte, Libero Quotidiano.

Dal campo alle vigne, il calcio si dà al vino.
Pirlo, Hernanes, Tommasi: la moda tra ex giocatori Dal campo alle vigne, il calcio si dà al vino. Uno degli aspetti più importanti nella carriera di un calciatore è il cosiddetto “piano B” post carriera. Non sono molti, infatti, i giocatori che appese le scarpe al chiodo riescono a tradurre i loro guadagni in investimenti mirati e duraturi. C’è chi prosegue diventano allenatore, chi investe nell’immobiliare, chi si dà alla televisione e chi punta sul prodotto Made in Italy. Il vino italiano, patrimonio su orala mondiale, sembra essere diventato il primo business, con tantissimi calciatori che ormai si affacciano a questo mondo misterioso. Barella, Buffon, e Barzagli, tanto per citarne alcuni, sono già attivi da un po’ di tempo e c’è chi è già sulla scia di questi campioni, allenatori compresi. Tra i produttori di vino più importanti figurano Damiano Tommasi e Luciano Spalletti.

Fonte, Libero Quotidiano.

Ripresa, corre la locomotiva Usa Nuova spinta per il Made in Italy – La locomotiva americana viaggia ad alta velocità.
Per il futuro, incognita Fed e rischio recessione È il racconto di due economie. Una è la storia odierna della crescita americana, del boom di consumi e piena – o quasi – occupazione. L’altra è narrata nel linguaggio di un domani dove l’ottimismo cede invece a spirali di crisi geopolitiche, inflazione, aggressive strette sui tassi necessarie per combatterla. A prevalere, per ora, è la prima versione. Un’espansione che tiene al cospetto delle incognite nutrendo la speranza di saper evitare scivolate in recessione. Ed è qui che trova spazio la nuova scommessa dell’azienda Italia sugli Stati Uniti, dall’export di moda, lusso, vini e alimentari di qualità a ruoli in progetti infrastrutturali e industriali. Su tutti, due elementi: Brunello Cucinelli. che sta accelerando sulle vendite negli Usa, e Webuild, che sta realizzando l’alta velocità sulla linea ferroviaria Dallas-Huston. Crivelli, Longo, Morino e Valsania. La locomotiva • americana viaggia ad alta velocità Crescita.

Fonte, Sole 24 Ore.

Prosecco Doc, annata record: nel 2021 crescita a doppia cifra.
Enologia Crescita a doppia cifra per il Prosecco Doc che nel 2021 ha aumentato la produzione del 25% e le esportazioni del 3o per cento. L’ultimo report economico del Consorzio di tutela della denominazione di origine controllata Prosecco evidenzia come circa l’80% dei 627,5 milioni di bottiglie, di cui 71,5 milioni di Prosecco Doc rosé sono state esportare verso oltre 150 mercati. Il primo mercato estero è il Regno Unito (24,5% del totale export con un +6% sul 2020), seguito dagli Stati Uniti (+23,6% sull’export e +44%), Germania (9,1% sull’export e +9%) e Francia al quarto posto nella classifica dei top (5,6% sull’export e +34%).

Fonte, Sole 24 Ore.

Intervista a Stefano Oleari – Uno spumante nel segno dell’antica Scandiano.
Uno spumante nel segno dell’antica Scandiano Uve lambrusco Montericco, prodotto con una varietà autoctona dei Colli di Jano E’ stato battezzato Scandilia e presentato con grande successo a Vinitaly. «Il vitigno rischiava di andare perso, per le sue caratteristiche non garantisce una produzione costante». Grande successo al Vinitaly per la cantina Aljano di Jano che ha presentato il nuovo spumante ‘Scandilia’ metodo classico rosé da uve Lambrusco Montericco, prodotto con una varietà autoctona dei colli di Jano che, con il nome scelto dal giovane titolare Stefano Oleari, rende omaggio proprio al territorio scandianese. II 34enne Stefano Oleari vive a Scandiano e gestisce un’azienda vitivinicola che da oltre vent’anni incentra la produzione sulla qualità e sui vitigni autoctoni per valorizzare la collina reggiana.

Fonte, Resto del Carlino Reggio Emilia.

Sagra del vino Ecco le novità in programma.
Cresce l’attesa per la 74. Sagra del vino, sulla quale salirà il sipario la sera di venerdì 22 aprile e si protrarrà sino a lunedì 2 maggio. Sarà l’edizione della ripartenza dopo due anni segnati dall’emergenza sanitaria. La festa primaverile casca, peraltro, in un periodo di netto allentamento delle restrizioni e il green pass, non richiesto per accedere agli spazi all’aperto dell’evento, sarà archiviato, dal 1. maggio, anche in gran parte dei luoghi chiusi. La sagra. dunque, potrà tonare ai ‘vecchi fasti’, dopo l’annullamento del 2020 e la versione estiva e decisamente ridotta proposta nel 2021. Saranno circa 60 gli appuntamenti che scandiranno gli 11 giorni di sagra, tra enogastronomia, musica, giostre e sport. “Le danze” si apriranno venerdì alle 18, nella sala consiliare di palazzo Burovich de Zmajevich, con l’inaugurazione ufficiale e la premiazione dell’8. edizione di Filari di bolle, selezione dei migliori spumanti della regione.

