rassegna stampa del vino di venerdì 13 gennaio 2023!

Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di venerdì 13 gennaio 2023!

Le news di oggi, sono state offerte da QuidQuid Srls strategie tecniche commerciali per potenziare il tuo business.

Agroalimentare Italia al Wto contro etichetta per il vino.
II ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha annunciato che chiederà «l’intervento della Commissione Ue sul Wto” contro l’etichetta introdotta dall’Irlanda per avvertire dei rischi per la salute dai prodotti alcolici, vino compreso.

Fonte: Avvenire.

Vino con etichette anti cancro L’Italia: la Ue le blocchi.
È partita l’Irlanda. Sulle bottiglie la scritta: danni per la salute Lollobrigida e Tajani: assurdo, l’abuso è pericoloso, non l’uso Lollobrigida Si vuole equiparare il vino ai superalcolici, ma il vino usato in modo moderato è im alimento sano II caso di Luciano Ferraro «L’assurda decisione contro il vino», come l’ha chiamata il ministro degli Esteri Antonio Tajani, viene da una delle capitali della birra. L’idea è di far comparire sulle etichette delle bottiglie europee, dal Prosecco allo Champagne, dal Barolo al rossi di Bordeaux, una scritta che metta in guardia: «alcol e tumori mortali sono collegati». Un colpo per il Vigneto Italia che esporta quasi 8 miliardi di euro l’anno, ne fattura 14. Sono anni che sul tema alcol e salute gli Stati si scontrano a Bruxelles, nordici da una parte, Paesi a vocazione vinicola dall’altra.

Fonte: Corriere della Sera.

L’ex monastero e la svolta con il pinot nero.
Cristina Cerri Comi, la terza vita di Travaglino Viene dalla Bocconi, Cristina Cerri Comi (qui sotto, nell’illustrazione). Ha lavorato in mezzo mondo nella finanza dopo la laurea, da Madrid, a Hong Kong a Sidney. Fino a quando ha capito che sarebbe stato un imperdonabile errore abbondare l’azienda che la sua famiglia ha fatto crescere in un secolo e mezzo. Un monastero del 1868 diventato la cantina Travaglino, con 400 ettari di verde, di cui 8o a vigneto, con 200 mila bottiglie l’anno. Così Cristina, da quasi un decennio, è tornata a Calvignano, nell’Oltrepò Pavese. «Una terra magica, con un potenziale incredibile», dice sicura.

Fonte: Corriere della Sera 7.

Giovani timorati.
La Gen Z che non beve, non fuma, non ama ma puzza di naftalina. Una ricerca La musica è finita se i giovani hanno piantato in asso festini e libertinaggio. Dal 1999 al 2019, nei paesi a più alto reddito, uomini e donne fra i 12 e i 16 anni hanno messo in campo una austerity dello spasso. Lo rivela la ricerca di Social Science e Medicine sui cambiamenti dei costumi giovanili. Sono numeri definitivi. Dati che tirano giù il sipario sulla vita nel fiore degli anni. Trent’anni fa i quindicenni fumatori rappresentavano il 26 per cento del totale, oggi sono circa il 10. E se è ancora vera la sentenza di Piero Ciampi – “beve come un irlandese” – in queste ore la stessa Irlanda ottiene il via libera della Commissione europea a indicare avvertenze sanitarie sui vini, le birre e i liquori.

Fonte: Foglio.

Anime astemie.
L’Irlanda senza Cristo dice che il vino fa male. In difesa del corpo, dimentica il trascendentale. Assurda”, secondo il ragionevole Tafani, “la decisione dell’Irlanda di introdurre un’etichetta per tutte le bevande alcoliche, incluso il vino italiano”. E ovviamente si parla di un’etichettatura negativa, scoraggiante, tipo quella sui pacchetti di sigarette: lasciate ogni speranza di salute voi che bevete… Ma l’aggettivo non è il migliore che si potesse scegliere. “Assurdo”, secondo il vocabolario, significa “contrario alla ragione, al buon senso”, parola per descrivere “anche cose o fatti reali, ma quasi incredibili per la loro stranezza”. Purtroppo nell’attacco irlandese al vino non vedo assolutamente nulla di strano. Già nel 2011 lo scrittore irlandese Colm Tóibín scrisse, molto compiaciuto: “Oggi il cattolicesimo in Irlanda è finito”.

Fonte: Foglio.

Etichette e guerra all’alcol. Insorgono i produttori – Vino, liquori e birra non sono fumo».
Produttori apelo-lucani contro l’etichetta irlandese che associa il consumo a malattie e tumor’. Nel nostro Paese il settore del vino è una “fabbrica diffusa” che vale 14 miliardi all’anno e dà lavoro a 1,3 milioni di persone. Il consumo di alcol provoca malattie del fegato» oppure «alcol e tumori mortali sono direttamente collegati» o «l’alcol uccide»; il fatto che avvertenze sanitarie simili a queste, cioè simili a quelle che campeggiano sui pacchetti di sigarette, potrebbero comparire sulle bottiglie di vini, liquori e birre in vendita in Irlanda e, potenzialmente, in tutti i Paesi europei, sta levando il sonno agli operatori di Italia, Spagna e Francia e ai migliori produttori di Puglia e Basilicata.

Fonte: Gazzetta del Mezzogiorno.

L’Ue si beve 8 miliardi d’export dei nostri vini.
In Irlanda passa una legge che impone di associare alcol e cancro sulle etichette, come per il fumo. La commissione poteva opporsi ma non lo ha fatto entro i termini. Cosi ha creato un precedente pericoloso in un comparto dove l’Italia primeggia con 6.500 aziende Il mondo vinicolo si era ripreso egregiamente dopo la pandemia. L’abbinamento con la farina di grilli o le cavallette arrosto che l’Europa ci propone come cibi sani e sostenibili quando non sono né l’una né l’altra cosa (chissà se i camerieri servendole chiederanno: coscia o petto?) rischiava di mettere in crisi i sommelier. Cosi la Commissione europea, con un atteggiamento che fa passare Ponzio Pilato per risoluto decisionista, ha scelto di non scegliere e di far diventare il vino nemico della salute, togliendolo di fatto dal mercato. Anzi, peggio, il vino è accusato di essere altamente cancerogeno e di meritare lo stesso stigma negativo delle sigarette.

Fonte: La Verita’.

Cause di vita.
L’Irlanda ha ottenuto un via libera per piazzare le tipiche etichette terrorizzanti (come quelle pacchetti di sigarette, «schiatterai entro mezz’ora») anche sulle bottiglie di alcolici, sulle quali appariranno cordiali moniti su cirrosi, tumori e aborti spontanei. Qui lo preannunciamo da una ventina d’anni, assieme – presto o tardi – alle etichette sui cibi, alla mutua negata agli obesi e al peso dei bambini sulla pagella, come negli Usa. Il cosiddetto «health warnings» non perdonerà più la moderazione che regolava tante nostre concessioni al buon vivere: dopo la came rossa, nel 2016, il Chief Medical officer annunciò che faceva male anche il vino, sempre.

Fonte: Libero Quotidiano.

Alla Commissione Ue «vanno bene» le etichette irlandesi.
La legge approvata dall’Irlanda che prevede l’etichettatura delle bevande alcoliche, vino incluso, con avvertimenti sul presunto rischio sanitario associato al consumo, per la Commissione europea «va bene». Lo confermano all’Adnlcronos fonti Ue, richiamando la posizione che la Commissione ha già trasmesso al Parlamento. Con il piano europeo di lotta contro il cancro, la Commissione vuole «lavorare per introdurre avvertenze sanitarie sulle etichette delle bevande alcoliche». Attualmente sono in corso i lavori preparatori e la raccolta delle prove.

Fonte: Libero Quotidiano.

