rassegna stampa del vino di martedì 14 marzo 2023!

Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di martedì 14 marzo 2023!

Le news di oggi, sono state offerte da QuidQuid Srls strategie tecniche commerciali per potenziare il tuo business.

Eden, un parterre esclusivo ed esperti alla degustazione con vista sulla Capitale.
Via Ludovisi Conte e D’Alema Paola Malnettl e Maite Bulgari Riccardo Cotarella, Fausto Bertinotti Eden, un parterre esclusivo ed esperti alla degustazione con vista sulla Capitale Cosa hanno in comune Fausto Bertinotti e Massimo D’Alema? Anche l’aver partecipato, mescolati ad un parterre di addetti ai lavori, alla preview esclusiva per il lancio di una nuova etichetta di vino (Les Deux Lévriers) che fonde la morbidezza del Merlot, la struttura del Cabernet Sauvignon e la dinamicità del Syrah. Il debutto con vista su Villa Medici e sulle cupole della Capitale, all’ultimo piano dell’hotel Eden dove Valter e Paola Mainetti hanno presentato l’altra mattina il nuovo progetto Aramaicos costruito insieme al maestro dell’enologia Riccardo Cotarella, che ha celebrato l’unione tra le colline delle Baronie nel sud est della Francia con la cultura e la passione italiana.

Fonte: Corriere della Sera Roma.

In Vino Veritas – Una sinfonia di fragola e di rosa per festeggiare i papà.
Tipo Brachetto d’Acqui Docg Cantina Braida Giacomo Bologna Indirizzo via Case Sparse San Bernardo 33/36, Rocchetta Tanaro (At) Sito braida.it Telefono 3282334387 Prezzo a partire da 13 euro. Se le boomers, cosi definite da quelli che parlano bene, nate tra gli anni ‘5o e ‘6o, oggi amano il vino che le rende belle e felici è merito di un vitigno profumato come un sentimento croccante d’amore: il Brachetto. Vi fu negli anni del boom la transumanza (o forse deportazione) umana dalle campagne alle città del Nord dove l’industria chiedeva braccia. Furono gli anni d’oro degli antiquari che andavano nelle campagne svuotate a comprar mobili che gli ex contadini rifiutavano attratti dalla formica, furono gli anni in cui si rinnegava la ruralitá. E così il vino che, cessato il bisogno calorico, tornava appannaggio solo dei maschi.

Fonte: La Verita’.

Vino ad alta quota, si può Produzione made in Mugello.
Viti a 900 metri d’altezza: l’esperimento è riuscito. Adesso lo studia l’Università di Firenze Simone Menichetti nella sua vigna innevata. La scommessa di Simone Menichetti Tre vitigni di Pinot «C’è un grande potenziale quassù». Chi passa da Pietramala, terra di montagna toscana ai confini con l’Emilia Romagna, tra due passi appenninici, quello della Futa e il passo della Raticosa, nel comune di Firenzuola, adesso trova una coltivazione inusuale. Perché a quasi 900 metri di altitudine i vigneti sono rarissimi. L’ha impiantata il mugellano Simone Menichetti, classe 1980. L’esperienza non gli manca: per più di 10 anni ha lavorato per le vigne del podere Fortuna, che con il suo Pinot Nero ha reso il Mugello famoso a livello internazionale, conquistando tre grappoli del Gambero Rosso. E poi tre anni in Svizzera, dedicandosi al merlot. Per poi tornare in Mugello. Visto che i suoi tre zii avevano un’azienda agricola a Pietramala ma erano ormai anziani («il più giovane – dice Simone – ha 78 anni, il più vecchio 87») ha deciso di mettersi in proprio.

Fonte: Nazione.

Düsseldorf. Italia leader di espositori alla fiera del vino ProWein.
Da domenica 19 a martedì 21 marzo il mondo del vino si incontra alla fiera ProWein a Düsseldorf. I tredici 13 padiglioni della fiera accoglieranno più di 6000 espositori da oltre 60 Paesi in rappresentanza di 400 terroir. L’Italia è leader assoluta con circa 1750 espositori distribuiti in 3 padiglioni.