Fonte, Gazzettino Pordenone.

Adi Terra al Vinitaly, tra olio, vini e birre.
In un’intervista ho dichiarato che l’agricoltura I è sacrificio, cib dal rapporto con la natura a quello con le banche, le assicurazioni o i commercianti, ma vi sono anche momenti di festa e uno di questi, di prestigio, è il Vinitaly a Verona. È sicuramente un evento dedicato agli affari, perb rappresenta anche una espressione di vivacità sociale. Adi Terra è stata presente nel bellissimo stand dell’Unapol, l’unione olivicoltori associata, e in quello spazio nei quattro giorni di fiera abbiamo vissuto interessanti confronti e una interessante animazione. Il Vinitaly ha anche uno spazio dedicato all’olio, alla birra e agli spiriti. Il confronto è stato animato da ospiti illustri: gli assessori regionali all’agricoltura del Lazio e del Molise Enrica Onorati e Nicola Cavaliere, la parlamentare europea Simona Bonafè e il Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti. Tutti hanno rilasciato interessanti riflessioni che possono essere ascoltate sui social di Adi Terra.

Fonte, Avvenire Lazio sette.

Un angolo di Brianza fra i calici di Vinitaly – Un angolo di Brianza nei bicchieri di Vinitaly.
II territorio non vanta neanche un ettaro a vite, se non per piccoli esperimenti Ma sono numerosi gli operatori locali impegnati nella promozione del settore. «Questa zona ha fatto passi da gigante: è passata dal bere tanto al bere bene». di Gualfrido Galimberti La provincia di Monza e Brianza è l’unica in tutta la Lombardia che non dispone nemmeno di un ettaro vitato. I brianzoli, tuttavia, al Vinitaly che si è svolto da domenica a mercoledì a Verona, hanno fatto la loro parte. Tra i produttori non sono mancati i monzesi Massimiliano e Matteo Brambilla. Fanno dell’ottimo vino, ma spingendosi un po’ più in là dei nostri confini. Sono infatti i titolari della cantina Vigne Olcru a Santa Maria della Versa nell’Oltrepò pavese.

Fonte, Giorno Monza Brianza.

«Nelle scuole non basta presentare un’etichetta».
Fabio Mondini, responsabile della formazione negli istituti alberghieri «Nelle scuole non basta presentare un’etichetta». «La conoscenza non può limitarsi a nozioni teoriche Servono contatti» Titolare di un ristorante NI 2016 è stato premiato come miglior professionista per la sommellerie. II Vinitaly come occasione di crescita culturale. Tra tanti modi di vivere la più grande rassegna nazionale dedicata al mondo del vino, c’è chi si è recato a Verona con questo spirito. Si tratta di Fabio Mondini, titolare di un ristorante a Misinto, ma anche già premiato come miglior professionista dell’anno 2016 per la sommellerie. «Al di là di un interesse personale – spiega Mondini – il Vinitaly per me è sempre un’occasione speciale per allacciare rapporti o studiare progetti che portino beneficio ai ragazzi del mondo della scuola».

Fonte, Giorno Monza Brianza.

Intervista a Mirco Carloni – «Le Marche e il vino, futuro da protagonisti».
«Le Marche e il vino, futuro da protagonisti» L’assessore regionale all’Agricoltura Cartoni: «Le nostre imprese escono rafforzate dal Vinitaly. Ecco le azioni per sostenerle al meglio». «A Verona la ‘Terrazza Marche’, con libera degustazione, ha visto duemila persone al giorno e mille bottiglie consumate». Assessore Cartoni, com’è andato il Vinitaly 2022 per quanto riguarda le Marche? «Molto bene. I riscontri da parte dei produttori sono estremamente positivi: hanno premiato la scelta della Regione di investire risorse significative per supportare le imprese». Mirco Cartoni, assessore regionale delle Marche all’Agricoltura, traccia un bilancio del successo riscontrato al Vinitaly 2022 e analizza il momento attuale del comparto vitivinicolo marchigiano, alla luce degli ultimi mesi appena trascorsi e delle prospettive future. Ci racconti meglio. «Attraverso l’Istituto Marchigiano Tutela Vini e il Consorzio Vini Piceni, a Verona abbiamo accompagnato 107 aziende, presenti sia singolarmente, che all’interno della collettiva predisposta dalla Regione Marche.

Fonte, Giorno – Carlino – Nazione.

