rassegna stampa del vino di lunedì 4 luglio 2022!

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Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di lunedì 4 luglio 2022!

Le news di oggi, sono state offerte da Blinkup Srl (https://www.blinkup.it/), strategie per potenziare il tuo business.

Nizza Docg, obiettivo un milione di bottiglie nel 2022.
L’associazione dei produttori compie vent’anni Nizza Docg, obiettivo un milione di bottiglie nel 2022 Numeri in crescita con la denominazione di origine, il presidente Chiarlo guarda avanti: “Possiamo diventare come il Barbaresco”. Vent’anni di Associazione, sei di denominazione: è un 2022 importante quello del Nizza Docg, che nel 2016 usciva per la prima volta in commercio e che da allora è cresciuto molto, nei numeri come nella consapevolezza. Una denominazione che, dicono i produttori scegliendo una data simbolica, è “nata il primo luglio”, e quindi proprio in questi giorni festeggia il lavoro fatto negli anni, con una serie di eventi celebrativi. Eventi che vedono coinvolti attivamente tutti i 75 produttori dell’Associazione Produttori del Nizza, e che lavorano con lo scopo di dare un’identità sempre più forte alla Barbera prodotta qui.

Fonte: Repubblica Torino.

Rustici e casali, il vigneto traina le quotazioni – Rustici e casali, tra investimenti e B&B il vigneto traina i valori.
Secondo Tecnocasa, si è ridotta l’offerta ma non la domanda di case di campagna. Cresce, soprattutto da parte degli stranieri, l’interesse per zone non inflazionate e a costi meno elevati. Per i clienti Internazionali, le Langhe sono una valida alternativa alla Toscana, ma a prezzi più contenuti. Dopo il boom del primo lockdown si è ridotta l’offerta di case in campagna, ma non si è contratta la domanda trainata dalla voglia di vitaextra-urbana e dall’opportunità del 110 per cento. Investimento, seconda casa, occasione per un business che ha a che fare con l’ospitalità e con la produzione, nelle terre tradizionalmente legate al mondo del vino. L’analisi I dati li ha messi a sistema il Gruppo Tecnocasa con una lettura curata da Fabiana Megliola, responsabile del centro studi, che riguarda Langhe, Franciacorta e colline del Prosecco.

Fonte: Sole 24 Ore Real Estate 24.

I vini d’Irpinia verso il marchio territoriale.
Ad Avellino un incontro di respiro internazionale promosso dal Consorzio dl Tutela Vini d’Irpinia per fare il punto sul presente e sul futuro dell’Irpinia del vino. Presso la Regia Scuola Enologica “De Sanctis” di Avellino si sono confrontati nomi di primo piano del mondo del vino italiano e non solo, sul tema “Come costruire un marchio territoriale: creiamo il Brand Irpinia”. Per l’occasione sono stati consegnati due riconoscimenti fortemente voluti dalia presidente Teresa Bruno per omaggiare chi da anni si adopera in modo concreto per II territorio: ‘Orgoglio Contadino, premio assegnato a Teresa Peluso, che si è distinta lavorando con impegno per portare il proprio contributo alla crescita del territorio; e “Premio Consorzio Vini d’Irpinia”, assegnato alla Scuola Enologica De Sanctis per aver saputo contribuire, attraverso II proprio operato nel settore vitivinicolo, a dare una riconoscibilità al territorio irpino.

Fonte: Corriere del Mezzogiorno Food.

Sipario sulla festa Artusiana I visitatori sono stati 60mila.
Sipario sulla festa Artusiana I visitatori sono stati 60mi1a Soddisfazione della sindaca Milena Garavini: «Un’iniziativa per tutta la comunità, bello il ritorno dei giovani». È calato ieri sera il sipario sulla 26a edizione della Festa Artusiana. Quella della normalità, o quasi, dopo due anni di limitazioni e rinvii a causa del Covid. Un’edizione che ha riportato circa 60mila persone in centro a Forlimpopoli. «Sono soddisfatta del risultato ottenuto — spiega la sindaca Milena Garavini —, soprattutto mi fa piacere che la gente si sia tornata a vedere, a incontrarsi, è quello che spesso gli ho sentito dire in queste serata. Per fortuna siamo ripartiti con la conformazione quasi normale. E per ottenere questo successo devo ringraziare tutti quelli che si sono dati da fare: le associazioni di volontariato di Forlimpopoli, le associazioni di categoria i partecipanti, gli espositori, Casa Artusi, le Mariette, gli uffici comunali, i ristoratori, sia fissi sia temporanei.