Fonte: Tempo.

In Trentino si fa festa con Nosiola e Vino Santo.
Al via «Di Vin Nosiola: quando il vino si fa santo», manifestazione trentina dal 30 marzo all’8 aprile, che vedrà protagonisti la Nosiola e il Vino Santo, Doc trentina e presidio Slow Food. Un appuntamento organizzato dal Consorzio turistico Valle dei Laghi e dall’associazione Vignaioli Vino Santo Trentino Doc.

Fonte: Tempo.

Debutta il “Lonigo Wine & Beer Festival”, la regia è ferrarese.
Da venerdì a domenica Debutta il “Lonigo Wine e Beer Festival”, la regia è ferrarese 1 Dal 17 al 19 marzo va in scena il primo “Lonigo Wine e BeerFestival”, un progetto ideato dalla ferrarese Feshion Eventi, in collaborazione con Lonigo Expo. Sarà un festival dedicato a vini, distillati e birre artigianali: venerdì e sabato dalle 16alle 23, domenica dalle 11 alle 22. L’ingresso alla manifestazione è gratuito, ma per accedere alla degustazione si dovrà acquistare un ticket di 12 euro, che comprenderà 10 talloncini da utilizzare per scegliere i vini e i distillati che più si preferiscono. Sarà possibile partecipare a Masterclass e degustazioni guidate da esperti di settore. Nell’area dedicata alla birra saranno proposte degustazioni guidate con diversi assaggi osi potrà scegliere di acquistare la singola birra direttamente dal mastro birraio.

Fonte: Nuova Ferrara.

Il meglio della Doc imperiese ospite a Verona per Vinitaly. Venti le aziende con gli stand.
Ormeasco, Rossese e Riviera Ligure i vini in mostra dal 2 al 5 aprile Il meglio della Doc imperiese ospite a Verona per Vinitaly Venti le aziende con gli stand. Non solo olio e fiori ma anche vino, e di ottima qualità. La Biy viera di Ponente è pronta a mettere in vetrina le sue peculiarità enologiche e il palcoscenico sarà quello prestigioso e noto a livello internazionale di Vinitaly. A Veronafiere, dal 2 al 5 aprile, saranno una ventina le aziende imperiesi che prenderanno parte a quello che è, per antonomasia il salone del vino in Italia. In questi giorni si stanno definendo tutte le prenotazioni degli spazi e perfezionando le modalità di presentazione delle varie etichette, ma è già assodato che, per la provincia di Imperia, quella del prossimo aprile sarà una presenza da record.

Fonte: Secolo XIX Imperia.

Con «Divino» 200 produttori in fiera, 11 orobici.
Sabato18edomenica19 «Divino, il mercato dei vini», fa tappa anche a Bergamo proponendo in degustazione 1500 etichette frutto del lavoro di circa 200 produttori. Sabato e domenica prossimi anche undici aziende della nostra provincia esporranno in fiera: Azienda Agricola Cattaneo Pierangelo di Zandobbio, Azienda Agricola La Rodola di Scanzorosciate, Azienda Agricola Ronchi di Genestaro situata ad Ambivere, Distilleria Fratelli snc di Treviglio, Doa Distilleria Orobica Autonoma di Bracca, La Mosca Bianca Bio con sede legale a Bergamo, Spirito Bergamasco BGin come e-commerce di liquori, Tenuta della Fonda con sede legale a Madone, Tenuta Iris di Frusca Gabriele a Grumello del Monte, Tenuta Louisa di San Paolo d’Argon e Vignaioli Bergamaschi di San Paolo d’Arie L’evento – organizzato dall’agenzia «VALe20» segue l’iniziativa «Trevino» dello scorso novembre che ha registrato 6 mila visitatori a Treviglio – si svolgerà in fiera a Bergamo.

Fonte: Eco di Bergamo.