TrEno Tra i vini delle Langhe in treno.
I paesaggi vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato si possono ammirare dai finestrini di un convoglio ferroviario storico, quello delle carrozze Cento porte, vagoni che prestarono servizio tra gli anni 1928 e 198o, trainati da una locomotiva a vapore. A promuovere l’iniziativa il Consorzio dell’Asti e del Moscato d’Asti docg, l’Ente Turismo Langhe Monferrato e Roero grazie alla collaborazione con la Fondazione FS Italiane che gestisce Il patrimonio storico delle Ferrovie dello Stato Italiane, tra cui anche alcune linee ferroviarie un tempo sospese e oggi recuperate, inserite nel progetto turistico ((binari senza tempo». Trenino, così si chiama II progetto, un neologismo che abbina il termine treno al suffisso  dell’enologico, rappresenta il modo migliore per vivere una giornata ricca di suggestion1 con infinite attrattive turistiche ed enogastronomiche all’insegna di un viaggio senza eretta nel cuore dei territori tutelati dall’Unesco.

Fonte, Corriere Torino.

In vigna con documenti falsi Cinque “passeur” condannati.
L’inchiesta di carabinieri e procura di Asti tra i filari di aziende agricole di Nicese e Canellese Oltre 70 braccianti macedoni risultavano cittadini bulgari senza necessità di permesso di soggiorno In vigna con documenti falsi Cinque “passeur” condannati. 0ltre 70 braccianti macedoni fatti entrare illegalmente in Italia per lavorare nei vigneti tra Canellese, Nicese e Langhe. Tutti con lo stesso metodo: falsificare la carta d’identità facendoli risultare cittadini bulgari, quindi dell’Unione europea e pertanto non sottoposti alle rigide norme sull’immigrazione della legge Bossi-Fini. La banda di «passeur» era stata scoperta nel 2018 dai carabinieri e dalla procura di Asti.

Fonte, Stampa Asti.

Addio a “Bimbo” viticoltore illuminato.
E’ mancato Pier Gustavo Barbero, 68 anni, canellese, punto di riferimento per l’agricoltura. Era soprannominato «Bimbo» ed era molto noto negli ambienti della viticoltura. Una trentina di anni fa aveva fondato la cooperativa «Pusabren», specializzata nelle lavorazioni manuali e meccaniche nei vigneti. E’ stato il primo ad avviare al lavoro la comunità macedone; la «Pusabren» conta circa 150 soci lavoratori di cui i due terzi macedoni. Igor Arsov, coordinatore della cooperativa, ricorda con affetto il presidente Barbero: «Era straordinario, ha aiutato la nostra comunità a inserirsi con dignità nel tessuto locale, dando la possibilità alle famiglie di comprare casa e fare studiare i propri figli; porteremo avanti il suo progetto con orgoglio e con la serietà che ci ha trasmesso».

Fonte, Stampa Asti.

Le eccellenze delle terre Unesco sul palco con Gusto.
Martedì 26 aprile il direttore de La Stampa Massimo Giannini ad Alba ospite della kermesse che anticipa la 6′ Global Conference on Wine Tourism Le eccellenze delle terre Unesco sul palco con Gusto. Alba, le Langhe, il Monferrato e il Roero hanno e avranno un ruolo sempre più centrale nelle strategie del turismo enogastronomico nazionale e internazionale. Il lavoro portato avanti in questi anni dai vertici dell’Atl ha consentito un posizionamento unico tra le terre patrimonio Unesco. Anche per questo lo Un wto, l’organismo delle Nazioni Unite che governa il turismo globale, e il ministero hanno scelto Alba, Langhe, Monferrato e Roero per ospitare a settembre la Conferenza mondiale del turismo enogastronomico. Il Gusto, il luogo del cibo, del vino e dei viaggi del gruppo Gedi, sarà il compagno di viaggio del territorio verso la 6a Global Conference on Wine Tourism.

Fonte, Stampa Asti.

I vini biellesi star a Vinitaly “Tanto interesse dall’estero”.
Soddisfatti i produttori del territorio tornati in fiera dopo 2 anni di stop “L’anno è partito fortissimo e c’è molta domanda dei prodotti di qualità”. I produttori biellesi sono reduci dal Vinitaly, la fiera internazionale del vino che si è tenuta a Verona dopo due anni di stop per via del Covid. Gli accessi in fiera sono stati migliorati, perciò era veloce l’ingresso pur dovendo esibire il Green pass. I vini del Biellese hanno riscontrato interesse tra i ristoratori italiani e stranieri, ma anche tra gli importatori in cerca di prodotti. «Prima della fiera avevo organizzato gli appuntamenti con gli importatori, sono venuti quelli dell’America, dove vendiamo il 45% del nostro vino e un paio dall’Europa, dove vendiamo in Francia, a Londra e qualcosa in Belgio – dice Magda Zago Ciccioni dell’azienda Centovigne di Castellengo (Cossato) il cui stand era all’interno dell’area collettiva del Consorzio di tutela dei nebbioli dell’Alto Piemonte.