I vini di pregio battono la Borsa.
La cassaforte in cantina I vini di pregio battono la Borsa Ma è più facile perdere dei soldi Negli ultimi dieci anni le grandi etichette da collezione si sono apprezzate del 94% Regoli (WineNews): «Si tratta però di investimenti alternativi e sempre rischiosi». In dieci anni le quotazioni dei vini di pregio sono cresciute del 94%. Praticamente hanno raddoppiano il loro valore. E nel 2022 il valore delle bottiglie da collezione, quelle che entrano nei portafogli d’investimento, è cresciuto del 10,7%, con un risultato ben superiore a quello registrato dai mercati finanziari. La Borsa di Milano, ad esempio, ha perso il 13%, il Nasdaq dei tecnologici Usa addirittura il 33%. Il dato esce dall’indice eWibe Market, elaborato dall’omonima piattaforma accessibile su Internet. Ma a meno di essere dei veri esperti di eno-business o di appoggiarsi a intermediari affidabili, con le etichette di pregio è più facile rimetterci dei soldi anziché guadagnare.

Fonte: Libero Quotidiano.

Giù le mani dal vino: non è un nemico.
Bere acqua in eccesso fa molto male e può avere conseguenze negative. Il meno che possa capitare è una sudorazione eccessiva che comporta, in casi estremi, la rimozione delle ghiandole sudoripare. Contraccolpi seri possono riguardare anche il cervello e il cuore, lo sapevate? Il cervello potrebbe non riuscire a controllare la gestione dei liquidi all’interno del nostro organismo. Giù le mani dal vino: non è un nemico Mentre il cuore potrebbe dover pompare sangue troppo diluito, con conseguenti problemi cardiologici. E bere troppo provoca anche problemi di insonnia perché agisce in maniera negativa sull’ormone che regola l’attività dei nostri reni mentre dormiamo. Ecco dunque di cosa si può occupare adesso l’Unione Europea: mettere sulle bottiglie di acqua minerale la dicitura, con tanto di teschio e ossa incrociate: «Bere acqua può portare ad avere seri problemi cardiovascolari e di sanità mentale».

Fonte: Mattino.

Vino, Roma scrive alla Ue: l’Irlanda ci danneggia.
Il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, e il ministro dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare, Francesco Lollobrigida, hanno indirizzato una lettera al commissario europeo Thierry Breton per sollevare la questione legata alla normativa irlandese nel comparto delle bevande alcoliche. Dublino infatti intende apporre sulle bottiglie delle bevande alcoliche messaggi come «esiste un legame diretto tra alcol e tumori mortali». Equiparando di fatto il vino alle sigarette. «La scelta di Dublino incide negativamente sulla libertà degli scambi e sulla libera circolazione delle merci all’interno dell’Unione», si legge nel testo della lettera.

Fonte: Messaggero.

Il Made in Italy sotto attacco in Europa – Made in Italy sotto attacco Ue: ora anche il vino .
A colpire pesantemente il top delle produzioni, vanto soprattutto del Sud, sono sicuramente i fenomeni meteo estremi e i rincari energetici. Made in Italy sotto attacco Ue: ora anche il vino diventa pericoloso La Commissione concede all’Irlanda di applicare sulle bottiglie etichette allarmistiche sui pericoli perla salute. Vino, olio e pomodoro: sotto attacco i campioni della Dieta Mediterranea. A colpire pesantemente il top delle produzioni, vanto soprattutto del Sud, sono sicuramente i fenomeni meteo estremi, i rincari energetici e delle materie prime, aggravati dalla guerra in Ucraina, ma a mettere il carico da novanta ci sta pensando Bruxelles. L’ultimo “regalo” la Commissione europea lo ha riservato al vino, con il via libera all’Irlanda a utilizzare sulle bottiglie etichette allarmistiche che segnalano il pericolo per la salute dei consumatori.

Fonte: Quotidiano del Sud L’Altravoce dell’Italia.

Vino, Italia all’attacco sulla scelta di Dublino.
La norma irlandese sugli health warnings nelle etichette di vino, birra e alcolici è contro il mercato interno. Lo affermano i ministri Tajanie Lollobrigida in una lettera al commissario Ue Breton. -a pag. 18 Vino, Italia all’attacco sulla scelta di Dublino Etichette Lettera al Commissario Ue Breton dei ministri Tajani e Lollobrigida Giorgio dell’Orefice La norma irlandese che punta a introdurre gli health warnings nelle etichette di vino, birra e alcolici sulla scorta di quanto avvenuto per le sigarette «viola il principio della libera dealcolazione delle merci con pesanti ripercussioni sul mercato interno ed effetti distorsivi sugli scambi intracomunitari». A denunciarlo in una lettera al Commissario Ue al mercato interno, Therry Breton il ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Antonio Tajani, e il ministro dell’Agricoltura e della Sovrani alimentare, Francesco Lollobrigida.

Fonte: Sole 24 Ore.

Mood pairing.
Le emozioni influenzano anche il modo di percepire i sapori. Affinché il palato possa apprezzare fino in fondo un buon vino, l’ultima sfida dei sommelier e abbinarlo non solo al cibo, ma all’umore dei commensali. Perché ogni stato d’animo, coli come ogni occasione, ha la sua bottiglia adatta. Di Barbara Sgarzi II Pinot Nero? Intellettuale, complesso. eclettico. Adatto a una tavolata con ottimo cibo, intorno alla quale la conversazione è vibrante e il dibattito acceso. La cena, magari in famiglia, si prospetta più tesa? Meglio andare su una bottiglia più morbida e calda: un giovane Cabernet o Merlot. ad esempio. Se invece temete una serata troppo lunga e faticosa, la classica cena di lavoro o un evento aziendale ad alto rischio di noia, accorrono in aiuto la freschezza e l’acidità di uno Chenin Blanc u un Sauvignon Blanc.

Fonte: Sole 24 Ore How to Spend It.

L’intervento – Irlanda, la guerra al vino e i veri guai degli eccessi – Educazione e buon senso così si evitano gli eccessi.
Educazione e buon senso così si evitano gli eccessi Il consumatore evoluto degusta e apprezza il bere senza esagerare. Il buon senso ed educazione alimentare. Sono questi i primi pensieri che mi vengono in mente per commentare il via libera dato dall’Unione Europea alla normativa irlandese che prevede l’applicazione di messaggi demonizzanti sul rapporto tra alcol e salute su tutte le bevande alcoliche vendute nel Paese, compreso il vino. Che l’eccesso di alcol faccia male è una realtà indiscutibile: non possiamo negarlo e occorre capire le motivazioni che, soprattutto in certi Paesi, inducono a ridurne il consumo. Ma non si può fare di ogni erba un fascio. Fino a 50 anni fa, il vino era un alimento che entrava nelle case e nella dieta quotidiana di milioni di persone: aveva una sua funzione, forniva calorie e nutrimento.

Fonte: Stampa.

Vino La battaglia sulle etichette.
L’Irlanda potrà scrivere sulle bottiglie di alcolici “Fa male alla salute” Vino La battaglia sulle etichette 14,2 miliardi di euro è la stima del valore del giro d’affari totale del vino in Italia I ministri Tajani e Lollobrigida attaccano Bruxelles “Scelta assurda”. Alert sanitari sulle bottiglie divino? Il nutrizionista: «C’è un grosso equivoco: è l’abuso di alcol a far male, non un bicchiere di un “alimento liquido” che ha al massimo il 15% di alcol». Il wine expert: «In Italia e Francia non accadrà mai». Il presidente di Assoenologi: «Nel nostro Paese è da escludere, sarebbe masochismo». Il produttore: «La Commissione europea ha sbagliato». Il sommelier: «È giusto avvisare i consumatori dei rischi». Il mondo del vino italiano è in fibrillazione di fronte al via libera dell’Europa alla richiesta dell’Irlanda di adottare sulle etichette degli alcolici gli avvisi, come sulle sigarette, «il consumo di alcol provoca malattie del fegato» e «alcol e tumori mortali sono direttamente collegati».

Fonte: Stampa.

In Irlanda vino come il fumo Made in Italy sotto attacco – In Irlanda «il vino nuoce alla salute» L’etichetta fa infuriare Coldiretti.
Alcolici come sigarette. La protesta italiana contro Dublino. Lollobrigida: «Temono la nostra concorrenza» In Irlanda «il vino nuoce alla salute» L’etichetta fa infuriare Coldiretti … Arriva il via libera della Commissione europea alla decisione del governo irlandese di etichettare vino, birra e liquori come pericolosi per la salute. Una decisione che piomba nel dibattito pubblico proprio nel giorno in cui Coldiretti ha comunicato il boom dell’export italiano del settore, vicino agli 8 miliardi di euro nel 2022 grazie ad una crescita a due cifre delle vendite all’estero.