Fonte: Corriere Romagna del lunedì.

Artusiana vecchio stile «In 60mila a tavola, tanta voglia di comunità» – Artusiana, festa da 60miIa persone.
Forlimpopoli Artusiana vecchio stile «In 60mila a tavola, tanta voglia di comunità» Pagina 12 Artusiana, festa da 6ømila persone Si è chiusa ieri la nove giorni di Forlimpopoli dedicata alla cucina: «Siamo tornati a una dimensione naturale» di Matteo Bondi La 268 edizione della Festa Artusiana di Forlimpopoli va in archivio. Si è conclusa ieri la nove giorni dedicata al padre indiscusso della cucina domestica italiana, Pellegrino Artusi, ed è la prima cittadina di Forlimpopoli, che all’Artusi diede i natali, a tirare le somme della manifestazione del ritorno dopo la pandemia. «Abbiamo avuto – dichiara la sindaca Milena Garavini – almeno 60mila visitatori in queste nove sere. Una manifestazione che si è contraddistinta per l’ottimismo della ripartenza e la rinascita dopo due anni di restrizioni dovute al Covid.

Fonte: Resto del Carlino Romagna.

Club del Buttafuoco al via la costruzione della nuova sede.
È in programma oggi alle 10 la cerimonia della posa della prima pietra della nuova sede del Club del Buttafuoco storico. «La realizzazione della nostra nuova “casa”, dopo più di 25 annidi attività del Club, è un passo in avanti perché questo vino diventi sempre di più il simbolo della qualità di un intero comparto», commenta il presidente Davide Calvi. Per l’assessore regionale all’Agricoltura, Fabio Rolfi, la Casa del Buttafuoco è «la prima struttura in Oltrepo di una realtà consortile pensata per la promozione del vino ed è motivo di orgoglio per la Lombardia».

Fonte: Provincia – Pavese.

Trionfo di Castione al Ciapél d’oro Grandi rossi di qualità – Il Ciapél d’oro va al rosso di Valerio Negri.
Si è aggiudicato la categoria Valtellina Superiore Docg – Luigi Tempra di Ponte primo per i Doc Antonio Bonini di Traona conquista le Terrazze Retiche Igt. Mozzi (Pro loco): «Grande edizione, 101 campioni» I Il sindaco: «Un segnale di ripresa» Pedrazzi: «La nostra identità». Castione trionfa e piglia tutto. Ad imporsi nella categoria più prestigiosa, i Rossi Valtellina Superiore Docg, è stato il castionese Valerio Negri, a cui è stato assegnato anche un premio speciale, un bassorilievo raffigurante i terrazzamenti realizzato da Sergio Vanini di Caiolo. Ex sindaco, nonché storico maestro ora in pensione, Luigi Tempra di Ponte si è invece conquistato il primo posto nei Rossi Doc, mentre nella categoria Terrazze Retiche Igt il primo posto è andato ad Antonio Bonini di Traona. «Importante fare rete» Questa la rosa dei vincitori dell’edizione numero 37 del Ciapél d’oro, premiati nel tardo pomeriggio di ieri all’auditorium “Leone Trabucchi” davanti ad un numeroso pubblico.

Fonte: Provincia Sondrio.

Vino, le “Ri-generazioni” di Cavino nel segno della sostenibilità.
Uniti dal fil vert della sostenibilità” è il titolo dell’evento del Gruppo CAVIRO, tenutosi alla Fabbrica del Vapore di Milano, per la presentazione della Terza Edizione del Bilancio di Sostenibilità del Gruppo. L’evento, moderato da Federico Thddia, ha visto la partecipazione di più voci, esperienze, e generazioni: tra gli ospiti, l’Europarlamentare Elisabetta Gualmini, il prof. Attilio Scienza, il direttore scientifico di LifeGate Simone Molteni, il fondatore di ZeroCO2 Andrea Pesce, e la direttrice editoriale di Innesti, Martina Liverani. «Sostenibilità è responsabilità. E’ occuparsi di lasciare le cose in ordine per chi viene dopo. Vogliamo comunicare in trasparenza il nostro modo di essere cooperativa e condividere con le persone, gli enti e le istituzioni che vengono in contatto con noi la volontà di creare Valore dove sembra non esserci», ha detto il presidente del Gruppo CAVIRO, Carlo Dalmonte.