“Paesaggi rurali” I vigneti terrazzati nell’associazione.
Nel direttivo Scarpellini, presidente di Provinea «Così si inizia ad avere un pensiero condiviso» C’è anche la Valtellina tra i firmatari della costituzione dell’associazione dei Paesaggi rurali di interesse storico, che ha visto la formalizzazione venerdì 10 marzo ad Arezzo. Pris, questo l’acronimo dei paesaggi iscritti al Registro nazionale, che comprende mari e monti lungo tutto il territorio italiano. All’associazione hanno aderito 25 dei 27 Paesaggi rurali di interesse storico, veri e propri custodi dell’agricoltura tradizionale ed eroica dei nostri territori più belli, che comprendono insieme ai vigneti terrazzati della Valtellina, le colline vitate del Soave, gli oliveti terrazzati di Vallecorsa, i limoneti di Amalfi, le colline di Conegliano Valdobbiadene paesaggio del Prosecco superiore, il paesaggio agrario della Piana degli oliveti monumentali di Puglia e altri ancora.

Fonte: Provincia Sondrio.

Grignolino, un grande vino ma da trattare con cara….
Grazzano Badoglio La Masterclass con il giornalista Paolo Massobrio e l’enologo Mario Ronco Grignolino, un grande vino ma da trattare con cura… «Questo è il momento del Monferrato e del Grignolino!ll» Così, ha esordito con triplo esclamativo, sabato 11 marzo, il giornalista, scrittore ed enogastronomo Paolo Massobrio, in occasione della Masterclass “Vino-Cibo-Territorio. I sapori e gli areali di produzione enoica del Grignolino del Monferrato Casalese’ (Azioni PSR 3.2.1 2014-2022 Bando B 2022), presentata in apertura della seconda edizione de: “Grignolino, il Nobile Ribelle” a Grazzano Badoglio. Un grande evento interamente dedicato ad un altrettanto grande vino di carattere, nobiltà e, anche, versatilità, che sa essere fedele a se stesso per esprimere, senza compromessi, i tanti volti dei variegati areali di produzione del Monferrato.

Fonte: Monferrato.

Successo Anteprima Vini. E ora tocca a GD show – “Anteprima Vini” Un’edizione spumeggiante «Grande occasione per noi».
Parlano alcuni dei 70 produttori che hanno dato vita alla manifestazione «Ciò che rende più memorabile il sapore del vino è la sua storia, il lavoro…». Una ventiduesima edizione saporita e spumeggiante quella di Anteprima Vini della Costa Toscana che, ieri e domenica, ha animato e insaporito le sale del Real Collegio. Un grande successo per la rassegna enogastronomica che ha portato nel nostro centro storico più di settanta produttori e più di seicento etichette in degustazione: «i numeri che gli scorsi anni registravamo in due giorni, quest’anno li abbiamo raggiunti solo nella prima giornata» commentano gli organizzatori. Tra le sale del Real Collegio i vini da poter assaporare sono molti e variegati, ognuno unico nel proprio genere. Ma ciò che rende ancora più memorabile il sapore del vino è la storia, il lavoro e la conoscenza che si celano dietro la sua produzione.

Fonte: Nazione Lucca.

La Cappuccina, tre vini bio premiati con medaglie d’oro.
L’azienda di Monteforte al MillesimeBio Challenge La Cappuccina, tre vini bio premiati con medaglie d’oro Monte Stelle Soave doc 2021, Basaltik e Soave 2021 Elena Tessari: «Noi siamo stati pionieri in Italia». La Cappuccina è l’unica azienda italiana ad aver ottenuto tre medaglie d’oro per tre vini biologici alla sedicesima edizione del concorso internazionale MillesimeBio Challenge a Montpellier, nel sud della Francia. Le bottiglie che hanno colpito la giuria internazionale della competizione con in lizza 1.981 vini da 14 Paesi, aggiudicando 232 medaglie d’oro, sono Monte Stelle Soave classico doc 2021, Basaltik 2021 e Soave 2021 dell’azienda con sede a Costalunga di Monteforte d’Alpone. «Abbiamo presentato tre vini e il risultato è una grande soddisfazione che premia tanti sforzi», dice Elena Tessari. «Abbiamo sempre creduto nell’agricoltura biologica e ci abbiamo investito sin dagli anni Ottanta, pionieri in Italia. Le tre medaglie ci spronano a credere sempre più a questo sogno divenuto realtà.