Fonte: Tempo.

Vino, pericolo segnalato sulle etichette La Regione contro la Commissione Ue.
L’assessore Mammi: «Assurdo paragonarne gli effetti a quelli delle sigarette» Paragonare il vino al tabacco, riportando sulle bottiglie la stessa tipologia di alert utilizzata sui pacchetti di sigarette, sta suscitando vasta disapprovazione in Italia. Numerose le reazioni per questa decisione, approvata dall’Unione europea sulla base di una legge irlandese che potrebbe estendersi anche alla distribuzione dei vini italiani. Sulla questione interviene anche l’assessore regionale all’Agricoltura Alessio Mammi: «E grave che un Paese membro dell’Unione europea come l’Irlanda abbia disposto una vera e propria discriminazione verso un prodotto con una storia e una tradizione come il vino, attraverso un’etichettatura che di fatto evidenzia un allarme sanitario per i cittadini che ne fanno uso».

Fonte: Gazzetta di Modena.

Etichette choc sul vino come per le sigarette La Regione: «Ci opporremo» – Vino, etichette come per il fumo «Una vera discriminazione».
Ok dell’Ue alla norma irlandese. La Regione: «Ci opporremo in ogni sede» Bologna Paragonare il vino al tabacco, riportando sulle bottiglie la stessa tipologia di alert utilizzata sui pacchetti di sigarette, sta suscitando vasta disapprovazione in Italia. Sono numerose le reazioni per questa decisione, approvata dall’Unione europea sulla base di una legge irlandese che potrebbe estendersi anche alla distribuzione dei vini italiani. Sulla questione interviene anche l’assessore regionale all’Agricoltura, il reggiano Alessio Mammi: «È grave che un Paese membro dell’Unione europea come l’Irlanda abbia disposto una vera e propria discriminazione verso un prodotto con una storia e una tradizione come il vino, aura verso un’etichettatura che di fatto evidenzia un allarme sanitario per i cittadini che ne fanno uso».

Fonte: Gazzetta di Reggio.

L’export intanto raggiunge il record storico.
È record storico per le esportazioni del vino Made in Italy nel mondo per un valore vicino agli 8 miliardi nel 2022. Ma a pesare sono i costi delle aziende spinti dai rincari energetici, il moltiplicarsi delle imitazioni sui mercati esteri e il rischio di un nuovo protezionismo alimentato dagli allarmi salutistici in etichetta come per le sigarette. È quanto emerge dal bilancio della Coldiretti sulla base dei dati (stat in riferimento all’autorizzazione Ue concessa all’Irlanda che potrà adottare un’etichetta per vino, birra e liquori con avvertenze come “il consumo di alcol provoca malattie del fegato “e “alcol e tumori mortali sono direttamente collegati” nonostante i pareri contrari di Italia, Francia e Spagna e altri sei Stati Ue, che considerano la misura una barriera al mercato interno, e l’annuncio della stessa Commissione di possibili iniziative comuni sull’etichettatura degli alcolici.

Fonte: Gazzetta di Reggio.

Etichettatura sui rischi del vino Agricoltori contro la decisione Ue.
Ferrara «Ci preoccupano molto le decisioni che l’Europa sta prendendo rischiando di incrinare il settore vitivinicolo, fondamentale per l’Italia. La Commissione non ha ascoltato le riserve che l’Italia, con altri Stati membri, ha manifestato per opporsi alle misure introdotte dalla normativa irlandese creando un precedente e ostacoli al commercio». Sono le parole del Presidente di Confagricoltura Ferrara, Francesco Manca, dopo che l’Unione Europea ha dato il via libera all’Irlanda all’applicazione di un nuovo sistema di etichettatura delle bevande alcoliche. Si tratta di un progetto di regolamento che introduce l’obbligo di riportare messaggi sanitari relativi al cancro, alle malattie del fegato, alle donne in gravidanza in etichette e presentazioni di superalcolici, ma anche vini e birre, immessi nel mercato domestico.

Fonte: Nuova Ferrara.

Lambrusco fermo e cucina local a Villa di là.
La pregevole pieve storica di Fogliano, risalente alla fine del XVI secolo, edificata su una prima chiesa del 963, non è l’unico motivo per arrivare quassù. Un cucuzzolo a cinque minuti di auto dal centro di Maranello con una vista notevole, da riscoprire, per riappropriarsi dei propri ritmi, lontani dal traffico, dalle automobili, dallo stress. A pochi passi l’Agriturismo Villa di là, una cucina di collina, tradizionale, vera, dove sedersi a tavola cullati dalle premure di Marco e dalle delizie cucinate da Luana, per immergersi in uno stato di soave benessere. Un incubo per i podisti e i bikers che devono ricorrere al rapportino per riuscire a superare quella china impervia, ma un paradiso per i cultori della buona tavola che sanno bene quanto Marco e Luana Raimondi, sappiano destreggiarsi ai fornelli, basta lasciarsi guidare dai loro consigli.

Fonte: Resto del Carlino Modena.

Le etichette sul vino, l’assessore Zannier: «Una follia».
«Una disfatta. Ma non solo per noi, per tutta Italia. Non ha dubbi l’assessore regionale all’Agricoltura, Stefano Zannier, sempre attento ai cambiamenti e sempre pronto a cogliere i rischi, come in questo caso. Se come appare sempre più certo, sulle etichette delle bottiglie di vino appariranno le scritte “Bere alcol provoca malattie del fegato”, oppure “Esiste un legame diretto tra alcol e tumori mortali”, come avviene per le confezioni di sigarette, allora c’è il concreto rischio che il mercato possa punire uno dei business economicamente più importanti della regione. E ancora una volta l’Europa, considerata sempre più matrigna, a imporre queste regole che potrebbero entrare in vigore con il prossimo anno. Il mercato del vino in Friuli Venezia Giulia conta più o meno 28 mila ettari di coltura a vigneto.

Fonte: Gazzettino Friuli.

Vino La battaglia sulle etichette.
L’Irlanda potrà scrivere sulle bottiglie di alcolici “Fa male alla salute’ Vino La battaglia sulleetichette Questa misura mina i principi dell’Unione europea che nasce come libero mercato comune Non si può fare di tutta l’erba un fascio, le bevande alcoliche non sono tutte uguali 14,2 miliardi di curo ò la stima del valore del giro d’affari totale del vino in Italia Lara Loreti Alert sanitari sulle bottiglie di vino? Il nutrizionista: «C’è un grosso equivoco: è l’abuso di alcol a far male, non un bicchiere di un alimento che ha al massimo il 15% di alcol». Il wine expert: «In Italia e Francia non accadrà mai».

Fonte: Messaggero Veneto.

Vino lombardo, cresce l’export Ma si teme il monito europeo.
Le vendite all’estero nel 2022 sono aumentate del 10%. Dati che potrebbero risentire della decisione della Ue che consente di applicare sulle bottiglie un’etichetta di rischio come nel caso dei superalcolici. Il vino made in Lombardia è sempre più senza confini, ma all’estero deve fare i conti con continue minacce. Come evidenzia la Coldiretti regionale, sulla base dei dati Istat relativi ai 9 mesi del 2022, l’export lombardo è cresciuto in valore del 10% su base annua (a circa 231 milioni di euro): la performance conferma il ruolo di spicco di un territorio che conta oltre 20 mila ettari destinati a vigneto, con produzioni destinate, per il 90%, a etichette al top grazie a 5 Docg (Denominazione origine controllata e garantita, 21 Doc (Denominazione origine controllata) e 15 Igt (Indicazione geografica tipica).

Fonte: Avvenire Milano.