Fonte, Stampa Biella.

Gusto ad Alba”, confronto al Sociale sulle eccellenze delle colline targate Unesco.
“C’è più Gusto ad Alba”: ecco l’evento a teatro. Martedì 26 aprile il direttore de La Stampa Massimo Giannini fra i tanti ospiti sul palco del teatro “C’è più Gusto ad Alba”, confronto al Sociale sulle eccellenze delle colline targate Unesco. Alba, le Langhe, il Monferrato e il Roero hanno e avranno un ruolo sempre più centrale nelle strategie del turismo enogastronomico nazionale e internazionale. Lo straordinario lavoro portato avanti in questi anni dai vertici dell’Atl ha consentito un posizionamento unico tra Unesco, qualità della vita e lusso per questo angolo di Italia. Anche per questo lo Un wto, l’organismo delle Nazioni Unite che governa il turismo globale, e il ministero hanno scelto Alba, Langhe, Monferrato e Roero per ospitare a settembre la Conferenza mondiale del turismo enogastronomico

Fonte, Stampa Cuneo.

L’Enoteca conferma i vertici “Vogliamo crescere ancora”.
Grinzane Cavour, Roberto Bodrito rieletto presidente, è la più antica e blasonata del Piemonte, la seconda per anziani Jtàin tutta Italia. Costituita nel 1967, l’Enoteca regionale piemontese Cavour ha il prestigio della sua storia, dei suoi vini e del luogo che la ospita, il castello medievale che fu dimora del conte Camillo Benso e che è una sorta di simbolo per tutte le Langhe, tutelato dall’Unesco. Qui, la storia dell’enogastronomia piemontese ha la sua vetrina migliore, incorniciata tra i filari di Nebbiolo. Qui, con l’Enoteca, hanno sede l’Asta mondiale del tartufo bianco d’Alba, l’Ordine dei Cavalieri del tartufo e dei vini, l’Organizzazione nazionale assaggiatori di formaggi, l’Osservatorio vino e salute, l’Unione Giuristi della Vite e del Vino e un ristorante stellato.

Fonte, Stampa Cuneo.

II Primitivo di Gioia al Vinitaly «Un ritorno alla normalità»
Tra le oltre 4000 aziende espositrici, numerose realtà vitivinicole di Gioia del Colle hanno partecipato alla 54esima edizione di Vinitaly, la fiera internazionale di vini e distillati tenutasi a Verona da domenica 10 a mercoledì 13 aprile. Plantamura, Tenute Nettis, Giuliani Vini, Pietraventosa, Polvanera, Fatalone, Tenuta Patruno Perniola, Tenute Chiaromonte, Tenuta Viglione e Terre Carsiche sono le cantine del Consorzio Vini Doc Gioia del Colle che, insieme alle 110 aziende vitivinicole ospiti a Vinitaly 2022 nel padiglione 11 della Regione Puglia e tra i 167 espositori di tutta Italia nello stand della Fivi (Federazione italiana vignaioli indipendenti), hanno presentato il loro vino. Il bilancio per le cantine gioiesi è stato positivo.

Fonte, L’Edicola del Sud Bari.

Intervista a Luigi Rubino – Luigi Rubino «Il riscatto passa dal vino» – «Turismo e vino locale Le forze su cui contare per il futuro della città».
Il settore viene lentamente riscoperto. Luigi Rubino è imprenditore vinicolo tra i più attivi sul territorio. Oltre all’azienda “Tenute Rubino”, che presto inaugurerà la nuova cantina, è proprietario di una vinoteca sul lungomare (Numero Primo), è stato tra gli organizzatori dell’evento enogastronomico “Vinibus Terrae” e da due anni si è cimentato nell’iniziativa `Brindisi in fiore” per migliorare il decoro urbano della città. Partiamo dalla nuova cantina e dall’enoturismo, che dati avete su Brindisi? «Nel giro di un anno saremo operativi: stiamo effettuando un’espansione della nuova cantina perché prima era previsto solo l’affinamento mentre ora stiamo prevedendo anche la vinificazione. Rispetto all’enoturismo, chi viene a vedere le cantine non è solo il super appassionato.

Fonte, L’Edicola del Sud Brindisi.

Al Viriitaly 90 punti anche al rosso della cantina Bingiateris.
Al Vinitaly di Verona le cantine sarde hanno ricevuto giudizi lusinghieri sui loro vini. La Nuova ha dato un ampio resoconto di questi riconoscimenti, ma a causa di un refuso, nell’elenco dei vini sardi premiati a Vinitaly 2022: “5StarWine” pubblicato venerdì 15 aprile, è saltato il nome del vino Isola dei Nuraghi Rosso Cabale, vendemmia 2016 della Cantina Bingiateris premiato col punteggio di 90: ci scusiamo con i lettori e con la cantina interessata.