Fonte: Voce di Mantova.

Nizza Docg, obiettivo un milione di bottiglie nel 2022.
L’associazione dei produttori compie vent’anni Nizza Docg, obiettivo un milione di bottiglie nel 2022 di Valentina Dirindin Vent’anni di Associazione, sei di denominazione: è un 2022 importante quello del Nizza Docg, che nel 2016 usciva perla prima volta in commercio e che da allora è cresciuto molto, nei numeri come nella consapevolezza. Una denominazione che, dicono i produttori scegliendo una data simbolica, è “nata il primo luglio”, e quindi proprio in questi giorni festeggia il lavoro fatto negli anni, con una serie di eventi celebrativi. Eventi che vedono coinvolti attivamente tutti i 75 produttori dell’Associazione Produttori del Nizza, e che lavorano con lo scopo di dare un’identità sempre più forte alla Barbera prodotta qui.

Fonte: Repubblica Torino.

Forno Bonomi, il salato si allea con il Prosecco.
Dopo il lancio sul mercato e gli investimenti in macchinari Forno Bonomi, il salato si allea con il Prosecco Kruger: «Obiettivo il 5-10% di fatturato in 3-5 anni» •• Forno Bonomi, l’azienda di Roverè con una produzione di savoiardi da primato mondiale, ha lanciato mini-sfoglie salate da aperitivo, instaurando una collaborazione con il Consorzio tutela Prosecco Doc. «L’aperisfizio di Forno Bonomi» è uno snack con burro, farina, sale e lievito madre, proposto per il mercato italiano ed estero nei tre gusti Rosmarino e pepe, Formaggio, Pomodoro e origano. «Presentati in anteprima a ottobre alla fiera mondiale Anuga a Colonia, quest’anno a Cibus sono stati apprezzati e ci hanno consentito di raccogliere i primi ordini», dichiara Alberto Kruger, responsabile marketing di Forno Bonomi.

Fonte: Arena.

Vino Vip Cortina I migliori calici da 59 cantine.
Ritorna l’evento biennale ideato nel 1997 dalla rivista “Civiltà del bere”. La degustazione prevede 170 etichette tra il rifugio Faloria e il Golf Glub. Confronto sulle nuove competenze, poi il premio Khail VinoVip Cortina I migliori calici da 59 cantine. ue giorni al centro del mondo del vino, con vista sulle montagne più belle del mondo: le Dolomiti Questo è VinoVip Cortina, con 59 aziende simbolo del vino made in Italy che offriranno al pubblico di ospiti e appassionati tre vini o distillati ciascuna, per un totale di oltre 170 etichette, fra grandi classici e novità (la lista completa e il programma su www.vinovipcortina.it dove sarà anche possibile prenotare l’ingresso a tutti gli eventi, sia quelli gratuiti sia quelli a pagamento): da Marchesi Antinori a Banfi, da Guido Berlucchi a Bertani, da Biondi-Santi a Bortolomiol, da Castagner a Donnafugata, da Lungarotti a Masciarelli, da Masi Agricola a Tedeschi, e poi Tommasi, Villa Sandi, Zenato, Zorzettig, Zymé e tanti altri. Ideato nel 1997 dalla rivista Civiltà del bere, VinoVip Cortina è l’evento biennale dove i più prestigiosi produttori italiani incontrano professionisti, collezionisti, wine lover, con ospiti eccellenti, vini di grande prestigio, masterclass su temi di grande attualità

Fonte: Gazzettino.