Vino lombardo, cresce l’export ma incombono nuove minacce.
Per la collina banina il mercato estero è una buona opportunità Vino lombardo, cresce l’export ma incombono nuove minacce Andrea Bagatta Export in crescita per il vino lombardo nei primi nove mesi del 2022, ma diverse minacce all’orizzonte per il settore produttivo, che sconta le difficoltà legate agli aumenti dei costi di produzione e al nuovo protezionismo. Sulla collina di San Colombano l’export rimane un canale alternativo a quello tradizionale e di carattere piuttosto occasionale, legato alle richieste di mediatori o a contatti diretti delle cantine, ma con volumi decisamente bassi, marginali rispetto alle circa 2 milioni di bottiglie prodotte.

Fonte: Cittadino di Lodi.

Il «caso etichette» per il vino manda l’Italia su tutte le furie.
L’alert per la salute Le reazioni dopo l’ok dell’Ue alla decisione dell’Irlanda Lettera al commissario Breton Lollobrigida: scelta gravissima. Con il silenzio-assenso dell’Unione europea al progetto di legge irlandese sugli «alert sanitari» in etichetta sul vino, di fatto un via libera, l’Italia lancia la sua controffensiva in difesa del patrimonio eno-gastronomico nazionale, annunciando con il ministro degli esteri Tajani, il ricorso al Wto. Perché «crediamo che dietro questa scelta un’altra volta si miri non a garantire la salute ma a condizionare i mercati», tuona il ministro dell’agricoltura e della sovranità alimentare, Francesco Lollobrigida. E proprio Tajani e Lollobrigida hanno indirizzato ieri una lettera al Commissario Ue per il mercato interno e i servizi, Thierry Breton, invocando un intervento dell’Ue.

Fonte: Eco di Bergamo.

Basta un po’ di buon senso per limitare gli eccessi.
Il buon senso ed educazione alimentare. Sono questi i primi pensieri che mi vengono in mente per commentare il via libera dato dall’Unione Europea alla normativa irlandese che prevede l’applicazione di messaggi demonizzanti sul rapporto tra alcol e salute su tutte le bevande alcoliche vendute nel Paese, compreso il vino. Che l’eccesso di alcol faccia male è una realtà indiscutibile: non possiamo negarlo e occorre capire le motivazioni che, soprattutto in certi Paesi, inducono a ridurne il consumo. Ma non si può fare di ogni erba un fascio. Fino a 50 anni fa, il vino era un alimento che entrava nelle case e nella dieta quotidiana di milioni di persone: aveva una sua funzione, forniva calorie e nutrimento.

Fonte: Gazzetta di Mantova.

Vino La battaglia sulle etichette.
L’Irlanda potrà scrivere sulle bottiglie di alcolici “Fa male alla salute” Vino La battaglia sulle etichette Lara Loreti Alert sanitari sulle bottiglie divino? Il nutrizionista: «C’è un grosso equivoco: è l’abuso di alcol a far male, non un bicchiere di un alimento che ha al massimo i115% di alcol». Il wine expert: «In Italia e Francia non accadrà mai». Il presidente di Assoenologi: «Nel nostro Paese è da escludere, sarebbe masochismo». Il produttore: «La Commissione europea ha sbagliato». Il sommelier: «Giusto avvisare i consumatori dei rischi». Il mondo del vino italiano è in fibrillazione di fronte al via libera dell’Europa alla richiesta dell’Irlanda di adottare sulle etichette degli alcolici gli avvisi, come sulle sigarette, “il consumo di alcol provoca malattie del fegato” e “alcol e tumori mortali sono direttamente collegati”.

Fonte: Gazzetta di Mantova.

La Coldiretti lancia l’allarme «A rischio l’export di vino» – «Esportazioni di vino a rischio per la campagna della Ue».
«Le esportazioni di vino lombardo crescono del 10%in un anno, ma sul settore gravano minacce, dagli aumenti dei costi produttivi al rischio di un nuovo protezionismo alimentato dagli allarmi salutistici in etichetta come per le sigarette». Lo afferma la Coldiretti Lombardia in riferimento all’autorizzazione Ue concessa all’Irlanda che potrà adottare un’etichetta per vino, birra e liquori come perle sigarette. II vino fa discutere in Europa «Esportazioni di vino a rischio per la campagna della Ue» La Coldiretti regionale attacca l’iPotesi di etichette salutistiche in Irlanda E sui costi di produzione lancia l’allarme: «Troppi rincari nei vigneti» «Le esportazioni di vino lombardo crescono del 10% in un anno, ma sul settore gravano diverse minacce, dagli aumenti dei costi produttivi al rischio di un nuovo protezionismo alimentato dagli allarmi salutistici in etichetta come per le sigarette».

Fonte: Gazzetta di Mantova.

Vini, bene l’export ma rincari salati In Valtellina stangate sui vigneron.
L’export di vino lombardo cresce del 10% in un anno ma sul settore gravano diverse minacce, a partire dagli aumenti dei costi produttivi. Lo rileva Coldiretti Lombardia. Nei vigneti di Valtellina e Valchiavenna si registrano rincari che vanno dal +170% dei concimi al +129% per il gasolio. Mnetre una bottiglia di vetro costa fino al 50% in più rispetto allo scorso anno, i tappi in sughero hanno superato il +20%, i cartoni di imballaggio sono rincarati del 45%.

Fonte: Giorno.

Vino La battaglia sulle etichette.
L’Irlanda potrà scrivere sulle bottiglie di alcolici “Fa male alla salute” Vino La battaglia sulle etichette Lara Loreti Alert sanitari sulle bottiglie di vino? Il nutrizionista: «C’è un grosso equivoco: è l’abuso di alcol a far male, non un bicchiere di un alimento che ha al massimo il 15% di alcol». Il wine expert: «In Italia e Francia non accadrà mai». Il presidente di Assoenologi: «Nel nostro Paese è da escludere, sarebbe masochismo». Il produttore: «La Commissione europea ha sbagliato». Il sommelier: «Giusto avvisare i consumatori dei rischi». Il mondo del vino italiano è in fibrillazione di fronte al via libera dell’Europa alla richiesta dell’Irlanda di adottare sulle etichette degli alcolici gli avvisi, come sulle sigarette, “il consumo di alcol provoca malattie del fegato” e “alcol e tumori mortali sono direttamente collegati”.

Fonte: Provincia – Pavese.

Basta un po’ di buon senso per limitare gli eccessi.
Il buon senso ed educazione alimentare. Sono questi i primi pensieri che mi vengono in mente per commentare il via libera dato dall’Unione Europea alla normativa irlandese che prevede l’applicazione di messaggi demonizzanti sul rapporto tra alcol e salute su tutte le bevande alcoliche vendute nel Paese, compreso il vino. Che l’eccesso di alcol faccia male è una realtà indiscutibile: non possiamo negarlo e occorre capire le motivazioni che, soprattutto in certi Paesi, inducono a ridurne il consumo.

Fonte: Provincia – Pavese.

Cantina Terre al voto forse due le liste Centinaio attacca: «Ingovernabili».
Entro il 3 febbraio le candidature, Il 13 fissata l’assemblea II presidente Bardone ha deciso: resterà fuori dalla sfida. La cantina Terre d’Oltrepo al voto il 13 febbraio per eleggere il nuovo consiglio di amministrazione, dopo le dimissioni di quattro consiglieri che hanno fatto cadere il Cda in carica da appena dieci mesi. Per le elezioni si parla già di due liste contrapposte, ma tra i candidati non ci sarà il presidente uscente Enrico Bardone. Intanto, sulla vicenda arriva il durissimo commento del vicepresidente del Senato, Gian Marco Centinaio (Lega), che parla di «ennesima scelta suicida di un territorio ingovernabile». La dirigenza uscente, in carica per l’ordinaria amministrazione, ha ufficializzato l’ipotesi che circolava da giorni: i 600 soci saranno convocati lunedì 13 febbraio, al pomeriggio, al teatro Carbonetti di Broni per le votazioni.

Fonte: Provincia – Pavese.