Fonte, Nuova Sardegna.

Intervista a Stefano Amerighi, il re del Syrah bio grazie ai nonni «Facevo l’università, ora studio solo il vino».
II vignaiolo si racconta «Qualcuno all’inizio mi dava del bischero, poi ho fatto un patto con mio padre e ho imparato la perseveranza» enti anni fa era considerato «un bischero» e il suo vino «una pia illusione». Oggi, le cinquantamila bottiglie di Syrah che produce in biodinamico nelle vigne tra Foiano e Cortona (alle Chianacce), vengono assegnate con un anno di anticipo a enoteche e ristoranti in 24 Paesi del mondo e per il 2022 è già sold out. Stefano Amerighi nel 2002 aveva 28 anni e due nonni – Paris e Sandro – che gli hanno consegnato il testimone anche se lui, allora, non lo sapeva. Studi in Scienze Politiche e zero cultura vinicola hanno segnato l’avventura iniziata «nella cantina del nonno per tre anni e sulla base di un patto con mio padre: se avessi ingranato con il vino a modo mio, avrei fatto a meno del suo sostegno economico iniziale (ma ancora adesso è una spalla importante); se avessi fallito, gli avrei consegnato l’azienda e mi sarei fatto da parte».

Fonte, Nazione Arezzo.

“Anteprima Vini” torna con 400 etichette.
Appuntamento al Real Collegio sabato 30 aprile e domenica 1 maggio. Ben 80 i produttori che partecipano a questa XXI edizione. Torna “Anteprima Vini della Costa Toscana” e torna in grande stile, con 80 produttori e oltre 400 etichette provenienti dalla Costa toscana. Saranno infatti loro i protagonisti della 21a edizione di “Anteprima Vini” la più grande rassegna dei vini delle province toscane che si affacciano sul mare, che torna a Lucca nel fine settimana di sabato 30 aprile e domenica 1° maggio dalle 11 alle 19. L’iniziativa è organizzata dall’Associazione Grandi Cru della Costa toscana e prodotta da Event Service Tuscany. I meravigliosi chiostri del Real Collegio ospiteranno i maggiori produttori locali che guideranno gli addetti ai lavori, gli appassionati e i curiosi in un viaggio tra le loro migliori etichette: un lungo percorso dal nord al sud della Toscana, capace di coniugare i grandi vini ambasciatori del territorio nel mondo con tante novità di vignaioli e giovani aziende impegnate quotidianamente nella ricerca di qualità e sostenibilità.

Fonte, Nazione Lucca.

Enolia, non solo cibo: le iniziative artistiche.
La manifestazione Enolia, non solo cibo: le iniziative artistiche La kermesse riprende con tante novità e in piazza Carducci ci sarà l’installazione di piante di ulivo. Enolia non è solo olio, vino, buon cibo ma anche arte e cultura. La XXI edizione della manifestazione, in programma il 23 e 24 aprile nell’area di Palazzo Mediceo, si arricchisce di iniziative culturali che si estenderanno sino al centro del paese. Oltre all’evento enogastronomico che porterà a Seravezza le eccellenze del comparto, con la partecipazione di un centinaio di espositori, la manifestazione riserverà particolare attenzione a cultura e arte: agli espositori si affiancheranno scultori, fotografi, pittori e musicisti che daranno vita a uno spettacolo nello spettacolo, facendo di Seravezza il centro di una grande e attesa festa. Una ripresa carica di attese per questa manifestazione ideata da Gabriele Ghirlanda. Nell’area della Fondazione Arkad adiacente a Palazzo Mediceo, gli scultori Cynthia Sah e Nicolas Bertoux il debutto di Piattolia, una scultura artistica in marmo leggero da poter usare come piatto per degustare vino, olio e cibo.

Fonte, Nazione Viareggio.

Un fine settimana nel segno di Bacco: torna Anteprima vini.
Torna Anteprima vini della Costa Toscana e torna in grande stile, con 80 produttori e oltre 400 etichette provenienti dalla Costa toscana. Saranno infatti loro i protagonisti della 21′ edizione di Anteprima vini, la più grande rassegna dei vini delle province toscane che si affacciano sul mare, che torna a Lucca nel fine settimana di sabato 30 aprile e domenica 1° maggio dalle 11 alle 19. L’iniziativa è organizzata dall’Associazione grandi cru della Costa toscana e prodotta da Event service Tuscany. I meravigliosi chiostri del Real Collegio ospiteranno i maggiori produttori locali che guideranno gli addetti ai lavori, gli appassionati e i curiosi in un viaggio tra le loro migliori etichette: un lungo percorso dal nord al sud della Toscana, capace di coniugare i grandi vini ambasciatori del territorio nel mondo con tante novità di vignaioli e giovani aziende impegnate quotidianamente nella ricerca di qualità e sostenibilità.