Fonte: Arena.

Masi, il Cda perde un pezzo Si dimette Renzo Rosso.
Detiene il 10% della cantina veronese Masi, il Cda perde un pezzo Si dimette Renzo Rosso «Non ho potuto dare un contributo innovativo» La replica: «Mai negata l’opportunità di esprimersi». Ha destato un certo clamore l’annuncio delle dimissioni di Renzo Rosso dal Cda di Masi Agricola, azienda leader dell’Amarone della Valpolicella, quotata al listino Aim di Borsa Milano e nella quale il presidente di Otb, attraverso la cassaforte Red Circle Investments detiene 3.215.568 azioni ordinarie pari al 10% del capitale sociale. «Segnalo – scrive nella lettera di dimissioni – che sulla mia decisione di rinunciare alla carica ricoperta in seno all’organo amministrativo di Masi Agricola ha pesato il fatto di aver riscontrato un’organizzazione del governo societario non in linea con gli standard di riferimento di società con azioni negoziate sui mercati di capitali. Ritengo che non vi siano presupposti per poter apportare il mio contributo professionale e innovativo e per una proficua partecipazione ai processi gestori e che, pertanto, sia nel mio interesse rinunciare a ricoprire tale carica».

Fonte: Giornale di Vicenza.

55 edizioni di Vinitaly, auguri “vecio”.
Sembra solo ieri, 25 anni fa, che misi piede per la prima volta al Vinitaly di Verona. Miseria se me lo ricordo. Ci andai in camper con Pino Memoli, un operatore televisivo che purtroppo non è più con noi e che sempre resterà nel mio cuore. Parcheggiammo al camping “Giulietta e Romeo”, manco fossimo amanti, e tutte le mattine con il camper raggiungevamo la fiera. Che storia! Non sapevamo nulla di Vinitaly e forse anche di vino non è che ne masticassimo poi tanto. Dovevamo fare interviste a pieno ritmo, già allora, per ottimizzare e abbattere i costi. Erano interviste per un programma TV per…lasciamo stare; il tempo è passato e tutto è servito per fare esperienza. La cosa simpatica che ricordo bene è che con la telecamere eravamo veramente in pochi. 25 anni fa non era di moda parlare di vino in TV come oggi, così come di cibo. Di filiere dei prodotti poi meno che mai, e credo francamente che di questo se ne parli ancora poco anche adesso: anche se non esiste più un programma televisivo che non abbia l’angolo cottura! I colleghi mi sfottevano perché andavo nelle stalle a filmare la mungitura del latte: faceva molto più figo andare ad intervistare i cantanti o i giocatori di calcio.

Fonte: Bra Oggi.

Coppa Milano Sanremo: si beve piemontese.
Il Consorzio dell’Asti DOCG partner della XIVa Rievocazione dedicata alle auto storiche in programma dal 23 al 26 marzo Coppa Milano Sanremo: si beve piemontese ASit (ces) Dettagli ultimati per la XIVa Rievocazione Storica della Coppa Milano – Sanremo, in programma dal 23 al 26 marzo 2023, evento all’interno del Campionato Italiano Grandi Eventi 2023 di ACI Sport, riservato alle più importanti gare di regolarità classica. Sono ammesse a partecipare le vetture costruite dal 1906 al 1990, certificate e appartenenti a registri di marca; ci saranno anche le supercar moderne e le più iconiche youngtimer costruite dal 1990 fino ai giorni nostri, il tutto con una presenza di oltre il 30% sull’edizione 2022. La manifestazione vedrà per la prima volta in assoluto la città di Milano come punto di partenza e di arrivo, trasformando così il percorso da lineare in circolare, una novità sostanziale sia dal punto di vista sportivo che logistico che porterà a quattro i giorni di competizione effettivi.

Fonte: Nuova Periferia di Settimo.