Il «caso etichette» per il vino manda l’Italia su tutte le furie.
L’alert per la salute Le reazioni dopo l’ok dell’Ue alla decisione del l’Irlanda Lettera al commissario Breton Lollobrigida: scelta gravissima. Con il silenzio-assenso dell’Unione europea al progetto di legge irlandese sugli «alert sanitari» in etichetta sul vino, di fatto un via libera. l’Italia landa la sua controffensiva in difesa del patrimonio eno-gastronomico nazionale, annunciando con il ministro degli esteri Tajani, il ricorso al Wto. Perché «crediamo che dietro questa scelta un’altra volta si miri non a garantire la salute ma a condizionare i mercati», tuona il ministro dell’agricoltura e della sovranità alimentare, Francesco Lollobrigida. E proprio Tajani e Lollobrigida hanno indirizzato ieri una lettera al Commissario Ue per il mercato interno e i servizi, Thierry Breton, invocando un intervento dell’Ue.

Fonte: Provincia Como.

The wine killer: se un vino non è buono oggi nemmeno il tempo lo correggerà.
In questa domenica, 15 gennaio, alle ore 12 da Off Topic in via Pallavicino35, il mondo del vino si fa accessibile e coinvolgente con la presentazione del volume “Il bicchiere d’argento” (cd. Domus), a cura di Luca Gardini: c’è una sezione tecnica, una parte dedicata all’abbinamento con il cibo e una scelta di 500 etichette d’eccellenza a cui ispirarsi. Tra i massimi esperti di vini a livello internazionale, una star nel suo campo, Gardini, classe 1981, ha dimostrato di saper comunicare in modo schietto, emozionante e senza tanti sofismi. Miglior sommelier d’Italia nel 2004, e del mondo nel 2010, poi le esperienze da Enoteca Pinchiorri (3 stelle Michelin) a Firenze e con Carlo Cracco a Milano hanno segnato la carriera del Wine killer di gardininotes.com.

Fonte: Stampa Torino Sette.

La burocrazia impazzita che fa del vino un nemico – La burocrazia impazzita che fa del vino….
Bere acqua in eccesso fa molto male e può avere conseguenze negative. Il meno che possa capitare è una sudorazione eccessiva che comporta, in casi estremi, la rimozione delle ghiandole sudoripare. Contraccolpi seri possono riguardare anche il cervello e il cuore, Io sapevate? Il cervello potrebbe non riuscire a controllare la gestione dei liquidi all’interno del nostro organismo. La burocrazia impazzita che fa del vino… Mentre il cuore potrebbe dover pompare sangue troppo diluito, con conseguenti problemi cardiologici. E. bere troppo provoca anche problemi di insonnia perché agisce in maniera negativa sull’ormone che regola l’attività dei nostri reni mentre dormiamo. Ecco dunque di cosa si può occupare adesso l’Unione Europea: mettere sulle bottiglie di acqua minerale la dicitura, con tanto di teschio e ossa incrociate: «Bere acqua può portare ad avere seri problemi cardiovascolari e di sanità mentale».

Fonte: Nuovo Quotidiano di Puglia.

Note di Suondivini festival del sapore.
A Serdiana i Parteolla ha aperto H 2023 con gli incontri di cultura e storia tra i ca ici I di Giovanni Dessole Note e sentori, armonicamente distribuiti e trasformati in sinfonie di forma liquida ma capaci di conquistare cuore e mente passando dal palato. Questo, e tanto di più visti i riscontri e risultati in termini di partecipazione, è stato il festival “Suonidivini”, appuntamento andato in scena lo scorso fine settimana a Serdiana – una delle piccole grandi capitali del vino made in Sardegna-, evento promosso dall’Unione dei Comuni del Parteolla e Basso Campidano (Banali, Dolianova, Donori, Serdiana, Settimo San Pietro, Soleminis. Il modo migliore per dare inizio all’anno venti ventitrè e opportunità, per tutto il Parteolla, di promuoversi nel suo intero e aprire a nuovi flussi turistici mettendo in vetrina i suoi prodotti più preziosi e ricercati.

Fonte: Nuova Sardegna.

Il vino come il fumo, l’Isola insorge.
Coldiretti: «Misura pericolosa che falsifica la realtà e mette a rischio l’economia sarda» Il vino come il fumo, l’Isola insorge Ok dell’Ue all’Irlanda: nelle etichette “alert” sanitari simili alle sigarette Dopo il silenzio-assenso dell’Unione europea al progetto di legge irlandese che vuole inserire “alert sanitari” nelle etichette di confezioni di vino e alcolici per certificarne il potenziale danno alla salute, proprio come successo per le sigarette, l’Italia lancia la controffensiva in difesa del patrimonio enogastronomico nazionale, annunciando con il ministro degli esteri Tajani, il ricorso al Wto (l’organizzazione mondiale del commercio). «Crediamo che dietro questa scelta un altra volta si miri non a garantire la salute, ma a condizionare i mercati», ha tuonato íl ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida.

Fonte: Unione Sarda.

Vino, una rivolta contro l’Europa – L’Europa equipara il vino alle sigarette I viticoltori: «Danno da un miliardo».
Ok di Bruxelles all’Irlanda che adotterà le etichette con l’avvertenza. Tra i produttori toscani c’è chi sospenderà l’export Vino, una rivolta contro l’Europa Via libera alle bottiglie con 1’alert: «L’alcol nuoce alla salute». L’Europa equipara il vino alle sigarette I viticoltori: «Danno da un miliardo» Rivolta contro il via libera della Commissione all’Irlanda gli alcolici avranno l’etichetta con le avvertenze Tra le vigne toscane ieri son fischiate le orecchie a San Patrizio per l’ultimo provvedimento della Ue sul vino. La comunità europea ha infatti dato il via libera all’Irlanda per poter mettere sulle bottiglie di tutti gli alcolici senza distinzione un’etichetta di attenzione alla salute simile a quella dei pacchetti di sigarette. Il vino nuoce gravemente alla salute, fa venire il cancro al fegato, uccide… Si chiama «health warning» è un vecchio progetto dell’isola di smeraldo al quale l’Europa non si è mai opposta fino a scadenza.

Fonte: Corriere Fiorentino.

«Siamo al riduzionismo culturale Serve educazione, non slogan» – «Riduzionismo culturale Per limitare lo sballo non servono gli slogan».
La Commissione europea La professoressa Maurizia Brunetto, direttrice dell’unità operativa di Epatologia dell’Azienda ospedaliero universitaria di Pisa è contro l’etichetta anti alcol: «È una sostanza tossica, ma il problema è l’abuso che non si contrasta con forme di riduzionismo culturale». «Riduzionismo culturale Per limitare lo sballo non servono gli slogan» «L’alcol è una sostanza tossica, ma mi sia concessa una provocazione: se si ragiona in questi termini anche vivere è da considerarsi tossico, perché è una malattia sessualmente trasmessa che porta inevitabilmente alla morte. Per questo credo che la tossicità dell’alcol vada declinata in base alle quantità che se ne assumono». La professoressa Maurizia Brunetto, direttrice dell’unità operativa di Epatologia dell’Azienda ospedaliero universitaria di Pisa, spiega le insidie legate alle varie forme di abuso di alcol, ma invita alla «ragionevolezza» sull’uso moderato nelle persone sane.

Fonte: Corriere Fiorentino.

Vino, una rivolta contro l’Europa – L’Europa equipara il vino alle sigarette I viticoltori: «Danno da un miliardo».
L’Europa equipara il vino alle sigarette I viticoltori: «Danno da un miliardo» Rivolta contro il via libera della Commissione all’Irlanda gli alcolici avranno l’etichetta con le avvertenze Tra le vigne toscane ieri son fischiate le orecchie a San Patrizio per l’ultimo provvedimento della Ue sul vino. La comunità europea ha infatti dato il via libera all’Irlanda per poter mettere sulle bottiglie di tutti gli alcolici senza distinzione un’etichetta di attenzione alla salute simile a quella dei pacchetti di sigarette. Il vino nuoce gravemente alla salute, fa venire il cancro al fegato, uccide… Si chiama «health warning» è un vecchio progetto dell’isola di smeraldo al quale l’Europa non si è mai opposta fino a scadenza.

Fonte: Corriere Fiorentino.