L’agricoltura eroica di Pantelleria i grandi vini passiti dell’Isola.
Isola nell’isola Pantelleria è un territorio prezioso e variegato di origine vulcanica che ha da sempre esposto l’uomo e la natura a condizioni estreme, per la costante presenza del vento, le temperature torride e la scarsa piovosità. Gli uomini che nei millenni sono sopraggiunti su quest’isola al centro del Mediterraneo nel Canale di Sicilia, Sesi, Fenici, Cartaginesi, Romani, Bizantini e Arabi, Spagnoli hanno tutti voltato le spalle al mare, lasciando che le alte scogliere facessero loro da scudo e sono diventati agricoltori, sviluppando tecniche agronomiche particolari ed uniche per preservare le coltivazioni e consentire la loro stessa sopravvivenza. E’ il caso della vite ad alberello che dal 2014 è patrimonio immateriale dell’Umanità per l’Unesco, viene coltivata in conche profonde 20 cm scavate nella terra dove trova riparo dai venti, trova nutrimento nella rugiada e nella scarsa pioggia che viene raccolta e convogliata verso le radici. Per preservare un solo albero di arancio è nato il Giardino Pantesco, un muro di pietre alto e circolare che tiene l’agrume al fresco e lo ripara dal sole mentre per coltivare l’ulivo lo si mantiene il più possibile basso e attaccato quasi al suolo e i capperi che trovano alloggio in piccole conche scavate a terra.

Fonte: Luciano Pignataro.

Vino affinato sott’acqua: in Sicilia il primo studio al mondo per scoprirne i segreti.
Primo studio al mondo sull’affinamento in mare dei vini: una start-up seguirà passo passo il processo per capire se ci sono differenze e in che modo incidono sul sapore della bevanda. Ad oggi non esistono ricerche simili. I vini dell’Etna vanno per la prima volta sott’acqua: a largo dell’Isola dei Ciclopi, a 50 metri sotto il livello del mare, in un’area marina protetta, i vini etnei sperimenteranno l’affinamento sottomarino. La ricerca voluta dalla star-up Orygini, fondata da tre giovani amici, Giuseppe Leone, Riccardo Peligra e Luca Catania, esaminerà l’evoluzione dei vini in affinamento durante la permanenza sott’acqua e non dopo come succede con altri prodotti simili. Verranno prelevati dei campioni da alcuni sommozzatori specializzati che scenderanno in profondità una volta al mese.

Fonte: Cookist.

A Neviglie, la botte più grande del mondo.
La botte in rovere più grande del mondo si trova nelle Langhe, a Neviglie, nella cantina dell’azienda agricola Roberto Sarotto. La cerimonia di certificazione del Guinness World Records si è svolta ieri, sabato 2 luglio, nella storica cantina di famiglia, alla presenza del giudice Pravin Patel. La grande botte è dedicata ai fondatori e custodisce la Riserva di Barolo dell’annata 2016, e la vendita contribuirà alla ricerca contro il cancro. La botte è alta più di cinque metri, ha un diametro di 4,70 metri e una profondità di 3,70 metri, e può contenere 478 ettolitri di vino, costruita dalla Garbellotto di Conegliano Veneto, con l’impiego di una decina di operai per due settimane.

Fonte: Gazzetta d’Alba.

Il vino italiano tiene sul mercato nonostante la crisi: i numeri sono inequivocabili.
Le vendite crescono in maniera sensibile con percentuali a doppia cifra: +11% rispetto al 2020 e persino +12% rispetto all’anno precedente. Il valore dell’imbottigliato e le certificazioni sono in crescita a detta dell’Annual Report 2022 di Valoritalia mentre biologico e sostenibilità guidano le scelte d’acquisto. Insomma, il vino italiano tiene e anche nel 2021 ha finito con il dar prova di grande solidità e dinamismo tramite l’imbottigliato certificato che sfiora i 10 miliardi di euro. Tant’è che, nonostante le previsioni in genere sempre pessimiste se non addirittura catastrofiche, gli anni difficili della pandemia e i mesi duri della guerra, le vendite sembra crescere in maniera sensibile e anche incoraggiante con percentuali a doppia cifra: +11% rispetto al 2020 e persino +12% rispetto all’anno precedente, il 2019.

Fonte: AGI.