Fonte, Tirreno Lucca.

Ritorna Enolia degustazioni ma anche arte e cultura.
Tante le iniziative che accompagneranno la rassegna dedicata a olio e vino al Mediceo Enolia non è solo olio, vino, buon cibo ma anche arte e cultura. La XXI edizione della manifestazione, in programma il 23 e 24 aprile nell’area di Palazzo Mediceo, si arricchisce di iniziative culturali che si estenderanno sino al centro storico del paese. Oltre all’evento enogastronomico che porterà a Seravezza le eccellenze del comparto, con la partecipazione di un centinaio di espositori, la manifestazione riserverà una particolare attenzione alla cultura e all’arte, come è nella vocazione di questo territorio e del Mediceo patrimonio Unesco.

Fonte, Tirreno Viareggio.

«Dna Schiava», un progetto per rilanciare la varietà.
L’incontro a Laimburg. Hanno aderito una ventina di produttori di tutta La provincia vaoou. La cantina della roccia di Laimburg ha ospitato venti produttori coinvolti nel progetto “Dna Vernatsch” che hanno offerto una degustazione di vini Schiava invecchiati per valutare non solo la “firma personale” dei viticoltori, ma anche il potenziale di invecchiamento del vino stesso. L’obiettivo di “Dna Schiava” è quello di far conoscere questo vitigno autoctono, ricco di finezza, come un vino moderno e complesso, nonostante la diminuzione della superficie coltivata in Alto Adige. “Dna Vernatsch” è il nome dell’associazione che attualmente conta venti viticoltori, unitisi per dare una nuova spinta a questa varietà. I viticoltori si dedicano con passione all’uva autoctona, mettendo a disposizione tempo e risorse necessarie per produrne un vino speciale, strutturato e duraturo.

Fonte, Alto Adige.

Palio del Recinto e della pace Vince la voglia di stare insieme.
Fitto il programma della manifestazione. In centro si mangia e si assaggia tra iniziative culturali e mostre Palio dei Recioto e della pace Vince la voglia di stare insieme Grison: «II nostro vino è simbolo di ospitalità e accoglienza» Domani l’annuncio del vincitore per il miglior fresco d’annata. Accoglienza, ripartenza e tanta voglia di brindare, uniti, a un nuovo inizio. Il Palio del Recioto e dell’Amarone spalanca le porte per il fine settimana pasquale a negraresi e veronesi che ne hanno sentito la mancanza, in questi due anni di assenza per Covid, a italiani a caccia di mete per una gita fuori porta e a turisti stranieri che amano il made in Italy. A partire dal vino e dal cibo. La manifestazione enologica, organizzata dalla Pro loco per conto del Comune di Negrar di Valpolicella, prosegue nel solco della tradizione proponendo per oggi e domani un programma che coniuga territorio, prodotti d’eccellenza e cultura. Mangiare e bere In centro a Negrar si passerà dagli assaggi dei vini nei caratteristici chioschi in via Mazzini alla gastronomia dei food truck, dagli appuntamenti culturali alle degustazioni guidate fino a una mostra di moto d’epoca.

Fonte, Arena.

Dopo la pandemia, una piattaforma digitale per gestire la cantina in conto vendita.
A puntare su “The Winesider” anche la Fipe-Confcommercio: evitando il pagamento anticipato il settore punta alla ripresa post Covid. Ristorazione e vino vivono da sempre un rapporto di forte interconnessione, ricoprendo entrambe un ruolo di primo piano nella filiera agroalimentare. L’una ha bisogno dell’altra, perché da un lato i pubblici esercizi devono puntare sull’offerta di vini di qualità per essere attrattivi, dall’altro le aziende del vino trovano in bar e ristoranti uno sbocco fondamentale per portare sul mercato i propri prodotti. È per questo che l’enorme calo di consumi che ha colpito la ristorazione durante pandemia ha inevitabilmente trascinato verso il basso anche il mondo vinicolo. Lo confermano i numeri: nel 2020 il mercato italiano ha perso il 12% a volume, passando da 22 a 19 milioni di ettolitri, una perdita che si è concentrata maggiormente nella ristorazione (-30%). A fronte di queste dinamiche, la quota del canale della ristorazione ha perso il 7%, passando dal 36% al 29%. Anche in termini di valore, a fronte di una contrazione media del 25%, più di 3 miliardi di euro, il segmento della ristorazione ha registrato le perdite maggiori: -40%. Nel 2021, in concomitanza di un limitato recupero di fatturato per i pubblici esercizi, sono cresciute anche le vendite di vino, con i volumi che registrano un +28% sul 2020. Tuttavia, anche per il vino, si tratta di un recupero molto parziale, con un distacco ancora evidente rispetto al 2019 e al periodo pre-Covid.