«Quelle frasi mai sulle mie bottiglie Se resta questa legge stop all’export».
Martino Manetti (Montevertine): «Una pazzia, è un tentativo di lavarsi la coscienza» L’intervista Con un pizzico dell’ironia toscana che lo contraddistingue, del buon pragmatismo retaggio dell’attivita in campagna, e molto scoramento da burocrazia, Martino Manetti di Montevertine reagisce all’ultimo provvedimento della Commissione europea in materia di vino. Manetti ha sentito dell’ultimo obbligo di legge sul vino verso l’Irlanda? «Mi hanno scritto poche ore fa. È una pazzia. Una cosa del tutto priva di buon senso. Ma se il vino fa male come dicono perché non ne vietano la vendita?». La politica è costretta a delle mediazioni. «A me sembrano più tentativi di lavarsi la coscienza.

Fonte: Corriere Fiorentino.

L’Irlanda: «Il vino nuoce alla salute» Consorzi toscani sul piede di guerra.
Bufera su Dublino che vuole la scritta sulle etichette come per il tabacco: «Inestimabile danno d’immagine». «Siamo tutti molto preoccupati, si rischia un crollo dell’export davvero disastroso». «Nuoce gravemente alla salute». Un avviso che da anni in Italia siamo abituati a leggere sui tabacchi, ma che in Irlanda potrebbe essere presto inserito sulle etichette di vini, liquori e alcolici. II via libera è arrivato direttamente dall’Unione Europea, con un silenzio-assenso alla norma notificata in estate da Dublino e che permetterà alle autorità nazionali di adottare gli avvertimenti. Se altri Paesi dovessero seguire l’Irlanda, c’è il rischio di penalizzare fortemente membri dell’Ue, tra cui l’Italia. La prima ad alzare gli scudi è la provincia senese, che fa del vitivinicolo uno dei suoi punti di forza sui mercati internazionali con 700 milioni di export all’anno.

Fonte: Nazione.

«Giù le mani sul nostro oro» – «L’allarme sul vino attacco al made in Italy».
Talanti e Costa a pagina 7 «L’allarme sul vino attacco al made in Italy» Guasconi, presidente della Camera di Commercio: «L’export vitivinicolo è salito a 700 milioni di euro, la scritta mette a rischio i fatturati». ‘Nuoce gravemente alla salute’: un alert che da anni in Italia siamo abituati a leggere sui tabacchi, ma che in Irlanda potrebbe essere presto inserito nelle etichette di vini, liquori e alcolici. II via libera è arrivato direttamente dall’Unione Europea, con un silenzio-assenso alla norma notificata in estate da Dublino e che permetterà alle autorità nazionali di adottare gli avvertimenti. Una scelta che, soprattutto se altri Paesi dovessero seguire l’Irlanda, rischia di penalizzare fortemente membri dell’Ue, tra cui l’Italia con la provincia senese, che fa del vitivinicolo uno dei suoi punti di forza sui mercati internazionali.

Fonte: Nazione Siena.

«L’abuso di ogni prodotto è nocivo. Così il danno è solo per il vino».
Consorzi levano gli scudi contro la misura dell’Irlanda «Ci sarà un aggravio di costi anche per le etichette dedicate». «II consumo di alcol nuoce alla salute» così le etichette con avvertenze sanitarie arrivano sulle bottiglie di vino ed alcolici in Irlanda. L’unione europea ha infatti dato il via libera ad una misura che da tempo è oggetto di dibattito. L’Irlanda è il primo Paese dell’Ue ad inserire le etichette, ma non l’unico a richiederlo. Un parere che però si scontra completamente con quello di altri Paesi produttori di vino come l’Italia, che considerano la misura un grave danno per l’intero settore. «Si tratta di un pericoloso precedente generato da un silenzio-assenso della Commissione europea.
Fonte: Nazione Siena.

L’intervista Frescobaldi: evitare che il fenomeno dilaghi in Europa – L’ira del marchese Frescobaldi «Così vogliono discriminarci».
Questa deriva protezionistica va fermata subito». Parla il marchese Lamberto Frescobaldi, presidente dell’Unione Italiana Vini. Vitale a pag. 3 L’ira del marchese Frescobaldi «Così vogliono discriminarci» L’intervista «È una deriva protezionistica da far bloccare» Idi Divina Vitale Bolgheii È stata una vera e propria doccia fredda per i produttori di vino la nuova normativa unilaterale irlandese che sposa l’introduzione di etichette con messaggi allarmanti, simili a quelli usati per il tabacco sui pacchetti delle sigarette, relativi al con sumo di alcol su tutte le bevande vendute nel paese. È vero che si parla di alcol in una regione, l’Irlanda, dove il problema dell’alcolismo non è certo da sottovalutare, ma è anche vero che non si può fare di tutta l’erba un fascio, a partire dalla discriminazione del vino, una bevanda che in Italia come in Francia e in altri paesi vuol dire principalmente cultura.

Fonte: Tirreno.

«Il vino nuoce alla salute» In Veneto sono a rischio oltre 2 miliardi di export.
Categorie contro l’Ue per l’ok all’Irlanda alle scritte sulle etichette delle bottiglie «Ill vino nuoce alla salute» In Veneto sono a rischio oltre 2 miliardi di export Zaia: «Bruxelles sbaglia. Serve difendersi». Variati, Pd : «I consumatori vanno informati, non spaventati». Berlato, Fdl: «Pericoloso precedente». «Il vino uccide». L’Irlanda ha ottenuto il via libera dalla Commissione europea per una etichettatura con diciture simili a quelle del fumo per mettere in guardia i consumatori. Un via libera per silenzio assenso, decorsi i termini, nonostante il Parlamento europeo si fosse espresso in modo contrario. In particolare, il `No” era arrivato da Italia, Spagna, Francia e altri sei Paesi Ue. La decisione presa a Bruxelles ora sta provocando un terremoto in regione, tra le più importanti produttrici di vino in Italia.

Fonte: Arena – Giornale di Vicenza.

«Terrorismo psicologico Serve dare informazioni».
«La trovo a tutti gli effetti una pubblicità ingannevole. Non può essere accettato a testa bassa dall’Unione europea la norma di Dublino che obbligherà i produttori di alcolici ad apporre in etichetta avvertenze sui rischi dell’alcol perla salute. Come tutte le cose, persino le vitamine o i preziosi minerali, come il calcio e il ferro, in dosi massicce alterano l’equilibrio del nostro corpo». L’assessore all’agricoltura del Veneto, Federico Caner, critica l’autorizzazione Ue concessa all’Irlanda che potrà adottare un’etichetta di avvertenza sui rischi legati al consumo di vino, birra e liquori. Sulle confezioni dei prodotti, quindi, dovranno essere riportate le indicazioni come «l’alcol provoca malattie del fegato» oppure «alcol e tumori sono collegati in modo diretto». Una modalità finora contemplata solo per le sigarette.

Fonte: Arena – Giornale di Vicenza.

“Il vino nuoce alla salute” Il Veneto si ribella all’UE.
Come per le sigarette: Irlanda autorizzata a inserire gli «avvisi» VENEZIA «L’autorizzazione dell’Unione Europea all’Irlanda a inserire la dicitura “il vino uccide” sulle bottiglie è una scelta assurda, che rischia di costituire un pericolosissimo precedente soprattutto per le produzioni genuine, a denominazione controllata, risultato di secoli di cultura enoica come le nostre. Occorre opporsi con forza al diffondersi di questa pratica fuori luogo, inutile e pericolosa». Parole del presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, a commento della decisione europea di autorizzare l’Irlanda a inserire scritte allarmistiche sulle bottiglie di vino, sulla falsariga di cio che avviene per le sigarette. «Quella del vino — prosegue Zaia — è una delle maggiori voci della produzione e dell’export del Veneto che, da un’azione come questa, rischia di subire ingenti danni, nell’ordine di miliardi di euro.

Fonte: Corriere del Veneto Venezia e Mestre.

Bottega cresce del 20% a 84,7 milioni di ricavi «Un evento per i 45 anni».
Con una crescita del 20% sull’anno precedente, Bottega ha chiuso il 2022 a 84,7 milioni di euro di ricavi, a cui vanno aggiunti i 25 milioni introitati dai «Prosecco Bar», che aumentano di anno in anno, in tutto il mondo. Un exploit che ha portato l’azienda vinicola e distilleria trevigiana a inaugurare, un paio di mesi orsono, un sesto sito produttivo, dedicato ai liquori, a Fontanafredda (Pordenone). «In Italia – afferma Sandro Bottega, a capo dell’azienda che porta il suo nome – siamo cresciuti del 7%, un po’ con tutti i nostri prodotti, poi l’export ha prodotto il resto. Siamo presenti in 155 Paesi, da alcuni giorni siamo arrivati anche in Alaska.