Vino, 84% delle aziende presenta la certificazione di sostenibilità.
L’84% delle aziende italiane del vino presenta almeno una certificazione nell’ambito della sostenibilità ambientale o sociale e il 53% è certificata V.i.v.a.. Sustainable Wine o Equalitas. E’ quanto emerge da un’indagine condotta da Altis, Alta Scuola Impresa e Società dell’Università Cattolica e Opera – Osservatorio Europeo per l’agricoltura sostenibile, su un campione di 70 aziende italiane. Dall’analisi risulta che il 67% del campione è “fautore di una sostenibilità di sostanza, con molte iniziative e progetti virtuosi ma scarsamente- sostengono gli analisti- strutturati e poco valorizzati a livello di comunicazione”.

Fonte: ANSA.

Moët Hennessy di LVMH acquista il gigante del vino californiano Joseph Phelps.
La divisione Moët Hennessy di LVMH ha annunciato di aver acquisito il produttore di vino californiano Joseph Phelps Vineyards. L’accordo consegna a Moët uno dei più noti produttori di vino della California, famoso per i suoi vini da tavola rossi e l’etichetta premium Insignia. Phelps è stata fondata nel 1973 dal suo omonimo, Joseph Phelps, ed ora l’etichetta Insigna viene venduta a circa $250 a bottiglia, a seconda dell’annata. Il presidente e CEO di Moët Hennessy, Philippe Schaus, ha affermato che Moet Hennessy mira a servire “tutti i diversi momenti di consumo” – da aperitivi, champagne e vini raffinati a bar, club e cocktail. Il marchio Cloudy Bay dell’azienda copre i vini bianchi e la sua linea Whispering Angel quelli rosa, ma Schaus ha detto: “Ci mancava un vino rosso forte, che ora abbiamo grazie all’inserimento di Insignia”.

Fonte: Beverfood.com.

La ricerca del termine “vino” in crescita su Google.
La parola vino è diventata un vocabolo chiave per la ricerca su Google. Dal 2019 ha visto un forte interesse, tramutatosi in un +30%. Una buona opportunità anche per il commercio del vino stesso. Cyril Grira, direttore retail e omnicanale di Google France, intervenendo a Bordeaux all’evento Act for Change di Vinexposium, ha discusso i dati relativi alla ricerca su Google del termine vino, cresciuta del 30% dal 2019. Lo riporta The Drinks Business definendolo un dato impressionante considerati anche i recenti riscontri; quest’anno infatti la crescita è del +6%. Una buona opportunità non solo per i produttori ma anche per il commercio di settore, che potrebbe sfruttare l’interesse per la categoria capitalizzando le vendite.

Fonte: Adnkronos.

Terraelectae, il vino ambasciatore della cultura.
Prosegue il viaggio di BeBeez attraverso le cantine che aderiscono al nuovo progetto del vino a marchio Terraelectae, all’interno del Chianti Rufina, zona a est di Firenz. La nuova tappa è al Castello di Nipozzano della famiglia Frescobaldi con una grande tenuta di 240 ettari vitati che racconta una storia che inizia nel Trecento, da quando la famiglia fiorentina ha cominciato a produrre vino, mantenendo ancora una gestione familiare per nulla scontata. In quest’area, dove si producono attualmente solo vini rossi, la continuità attuale è con la rivoluzione del 1974 quando Montesodi fu il pivot del progetto ante litteram con l’idea di sposare la personalità del vitigno e del luogo, senza rincorrere i grandi numeri. Oggi il gruppo rappresenta i diversi volti del territorio, con una produzione di olio su 70 ettari all’interno del consorzio Laudemio, una produzione di carne, Chianina e Angus, per il circuito della ristorazione, espressione di sintesi del Gruppo che unisce tutte le attività e l’hôtellerie.

Fonte: BeBeez.