I Salone dei Vino promosso all’esordio dai produttori.
Un quartetto di location di pregio nel cuore della capitale subalpina – Cavallerizza Reale, Museo del Risorgimento, Palazzo Birago e Palazzo Cisterna – hanno fatto da cornice, dal 4 al 6 marzo, per l’edizione 2023 del Salone del Vino. I numeri segnalati dall’organizzazione parlano di oltre 13 mila presenze, di cui 7400 solo durante il fine settimana, e il “sold out” di biglietti d’ingresso prima dell’apertura al pubblico. D lunedì era invece dedicato ai professionisti del settore, dai ristoratori agli enotecari a chi si occupa di vendita e distribuzione, per circa un migliaio di operatori presenti per incontri, degustazioni e masterclass. In parallelo si svolgevano infatti un centinaio di eventi “off’, in 60 sedi cittadine, con il programma arricchito dai 18 appuntamenti alla “Wouse”, alias “wine house”, ospiti un centinaio di addetti ai lavori per momento ‘incontro, dibattito e degustazione, più una trentina di masterlass con protagoniste le cantine tesse.

Fonte: Nuova Provincia (Asti).

Basta notizie catastrofiche sul vino: la scienza non dice che fa male.
Sono trent anni che il mondo scientifico affronta il tema del rapporto travino e salute ed è assodato da molti studi che il consumo moderato è protettivo contro lo sviluppo delle malattie coronariche e delle patologie associate allo stress ossidativo. II potenziale beneficio salutistico del vino è stato principalmente attribuito ai composti polifenolici, in particolare flavonoidi, presenti in abbondanza e in forma biodisponibile nel vino. Stupisce quindi che nel recente dibattito sia completamente ignorata questa parte della ricerca scientifica e sia stato enfatizzato solo l’effetto deleterio dell’etanolo, qualunque sia la sua origine e la modalità di consumo. Negli ultimi 30 anni ci sono state migliaia di pubblicazioni scientifiche che hanno confermato l’utilità del vino, da quelle sugli effetti del resveratrolo a quelle sulla longevità, dal ruolo protettivo rispetto alle malattie cardiovascolari fino alla capacità di prevenzione delle degenerazioni neurologiche.

Fonte: Nuova Provincia (Asti).

Grignolino, il vino ribelle che sa ancora stupire.
Pubblico curioso attento, grande qualità, partecipazione interessata l’evento “Grignolino, il Nobile Ribelle” ha superato l’esame dei wine lovers. Ospitato a Grazzano Badoglio, con la regia di Ais Asti e Casale Monferrato e la collaborazione del Consorzio di tutela vini Colline del Monferrato Casalese e dell’Associazione Monferace, nonché col sostegno del Consorzio Gran Monferrato, la seconda edizione del Nobile e Ribelle ha ampiamento superato la già fortunata prima edizione, in termini di etichette e cantine partecipanti, di visitatori, di giornate. Un grande evento interamente dedicato ad un altrettanto grande vino di carattere, nobiltà e, anche, versatilità, che sa essere fedele a se stesso per esprimere, senza compromessi, i tanti volti dei variegati areali di produzione del Monferrato. Questo, il commento dell’enologo Mario Ronco: “11 Grignolino dà grandissime soddisfazioni, ma va trattato con grande cura.

Fonte: Nuova Provincia (Asti).

Le Città del Vino premiano il Grignolino d’Asti.
È stato principalmente un incontro per celebrare i Comuni che producono il Grignolino d’Asti a 50 anni dall’istituzione della denominazione d’origine controllata. L’assemblea delle Città del Vino del Piemonte si è svolta, sabato scorso, nella sala consigliare del Comune di Moncalvo. Presenti numerosi sindaci e con Stefano Vercelloni, vicepresidente Città del Vino e Coordinatore Piemonte il quale ha aperto l’appuntamento con una dettagliata relazione nella quale sono stati svelati i programmi per le Città del Vino del Piemonte per quest’anno. Ospite d’onore Angelo Radica, Presidente Città del Vino che ha Illustrato le attività a livello nazionale per il 2023. L’obiettivo dell’associazione è quello di aiutare i Comuni a sviluppare intorno al vino, ai prodotti locali ed enogastronomie, tutti quei progetti che permettono una migliore qualità della vita, uno sviluppo sostenibile, più opportunità di lavoro.