Fonte, WineNews.

Picnic in campagna o al mare. Piccole fughe nel gusto.
Picnic nelle vigne, cocktail dai maestri della mixology, degustazioni nelle cantine. Dalla Lombardia alla Sicilia, i migliori indirizzi per weekend gourmet, a tutto relax. Tempo di weekend e picnic. Partire con un trolley pieno del solo desiderio di trascorrere un weekend di relax all’insegna del gusto, una manciata di giorni da spendere assaggiando prelibatezze, brindando alla primavera che sboccia anche concedendosi il piacere di un cocktail perfetto.

Fonte, iO Donna.

Prosecco Doc, produzione +25% e quota export +30%.
Cresce produzione, +25% e quota export, + 30% nel 2021, del Prosecco Doc. Lo rende noto il Consorzio di tutela della denominazione di origine controllata prosecco a conclusione del 54/o Vinitaly. Con il report economico viene segnalato che circa l’80% dei 627,5 milioni di bottiglie di Prosecco Doc venduti nel 2021 (+ 25% rispetto al 2020) comprensivi dei 71,5 milioni di Prosecco Doc rosé, hanno varcato i confini per raggiungere oltre 150 Paesi del mondo. Al primo gradino del podio troviamo il Regno Unito (24,5% del totale export con un + 6% sul 2020), seguito da Stati Uniti (+23,6% sull’export e +44%), Germania (9,1% sull’export e +9%) e Francia, al 4/o posto nella classifica dei top (5,6% sull’export e +34%).

Fonte, ANSA.

Vinitaly 2022 report. Numeri, tendenze e nuove sfumature del vino.
Bilancio positivo per questa 54esima edizione. Al centro il business e il mercato statunitense, mentre è mancata la presenza asiatica e russa. Mixology, orange e green i trend di questa edizione. Le bottiglie di vino son tornate in bella vista nelle vetrine dei negozi, i wine lover a riempire i ristoranti del centro storico, i taxisti a incolonnarsi lungo Viale del Lavoro, con ingorghi che non si vedevano dai tempi pre-pandemici. E anche il sole – dopo timidi tentativi– è tornato a splendere sulla città di Verona. L’edizione n.54 di Vinitaly – tanto attesa, annunciata e temuta – è finalmente stata celebrata. “Vinitaly restart”, per usare l’espressione di Veronafiere.

Fonte, Gambero Rosso.

Sweets and Wine, il vino giusto con i dolci di Pasqua.
Non solo casatiello, torta pasqualina, o agnello al forno con le patate: la “sfida a tavola” anche per la Pasqua si gioca a colpi di dessert. I dolci pasquali sono da sempre protagonisti indiscussi nella scelta gastronomica di questa festività, e vanno esaltati a dovere. Come? Abbinando il vino giusto. Se la scelta del vino per accompagnare primi e secondi è semplice e quasi scontata, trovare invece l’abbinamento perfetto con il fine pasto, capace di esaltare tutti quegli ingredienti tipici e particolari dei dolci pasquali – come canditi, marzapane, ricotta e cioccolato – è compito arduo e non va sottovalutato, perché chiudere in “dolcezza” è d’obbligo. Quindi quali sono i vini migliori da abbinare ai dolci della tradizione pasquale? Ce lo spiegano gli esperti sommelier Gennaro Buono ed Enrico Mazza di Sommelier Coach, la prima digital factory al mondo che abbina la formazione sul vino alla crescita personale.

Fonte, VDG Magazine.

Amerighi, il re del Syrah bio grazie ai nonni “Facevo l’università, ora studio solo il vino”.
Il vignaiolo si racconta: “Qualcuno all’inizio mi dava del bischero, poi ho fatto un patto con mio padre e ho imparato la perseveranza”. Lucia Bigozzi V enti anni fa era considerato “un bischero” e il suo vino “una pia illusione”. Oggi, le cinquantamila bottiglie di Syrah che produce in biodinamico nelle vigne tra Foiano e Cortona (alle Chianacce), vengono assegnate con un anno di anticipo a enoteche e ristoranti in 24 Paesi del mondo e per il 2022 è già sold out. Stefano Amerighi nel 2002 aveva 28 anni e due nonni – Paris e Sandro – che gli hanno consegnato il testimone anche se lui, allora, non lo sapeva. Studi in Scienze Politiche e zero cultura vinicola hanno segnato l’avventura iniziata “nella cantina del nonno per tre anni e sulla base di un patto con mio padre: se avessi ingranato con il vino a modo mio, avrei fatto a meno del suo sostegno economico iniziale (ma ancora adesso è una spalla importante); se avessi fallito, gli avrei consegnato l’azienda e mi sarei fatto da parte”. È andata come doveva andare e Amerighi venti anni dopo, è uno dei vignaioli più apprezzati in Italia e all’estero, impegnato in progetti di recupero di vitigni autoctoni, dalle Marche alla Sicilia passando per la montagna cortonese. Amerighi, come ci è riuscito? “Ho studiato tantissimo, anche in Francia, aderendo al movimento dei vini naturali che negli anni ’90 era considerato quasi un’eresia. Ho coltivato la passione, come si fa con la Syrah: pazienza e perseveranza. Non ho dormito per molte notti, ho pianto e pensato di non farcela ma non mi sono arreso. Ho creduto nel mio modo di lavorare che è una scelta di vita, quasi disinteressandomi delle strategie di mercato perché quando ci metti cuore e dedizione, si innesta un meccanismo che porta risultati e credibilità.
Fonte: La Nazione.