“Tra un vino e l’altro”, a Villa di Celle il meglio della produzione dell’Alta Toscana.
“Tra un vino e l’altro”, è qualcosa di più di un evento che vedrà protagonisti i vini dell’Alta Toscana, è una incontro tra eccellenze, quelle dell’arte contemporanea della Villa di Celle e quelle del territorio dell’Alta Toscana. L’evento, aperto al pubblico, è stato organizzato dalla Fattoria di Celle per mercoledì 6 luglio dalle 17 alle 21 in collaborazione con la Rete dei vini dell’Alta Toscana, l’ente che rappresenta importanti produttori di vino, vinsanto ed olio di altissima qualità, presenti con le loro famiglie in un territorio che da Empoli e Prato si spinge fino a Massa Carrara, passando per Pistoia e Lucca.

Fonte: Reportpistoia.

Perché i Wine club hanno ancora volumi in sufficienti.
Cresce l’interesse verso la vendita diretta al consumatore attraverso i Wine Club. È quanto emerge nel “Report Enoturismo e vendite direct to consumer 2022” pubblicato da Divinea ed è quanto è stato discusso in occasione del webinar “Wine Club in Italia: cosa sono e come farli funzionare”. Secondo i dati raccolti da Divinea il 17,3% delle cantine si è dotato di un wine club mentre il 75% di chi non lo ha ancora fatto dichiara che lo realizzerà̀ o lo sta prendendo in considerazione. “I Wine Club italiani – dichiara Filippo Galanti co-founder Divinea – registrano molti iscritti ma producono volumi relativamente contenuti. Metà dei wine club italiani hanno più̀ di 500 membri ma generano spesso vendite irrisorie, a dimostrazione di una mancata cultura del dato. Spesso le informazioni raccolte non sono utilizzate adeguatamente per fidelizzare i clienti.” Delle aziende italiane iscritte – secondo i dati di Mediobanca – il 25% ha più di 1000 iscritti, il 25% da 500 a 1000, il 14,3% da 100 a 499, il 35,7% meno di 100. Da questi utenti i volumi generati sono spesso irrisori e le vendite tramite Wine club rispetto alle vendite DTC incidono meno del 5% nel 39,3% dei casi e più del 50% solo per il 3,6%.

Fonte: Federvini.

STAMPA ESTERA

Cheval Blanc rachète son voisin pour développer ses vins blancs.
Ces Il hectares supplémentaires permettront au prestigieux domaine de Saint-Emilion d’augmenter sa production de blanc, vin rare sur ce terroir. Correspondantir Bordeaux e C’est une opkratlon qui s’est faire naturellement », assure PierreOlivier Clouer directeur technique de Château Cheval Blanc. L’illustre domaine viticole de Saini’Emilion (détenuparLVMH, propriétaire des « Echos », et par la famille Frère) vient de faire l’acquisition de son voisin, Château La Tour du Pin Figeac et de ses 11 hectares de vignes, auprès de la famille GiraudBélivier. Une transaction très discréte. réalisée par Sodica, filiale du Crédit Agricole, dont le montant n’a pas été révélé, mais le prix de l’hectare estvaloriséAplusieurs millions d’euros pour les premiers grands crus de Saint-Ernlli o n. Ce rachat fait sut â l’acquisition en 2006 de Château La Tour du Pin Figeac-Moueixetde ses 6,5 hectares. Sur les deux domaines, séparés au MX siède et désenflais réunis ChAteau Cheval Blanc a l’intention de produire majoritalrement du vin blanc, méme clone partie des vignes participera à laproduction du grand vin rouge ou au second vin. Une démarche originale. Si la juridiction de Saint-Emilion comptait jadis beaucoup de vignes donnant du blanc, cene production s’est perdue. ri n existe d’ailleurs pas d’appellation de Saint-Emillon blanc. A partir de 2009, Château Cheval Blanc s’est pourtant lancé dans la production d’un vin en AOC Bordeaux blanc. B est commercialisé depuis 2014 sous l’étiquette Le Petit Cheval, la intime que le second vin de Cheval Blanc, à pl us de 160 euros la bouteille. Meilleures pratiques C’est un projet ambitieux qui constitue àle fois un pas de côté nais aussi un clin d’œil à l’histoire, puisque l’on trouvait beaucoup de vin blanc d Saint-Emillon autrefois. La plus grande partie des vignes que nous venons de racheter va aller à cette production », insiste PierreOlivier Clouet.

Fonte: Echos.

Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Blinkup Srl, strategie per potenziare il tuo business.

A risentirci a domani.