Fonte: Nuova Provincia (Asti).

Grandi vini francesi e distillati rari nell’asta della collezione Kotovsky.
Il Dipartimento Vini di Christie’s ha annunciato la messa all’asta de La Collezione dei Due Continenti: The Private Cellar of Irwin Kotovsky Online Part I, vendita da unico proprietario aperta alle offerte dal 6 al 18 aprile 2023. L’asta presenta 581 lotti che rappresentano i vini più ricercati al mondo, provenienti dalla cantina privata di Irwin Kotovsky, un appassionato collezionista che nel corso della sua vita ha creato una cantina spettacolare. Americano di prima generazione, nato da madre lituana e padre ucraino, Kotovsky era orgoglioso delle sue origini di immigrato. Il suo interesse per il vino si sviluppò durante i suoi viaggi in Europa, in particolare a Parigi, per rappresentare la sua azienda di illuminazione di Pittsburgh.

Fonte: Federvini.

Vinitaly va al museo: Cantine Giacomo Montresor.
Aperitivo con tasting vini e prodotti tipici, visita guidata al Museo ed intrattenimento musicale. Costo: 10 euro. Partecipa anche tu al nostro evento “Vinitaly va al museo”, ti aspettiamo domenica 2 aprile dalle ore 18 alle ore 21 per un aperitivo con tasting vini e prodotti tipici ed intrattenimento musicale. Durante l’evento sarà possibile visitare il nuovo Museo del Vino Montresor con tour guidati di mezz’ora e successivamente degustare i vini della Cantina e le specialità gastronomiche del nostro territorio. L’evento è a pagamento, previa iscrizione online obbligatoria a questo link fino ad esaurimento posti: https://www.vinimontresor.com/vinitaly-va-al-museo/. Dopo l’iscrizione riceverai via mail un coupon sconto da utilizzare durante l’evento presso il nostro Wine Shop per acquistare ad un prezzo speciale i tuoi vini preferiti.

Fonte: Verona Sera.

Pasqua Vini “porta” la luna a Vinitaly 2023, con la suggestiva istallazione site-specific by fuse.
La liason tra vino e arte continua, con le grandi cantine che diventano mecenati contemporanei e promuovono i linguaggi del futuro. La luna, uno dei simboli più evocativi dell’immaginario umano, è la protagonista della suggestiva installazione site-specific “Luna Somnium”, ideata da fuse*: commissionata da Pasqua Vini, sarà protagonista a Vinitaly 2023 (Verona, 2/5 aprile), come un sogno che si realizza attraverso la creatività umana. Una similitudine perfetta con la visione stessa di Pasqua Vini, un laboratorio di ricerca continua, aperto al dialogo e al confronto, che non ha paura dell’inesplorato e del nuovo. La bellissima opera, che WineNews è in grado di anticipare, sarà presentata, ufficialmente, domani a Milano: prosegue così il percorso dell’azienda veneta nei territori dell’arte, in una liason che vede sempre più le grandi cantine farsi mecenati per promuovere i linguaggi del futuro.

Fonte: WineNews.

Il borgo italiano in cui si produce “il vino più alto d’Europa”.
C’è un borgo, situato in un ampio spazio pianeggiante a oltre 900 metri di altitudine, dove si produce “il vino più alto d’Europa”. Un paesino che si sviluppa tra vigneti che lasciano a bocca aperta e castelli nei dintorni che sono uno più affascinante dell’altro, insieme a un paesaggio e un centro storico che da soli valgono il viaggio. Morgex, un borgo antico dall’anima moderna.
Il grazioso borgo in questione si chiama Morgex e si trova al centro della Valdigne, la parte più settentrionale della Valle d’Aosta. Come potete immaginare, la sua è una posizione assolutamente privilegiata: è a pochi passi dalle celebri stazioni sciistiche di Courmayeur e di La Thuile, alla quale è collegata attraverso il panoramico Colle San Carlo.

Fonte: SiViaggia.