Fonte: Corriere del Veneto Venezia e Mestre.

Vino, etichette modello sigarette Ok Ue all’Irlanda, Italia in rivolta.
Avvertenze “terroristiche” sul rischio salute, altri Paesi potrebbero seguire Dublino. Coldiretti: export a rischio. DE CASTRO: «DERIVA NUTRIZIONISTICA NELL’ESECUTIVO DI BRUXELLES, COSÌ SI ROMPE IL MERCATO UNICO». Produttori italiani in allarme per la svolta Ue sull’etichetta: autorizzata in Irlanda la dicitura sulle etichette di vino, birra e alcolici di avvertenze per il rischio della salute. Un passo che secondo Coldiretti è un «attacco diretto all’Italia che è il principale produttore ed esportatore mondiale di vino con oltre 14 miliardi di fatturato, di cui più della metà all’estero», col Veneto primo attore nazionale (quarto in Europa da solo). «L’Irlanda potrà adottare un’etichetta con avvertenze terroristiche, che non tengono conto delle quantità, come “il consumo di alcol provoca malattie del fegato” e “alcol e tumori mortali sono direttamente collegati”», denuncia l’organizzazione, che sottolinea come nella filiera del vino siano impegnati 1,3 milioni di lavoratori.

Fonte: Gazzettino.

Il vino come le sigarette: Prosecco sulle barricate – Vino come le sigarette: coro di no.
La polemica Il vino come le sigarette: Prosecco sulle barricate Bortolomiol, Docg: «Posizione che porterà danni al comparto» Zanette, Doc: «Serve informazione soprattutto per i più giovani» Filia a pagina XVII Vino come le sigarette: coro di no ? Il governatore Zaia contro il via libera dell’Ue all’Irlanda ›Bortolomiol, Docg: «Posizione che porterà danni al comparto» «Opposizione durissima per bloccare etichette allarmistiche» Zanette, Doc: «Serve informazione soprattutto per i più giovani». Il vino uccide: contro l’Irlanda un coro di no. Sta suscitando scalpore la decisione dell’Irlanda di apporre al vino, con il placet dell’Ue, etichettature simili a quelle apposte alle sigarette sulla nocività del prodotto.

Fonte: Gazzettino Treviso.

Vino La battaglia sulle etichette.
L’Irlanda potrà scrivere sulle bottiglie di alcolici “Fa male alla salute” I ministri Tajani e Lollobrigida scrivono a Bruxelles «Scella assurda» Lara Loreti Alert sanitari sulle bottiglie di vino? Il nutrizionista: «C’è un grosso equivoco: è l’abuso di alcol a far male, non un bicchiere di un alimento che ha al massimo il 15% di alcol». Il wine expert: «In Italia e Francia non accadrà mai». Il presidente di Assoenologi: «Nel nostro Paese è da escludere, sarebbe masochismo». Il produttore: «La Commissione europea ha sbagliato». Il sommelier: «Giusto avvisare i consumatori dei rischi». Il mondo del vino italiano è in fibrillazione di fronte al via libera dell’Europa alla richiesta dell’Irlanda di adottare sulle etichette degli alcolici gli avvisi, come sulle sigarette, “il consumo di alcol provoca malattie del fegato” e “alcol e tumori mortali sono dire ttamente collegati”.

Fonte: Nuova Venezia – Mattino di Padova – Tribuna di Treviso.

Basta un po’ di buon senso per limitare gli eccessi.
Sono questi i primi pensieri che mi vengono in mente per commentare il via libera dato dall’Unione Europea alla normativa irlandese che prevede l’applicazione di messaggi demonizzanti sul rapporto tra alcol e salute su tutte le bevande alcoliche vendute nel Paese, compreso il vino. Che l’eccesso di alcol faccia male è una realtà indiscutibile: non possiamo negarlo e occorre capire le motivazioni che, soprattutto in certi Paesi, inducono a ridurne il consumo. Ma non si può fare di ogni erba un fascio. Fino a 50 anni fa, il vino era un alimento che entrava nelle case e nella dieta quotidiana di milioni di persone: aveva una sua funzione, forniva calorie e nutrimento.

Fonte: Nuova Venezia – Mattino di Padova – Tribuna di Treviso.

Etichetta “il vino uccide” rabbia contro Irlanda e Ue – «Il vino uccide», ok all’etichetta in Irlanda Produttori trevigiani in rivolta contro l’Ue.
L’Unione europea autorizza il governo di Dublino a inserire la dicitura sulle bottiglie importate I produttori trevigiani: «Assurdo paragonarlo al fumo». Zaia: «Ora opposizione durissima». «Il vino uccide», ok all’etichetta in Irlanda Produttori trevigiani in rivolta contro l’Ue Insorge il mondo del Prosecco: «Senza fondamento il paragone con le sigarette». Zaia: «Opposizione durissima» «Il vino uccide». «Alcol e tumori sono direttamente collegati». «Il consumo di alcol provoca malattie del fegato». Scritte che potrebbero presto comparire sull’etichetta delle bottiglie vendute in Irlanda, come avviene per i pacchetti di sigarette. La norma decisa da Dublino, e notificata a Bruxelles lo scorso giugno, non ha ricevuto osservazioni dalla Commissione Europea, e scaduto il periodo di moratoria, può ora essere applicata. I produttori trevigiani – Prosecco in primis – sono insorti temendo non solo il danno commerciale immediato, ma anche l’effetto domino che potrebbe portare altri Stati ad adottare simili provvedimenti.

Fonte: Tribuna Treviso.

«Gli abusi fanno male alla salute ma questa norma non serve».
Giangiacomo Scotti Bonaldi, presidente di Confagricoltura Treviso «Assurdo che valga solo per gli europei: ci danneggiamo da soli» «Gli abusi fanno male alla salute ma questa norma non serve» iamo sempre intervenuti affermando che qualsiasi abuso è deleterio per la salute, ma fornire un’indicazione come quella approvata dall’Irlanda, che non distingue tra abuso e consumo consapevole, rischia di rendere tutto un po’ simile e di non affrontare il tema nel modo corretto». Giangiacomo Gallarati Scotti Bonaldi, presidente di Confagricoltura Treviso, evidenzia le contraddizioni della norma appena approvata dall’Unione Europea, valida per ora solo in Irlanda. «Non c’è prodotto il cui abuso non determini problemi per la salute. Dobbiamo essere chiari verso i consumatori.

Fonte: Tribuna Treviso.

Coldiretti: un milione di euro ad un’impresa pescarese per una cantina innovativa.
Arriva dall’Abruzzo un esempio virtuoso di azienda femminile capace di interpretare l’innovazione in agricoltura e il desiderio delle donne di tentare la scalata alle grandi imprese. Si tratta di Antonella Di Tonno, titolare titolare della società agricola I Lauri di Loreto Aprutino, che ha ottenuto il via libera a un finanziamento per 1 milione di euro dalla misura Ismea “Più Impresa” per la realizzazione di un progetto innovativo di una cantina per produrre vino biologico. La sua storia è stata raccontata in diretta nella trasmissione Geo&Geo, condotta da Sveva Sagramola, dalla presidente nazionale di Coldiretti Donne Impresa Chiara Bortolas che ha parlato dell’universo femminile, delle opportunità a vantaggio delle aziende guidate da donne ma anche delle numerose difficoltà che devono affrontare le manager del settore agroalimentare.

Fonte: PescaraLive.