“Anteprima Vini“ torna con 400 etichette.
Appuntamento al Real Collegio sabato 30 aprile e domenica 1 maggio. Ben 80 i produttori che partecipano a questa XXI edizione. Torna “Anteprima Vini della Costa Toscana“ e torna in grande stile, con 80 produttori e oltre 400 etichette provenienti dalla Costa toscana. Saranno infatti loro i protagonisti della 21ª edizione di “Anteprima Vini“ la più grande rassegna dei vini delle province toscane che si affacciano sul mare, che torna a Lucca nel fine settimana di sabato 30 aprile e domenica 1° maggio dalle 11 alle 19. L’iniziativa è organizzata dall’Associazione Grandi Cru della Costa toscana e prodotta da Event Service Tuscany. I meravigliosi chiostri del Real Collegio ospiteranno i maggiori produttori locali che guideranno gli addetti ai lavori, gli appassionati e i curiosi in un viaggio tra le loro migliori etichette: un lungo percorso dal nord al sud della Toscana, capace di coniugare i grandi vini ambasciatori del territorio nel mondo con tante novità di vignaioli e giovani aziende impegnate quotidianamente nella ricerca di qualità e sostenibilità.

Fonte: La Nazione.

Dal Vinitaly un messaggio forte: no al Nutriscore, il vino è salute, cultura, convivialità.
Il pericolo di degradare il vino nel girone europeo dei dannati era già stato scongiurato nel febbraio scorso. Il Parlamento europeo, infatti, ha approvato una serie di emendamenti al Beca, il Beating Cancer Plan presentato dalla Commissione europea e assai contestato da tutto il mondo del vino italiano. Per l’Italia un successo su tutti i fronti. Sarà necessario distinguere il consumo moderato dall’abuso. Saranno esclusi gli avvisi ‘terroristici’ in etichetta simili a quelli presenti sui pacchetti di sigarette. Si potrà continuare a fare pubblicità al vino. Potranno continuare anche le sponsorizzazioni da parte di bevande alcoliche (per esempio la birra) di manifestazioni sportive (come la Champions League). Forse, non si poteva chiedere di più. Tuttavia, secondo Unione italiana vini (Uiv) e Federvini, gli emendamenti al Cancer plan approvati dall’Europarlamento rendono parziale giustizia al mondo del vino e ai suoi consumatori moderati.

Fonte: Il Riformista.

I vini biellesi star a Vinitaly: “Tanto interesse, soprattutto dall’estero”.
Soddisfatti i produttori del territorio tornati in fiera dopo 2 anni di stop: “L’anno è partito fortissimo e c’è molta domanda dei prodotti di qualità”. I produttori biellesi sono reduci dal Vinitaly, la fiera internazionale del vino che si è tenuta a Verona dopo due anni di stop per via del Covid. Gli accessi in fiera sono stati migliorati, perciò era veloce l’ingresso pur dovendo esibire il Green pass. I vini del Biellese hanno riscontrato interesse tra i ristoratori italiani e stranieri, ma anche tra gli importatori in cerca di prodotti.

Fonte: La Stampa.

Vinitaly. La Strada del vino Cesanese: la promozione del territorio passa dall’enoturismo.
le parole di Antonio Borgia, presidente dell’associazione della Strada del vino Cesanese, di ritorno da Vinitaly. Per promuovere il territorio non si può prescindere dall’enogastronomia. Il turismo è cultura, divertimento, sport, arte, natura, spiritualità e tanto altro, mille segmenti diversi legati trasversalmente dall’enogastronomia, un asset che necessita di organizzazione e valorizzazione.  Ne è convinto Antonio Borgia, presidente dell’associazione della Strada del vino Cesanese, di ritorno da Vinitaly dove è stata presentata “Cesanese vino da amare”, la nuova Guida di Repubblica realizzata in collaborazione con Arsial, che “racconta le mille sfaccettature di un territorio dalle enormi potenzialità”.

Fonte: anagnia.com.

Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Blinkup Srl, strategie per potenziare il tuo business.
A risentirci a domani.