Vino online: chi sono i consumatori digitali, quali vini bevono (e di quali parlano).
Il vino sui social resta una prerogativa dei Millennial. È una delle prime evidenze emerse dalla ricerca realizzata da Team Innovation e Team Consumer di PwC Italia in collaborazione con Gruppo Meregalli (storica azienda di distribuzione di vino e distillati con 160 anni di storia alle spalle), secondo cui su una base di 7.673 conversazioni riguardanti le tipologie di vino, il 60% riguarda il vino rosso, il 38% quello bianco e il restante 2% il vino rosato. Ma occhio, perché mai come in questo momento i gusti e le abitudini stanno cambiando e le nuove generazioni potrebbero portare un approccio differente ai consumi. Motivo per cui, “spiare” i cosiddetti consumatori digitali resta uno strumento utile per capire verso dove stiamo andando. A partire dalle loro conversazioni e condivisioni.

Fonte: Gambero Rosso.

Chiaretto di Bardolino | Anteprima 2023 del vino rosa più importante d’Italia.
1000 ettari di vigneto, 100 produttori e 10 milioni di bottiglie annue fanno del Chiaretto di Bardolino il vino rosa più importante d’Italia. Sulla sponda veronese del Lago di Garda ho avuto l’opportunità di tuffarmi nell’anteprima 2023 con maschera e pinne fornite dal Consorzio di Tutela Chiaretto e del Bardolino, e l’impeccabile supporto logistico di Studio Cru. C’è stato un tempo in cui il Chiaretto era considerato soltanto un sottoprodotto del Bardolino. Veniva infatti ottenuto attraverso il prelievo di mosto (salasso) dalle vasche destinate al vino rosso per aumentarne la concentrazione per effetto dell’aumento del rapporto bucce/succo. Oggi la vinificazione in rosa esige la selezione di uve espressamente dedicate che vengono sottoposte a macerazione prefermentativa di alcune ore a bassa temperatura per l’estrazione di profumi e colore. La fermentazione si innesca a posteriori previa separazione del mosto dalle bucce. Il nuovo disciplinare del Chiaretto di Bardolino prevede l’utilizzo obbligatorio di due sole cultivar: la corvina veronese (fino a un massimo del 95%) e la rondinella (con un minimo del 5%).

Fonte: Intravino,

Vino, gli italiani cercano sostenibilità, socialità e qualità. Ecco l’identikit del consumatore.
Dai Millennial ai Gen X e Gen Z, la passione per rossi, bianchi e rosati riguarda diverse generazioni, che amano conversare sui social su questi temi. La ricerca di PwC Italia in collaborazione con Gruppo Meregalli. Il vino per gli italiani non è affare da poco: che siano esperti o supposti tali, per molti di loro, non è una mera commodity ma un tema di conversazione e di relazione. Per saperne di più, Team Innovation (attraverso una metodologia sviluppata con KPI6) e Team Consumer di PwC Italia, in collaborazione con Gruppo Meregalli, azienda di distribuzione di vino e distillati, hanno sviluppato una ricerca che ha analizzato 39.000 post condivisi dagli utenti, e stilato un identikit degli italiani che amano conversare sui social e sul web intorno al mondo vino. La prevalenza è costituita da Millennial, cui seguono la Gen-X e, successivamente, la Gen-Z, abitano nel Centro-Nord Italia e sono in maggioranza uomini (56%). mentre i dissertatori di vino della Gen-Z sono invece prevalentemente donne.

Fonte: La Repubblica,

7 vini per i 7 giorni della settimana.
Per l’edizione 2023 della guida Slow Wine (che puoi acquistare cliccando qui) i vari collaboratori sparsi in tutte le regioni hanno assaggiato oltre 24.000 vini, per riuscire a comporre un racconto ricco e approfondito dell’Italia del vino. Hanno inoltre selezionato un buon numero di etichette che sono approdate alle degustazioni finali che hanno decretato, per alcune di esse, il riconoscimento di TOP WINE. All’interno di questa lista, che contempla 787 vini, sono stati poi indicati 386 VINI SLOW e 156 VINI QUOTIDIANI. Due categorie di TOP WINES che vengono così descritte: Top Wine che, oltre ad avere una qualità organolettica eccellente, riesce a condensare nel bicchiere caratteri legati a territorio, storia e ambiente. L’attribuzione di questo simbolo implica l’assenza di diserbo chimico nei vigneti. Il Vino Slow risponde anche al criterio del buon rapporto tra la qualità e il prezzo, tenuto conto di quando e dove è stato prodotto.