I vini di Elemento Indigeno protagonisti del podcast de “Il Meglio in Cantina”.
“Il Mondo in un Calice”, i vini di Elemento Indigeno protagonisti del podcast realizzato in collaborazione con “Il Meglio in Cantina”. “Il Mondo in un Calice” è il ciclo di podcast – realizzato in collaborazione con “Il Meglio in Cantina” powered by Haier – dove Elemento Indigeno porta alla scoperta dei territori vitivinicoli nazionali e internazionali. Il progetto di ricerca e selezione delle “storie di vite” più autentiche sceglie lo strumento del podcast per parlare ad un pubblico ampio ed eterogeneo di appassionati wine lovers ed esperti del settore. “Il Mondo in un Calice” è il nome della nuova stagione del podcast ideato da “Il Meglio in Cantina”, il portale dedicato al pubblico dei wine lovers creato da Haier – leader globale nel settore delle cantine vino – che dispensa in modo semplice e glamour consigli, esperienze, news e contenuti inediti, raccogliendo attorno a sé una community di persone che vogliono intraprendere un viaggio inebriante sulle strade del vino.

Fonte: Horecanews.

Menfi città del vino 2023: le spiagge, le cantine e i gioielli d’arte da non perdere.
Spiagge senza confini, bordate da un mare caraibico. Oasi naturali e riserve. Uliveti e vigneti che si estendono a perdita d’occhio. Menfi è stata eletta “città del vino 2023”. Ecco le spiagge, le cantine e i gioielli d’arte da non perdere. Spiagge senza confini bordate da un mare caraibico. Oasi naturali e riserve. E, ancora, uliveti e vigneti a perdita d’occhio. Affacciata su un mare che sa già d’Africa, la costa occidentale della Sicilia è capace di regalare emozioni uniche grazie ai suoi scenari naturali (la costa è un mélange di baie di ciottoli bianchissimi, distese di dune e scogliere a picco sul mare) e ai suoi incredibili tesori artistici (da qui sono passati un po’ tutti: Fenici e Greci, Romani e Bizantini, Arabi e Spagnoli e tutti hanno lasciato le loro tracce).

Fonte: Dove Viaggi – Corriere.

“Il vino italiano ha una qualità eccezionale. A livello sensoriale siamo i migliori del mondo”.
Parola di Luca Maroni, nel lancio del suo “Annuario dei Migliori Vini Italiani 2023”. Con Abruzzo, Puglia e Roma Doc sotto i riflettori. “La qualità del vino è la piacevolezza del suo sapore”. Questa, da sempre, è la filosofia della critica enoica seguita da Luca Maroni, “analista sensoriale” che nel valutare i vini italiani segue con coerenza, da anni la sua visione peculiare. Secondo la quale “ogni anno il vino italiano raggiunge e consolida dei vertici qualitativi eccezionali, con miglioramenti su tutti i fronti, con i produttori sempre più capaci di attutire e attenuare l’impatto negativo del cambiamento climatico, con grande rigore e attenzione ai tempi di raccolta, con trasformazioni enologiche sempre più pulite, sempre più all’insegna del rispetto massimo del portato dell’aroma del frutto. A livello sensoriale ci confermiamo leader mondiali”. Così il critico romano, nel fotografare in estrema sintesi, a WineNews, il racconto del suo “Annuario dei Migliori Vini Italiani 2023”, in arrivo in libreria, e costantemente aggiornato anche on line.

Fonte: WineNews.

Etichette del vino come quelle delle sigarette, Italia all’attacco.
Con il silenzio-assenso dell’Unione europea al progetto di legge irlandese sugli “alert sanitari” in etichetta sul vino, di fatto un via libera, l’Italia lancia la sua controffensiva in difesa del patrimonio eno-gastronomico nazionale, annunciando con il ministro degli esteri Antonio Tajani il ricorso al Wto. Perché “crediamo che dietro questa scelta un’altra volta si miri non a garantire la salute ma a condizionare i mercati”, tuona il ministro dell’agricoltura e della sovranità alimentare, Francesco Lollobrigida”.

Fonte: ANSA.

“Il vino nuoce alla salute”, la Regione Emilia-Romagna non ci sta.
Paragonare il vino al tabacco, riportando sulle bottiglie la stessa tipologia di alert utilizzata sui pacchetti di sigarette (“Nuoce alla salute”), sta suscitando vasta disapprovazione in Italia, non solo da parte del Governo. Numerose le reazioni per questa decisione, approvata dall’Unione europea sulla base di una legge irlandese che potrebbe estendersi anche alla distribuzione dei vini italiani. Sulla questione interviene con una nota anche l’assessore regionale all’Agricoltura dell’Emilia-Romagna Alessio Mammi: “È grave che un Paese membro dell’Unione europea come l’Irlanda abbia disposto una vera e propria discriminazione verso un prodotto con una storia e una tradizione come il vino, attraverso un’etichettatura che di fatto evidenzia un allarme sanitario per i cittadini che ne fanno uso”.

Fonte: Corriere Cesenate.

“Nuoce alla salute”, stessa etichetta su vino e sigarette? Come stanno davvero le cose.
In Irlanda, dopo l’ok dell’Ue, le bottiglie dovranno indicare i rischi per la salute legate al consumo di alcol. Perché la misura di Dublino preoccupa l’Italia. L’Europa vuole equiparare il vino alle sigarette, e compromettere così il mercato di uno dei pezzi forti del nostro made in Italy. È quanto si legge su media e social italiani all’indomani della decisione della Commissione europea di dare il via libera al provvedimento con cui l’Irlanda renderà obbligatorio per i produttori di bevande alcoliche l’inserimento su bottiglie e lattine di un’etichetta che avverte sui rischi per la salute umana del consumo di alcol, in particolare sul legame tra tale consumo e il cancro. Secondo Coldiretti, la misura irlandese “è un attacco diretto all’Italia che è il principale produttore ed esportatore mondiale (di vino, ndr) con oltre 14 miliardi di fatturato”, e le informazioni sui rischi per la salute sono “avvertenze terroristiche”.

Fonte: Europa Today.

STAMPA ESTERA

Trockene Angelegenheit.
Das Geschäft mit nullprozentigem Sekt boomt Wer zur Party alkoholfreien Sekt mitbrachte, musste dafür lange mit ziemlicher Sicherheit ein bis zwei Fragen über sich ergehen lassen. “Oh, Du fährst wohl?”, das war die eine, begleitet von einem mitleidigen Gesichtsausdruck. Die andere, meist an weibliche Partygäste gerichtet: “Oh, bist du schwanger?” Die wird dann oft begleitet von einem nervösen Kichern. Wer auf nervige bis grenzüberschreitende Kommentare keine Lust mehr hat, übt sich jetzt einfach im “Dry January”. Man ist dabei in guter Gesellschaft. Immer mehr Menschen trinken alkoholfreien Sekt, heißt es gerade beim Verband Deutscher Sektkellereien (VDS). Im Jahr 2021 verzeichneten die Hersteller ein Absatzplus von 7,3 Prozent verglichen mit dem Vorjahr. Das Deutsche Weininstitut fügt an, dass der Anteil der alkoholfreien Variante an den hierzulande konsumierten Schaumweinen bei immerhin sechs Prozent liegt. Die nichtschwangeren Nicht-Fahrer fristen also kein Exotendasein mehr. Die Branche erklärt sich die Entwicklung mit dem Trend zu bewusster Ernährung. Zu verzichten ist gerade generell in Mode. Und die Menschen in den Marketingabteilungen der Republik hätten ihren Job verfehlt, wenn es ihnen nicht gelänge, aus diesem Trend neue Produkte zu entwickeln, auf die man nicht verzichtet. Die großen Supermarktketten drängen ihrer Kundschaft den “Veganuary”, also eine vorübergehende vegane Lebensweise, derzeit fast schon auf, die großen Modeketten tun geschickt so, als lehnten sie Wegwerfmode ab. Und die Hersteller von alkoholischen Getränken? Sie lassen den Alkohol weg. Dank Placeboeffekt kann der Abend trotzdem albern werden Beim Bier, vor allem beim Weißbier, ist das schon längst gesellschaftlich akzeptiert. Seit die Bierindustrie damit wirbt, dass das goldene Gesöff mit der Schaumkrone isotonisch wirkt, kann sich, wer im Biergarten daran nippt, als lässige Sportskanone geben. Zwischen 2011 und 2021 nahm die Produktion von Weizen, Pils oder Kölsch um 74 Prozent zu.

Fonte: Sueddeutsche Zeitung.

Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Blinkup

A risentirci a domani.