Fonte: Slow Food,

“Racconti sul vino – Seconda Vendemmia”, la rassegna eno-letteraria che celebra il gusto e la cultura del vino.
Siamo tornati lì, nell’angolo di piazza dove tutto era cominciato: luci basse, bottiglie, una botte a far da tavolino, tre bicchieri colmi di vino rosso, tre voci e confronto. Un’idea messa sul tavolo, giocane e ricca di spunti ed entusiasmo con un buon vino. Quell’idea aveva preso forma di “Racconti sul vino – Ogni calice ha una storia da raccontare”: ad un primo giro di degustazioni e sta promessa e poi lasciata a riposare tanto da affinare i suoi sentori e prendere ancora più carattere, pronta ad essere di nuovo condivisa. Proprio come un buon vino, alla sua seconda vendemmia.

Fonte: S&H Magazine.

Vino, tra sostenibilità e biodiversità.
Buono, pulito e giusto. È molto più che uno slogan. Dal cibo al vino, è la filosofia slow, che ha conquistato il mondo per opera di Carlo Petrini, l’aedo che dagli Anni Ottanta ha messo al centro dello sviluppo agricolo la biodiversità, l’equilibrio, il mondo contadino. Tanto amato quanto a volte scansato, Petrini ha conquistato persino Papa Francesco, col quale ha condiviso idee, siglando l’introduzione all’Enciclica Laudato Si’ e trasportando nel volume “TerraFutura” i dialoghi che Petrini ha avuto con Papa Bergoglio. Nei giorni scorsi si è conclusa a Bologna Slow Wine, rassegna dedicata al mondo del vino appunto “Buono, pulito e giusto”, un modello che sempre più sta intercettando un modo di vivere e di consumare più attento e sostenibile, a tutte le latitudini.

Fonte: AgroNotizie – Image Line.

Vino rosso o bianco, quale ubriaca di più? La risposta ti stupirà.
L’eterna lotta tra bene e… bene. O bere e… bere. Fate voi. Eh già, perché sia il vino rosso, che il vino bianco, sono davvero buonissimi. Da sempre, però, c’è la disputa su quale ubriachi prima e di più. Oggi siamo in grado di dirvi la verità. L’Italia, si sa, è uno dei Paesi che produce e consuma la maggior quantità di vini. Che siano rossi o bianchi, il nostro Paese è un’eccellenza. E, anche per questo, in queste settimane, si sta battagliando per evitare che possa prendere concretezza la volontà dell’Unione Europea di inserire sulle bottiglie di vino avvertimenti allarmistici sulla salute, sulla scorta di quanto avviene già sui pacchetti di sigarette.

Fonte: Radio7.it.

L’evento più importante dedicato ai vini del vulcano più alto d’Europa “Le Contrade dell’Etna” è alle porte.
Una inedita ricerca di mercato sul valore commerciale dei vini, commissionata da Crew, sarà presentata a “Le Contrade dell’Etna” 2023. L’evento più importante dedicato ai vini del vulcano più alto d’Europa “Le Contrade dell’Etna” è alle porte. Si tratta della manifestazione che, quest’anno per la Quattordicesima Edizione, radunerà i diversi produttori vitivinicoli del comprensorio delle Contrade permettendo di usufruire di una vetrina privilegiata e di altissimo calibro nella tre giorni destinata agli addetti ai lavori quindi esperti, organi di stampa specializzata, critici, aziende ed operatori di settore del circuito Horeca. La kermesse avrà luogo da sabato 15 a domenica 17 aprile nel “Picciolo Etna Golf Resort”, a Rovittello – Castiglione di Sicilia (in provincia di Catania).

Fonte: Apetime-Magazine – Apetime-Magazine.

Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Blinkup

A risentirci a domani.