rassegna stampa vino di domenica 4 giugno 2023!

Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di domenica 4 giugno 2023!

La rassegna stampa vino di oggi, è stata offerta da QuidQuid Srls, consulenze e strategie tecniche commerciali per potenziare il tuo business.

Mostra del Chianti. Dai calici al corteo. Oggi il gran finale – Mostra Chianti. È il momento del gran finale.
Auto d’epoca, ultima degustazione e corteo storico Oggi la manifestazione si chiude in grande stile. La presenza di eccellenze vinicole e un pubblico numeroso ed entusiasta hanno caratterizzato fin qui la 65esima Mostra del Chianti di Montespertoli, che oggi si chiuderà in grande stile. La principale novità rispetto alle scorse edizioni sarà lo spettacolo di luci e proiezioni che illuminerà il palazzo comunale al calar del sole. Sarà proiettato infatti un video mapping progettato esclusivamente per questo evento, che attraverso immagini e animazioni accompagnate da musica su superfici tridimensionali darà vita a delle vere e proprie storie e illusioni ottiche creando un’esperienza immersiva per gli spettatori. Stasera alle 23.45 l’ultimo spettacolo di luci e suoni si concluderà con una sorpresa e con un brindisi con tutti i viticoltori che hanno partecipato a questa 65esima edizione.

Fonte: Nazione Empoli.

Va’ dove ti porta il sole.
Questa settimana vi porto nel cosiddetto Canale di Pirro, alle pendici della Valle d’Itria, area carsica di storia e leggende sostanziose, collocata tra i comuni di Castellana Grotte e Alberobello. È qui che il giovane “enologo per amore” Giovanni Aiello materializza il suo sogno vitivinicolo. Giovanni è professionista dal background cospicuo, studi in Veneto e Friuli, poi esperienze importanti, tra California ed Australia, successivamente una passione in embrione per la produzione, cui è stato fatale l’incontro con 6 ettari di vecchi alberelli, tra i 60 e i 110 anni di età, che poi, dal 2016, inizia ad imbottigliare a marchio.

Fonte: Espresso.

In vino ventas nettari marchigiani.
Si può fare un viaggio di-vino controcorrente, navigando nelle Marche dei grandi bianchi e scoprendo che lì, nella vigna di fianco, nascono anche grandissimi rossi. Vini insospettabili, di eleganza rurale, veri. Mettetevi dunque in automobile e prendete l’autostrada A14 uscendo al casello di Fano. Qui risalite la superstrada direzione Piagge e al casello prendete per la collina fino a raggiungere la cantina Guerrieri. Vi accoglierà Luca con la sua famiglia e con i suoi valori: la campagna, il lavoro solidale (dipendenti tutto l’anno, anche da generazioni e non stagionali), riconversione energetica dell’azienda e poi i vigneti da cui oltre a Bianchello del Metauro e Igt Marche bianchi conosciuti in tutto il mondo, come il Guerriero del Mare, il Guerriero Bianco o il Celso, nascono anche grandi vini rossi.

Fonte: Giorno – Carlino – Nazione Itinerari.

Intervista a Michele Bernetti – Andar per cantine Emozioni senza tempo.
Il presidente di Imt illustra le strategie per favorire la crescita dell’enoturismo locale Michele Bernetti, presidente di Imt (Istituto marchigiano tutela vini), quanti enoturisti arrivano nelle Marche ogni anno? “Non abbiamo un numero preciso, siamo nella fase di organizzazione del sistema. Per enoturismo finora si intendeva la visita in cantina con l’assaggio. Ma il passo che vogliamo fare è sfruttare una legge regionale che consenta all’azienda di aprire una attività di impresa che vada al di là del mordi e fuggi: un pacchetto offerta da mettere in circuito a livello internazionale. Quello che possiamo dire è che abbiamo avuto grande interesse per Doc e Docg con il Covid che ha aumentato l’attenzione e i numeri sul settore”. A cosa state lavorando? “A una piattaforma di coordinamento che possa mettere in chiaro le offerte.

Fonte: Giorno – Carlino – Nazione Itinerari.

Al Consorzio del basilico non servono più spazi – I viticoltori della Liguria hanno bisogno di altre aree – Ora i viticoltori chiedono più aree: «Non stiamo al passo della domanda».
II Consorzio del basilico in controtendenza: « Il mercato è equilibrato» Ora i viticoltori chiedono più aree: «Non stiamo al passo della domanda». «La normativa blocca la possibilità di espandere le coltivazioni: in un anno concessi solo 17 ettari». Una nicchia d’élite, che a sua volta racchiude tanti mondi, con ambizioni e esigenze diverse. Per Giorgio Baccigalupi, direttore del Consorzio viticoltori Liguria (Colli di Luni, Liguria di Levante, Cinque Terre e Colline di Levanto), i livelli del valore della produzione non sono soddisfacenti. Alle sue spalle ci sono le aziende del comparto che scalpitano per avere più spazi: «Oggi il nostro prodotto fatica a stare dietro alla domanda: molte nostre consorziate arrivano a dicembre, che è il mese di maggiori vendite, trovandosi nella condizione di dover commercializzare il vino prodotto nell’anno in corso. Non abbiamo quasi giacenze: per rimanere in argomento, i vini che fanno capo alla Doc di Portofino hanno una giacenza media di 270 ettolitri in meno sugli ultimi tre anni, un livello molto basso.

Fonte: Secolo XIX.

L’allarme: “Vigneti devastati, si intervenga”.
Drammatica prima conta dei danni, l’appello del presidente Carmine Fusco L’allarme: «Vigneti devastati, si intervenga» Il presidente di Cia Benevento Carmine Fusco ha lanciato il suo allarme dopo il violento nubifragio e la pesante grandinata che ha interessato il Sannio e in particolare la Valle Telesina. “Il maltempo – ha dichiarato Fusco – toma a fare danni alle nostre aziende agricole e devasta interi vigneti. In queste ore registriamo grande preoccupazione di nostri associati e chiediamo a gran voce alle istituzioni, a tutti i livelli, di intervenire in tempi stretti con misure di sostegno concreto per i tanti imprenditori agricoli che non devono essere lasciati soli”. Insomma a fronte di devastazioni e danni diffusi appello a fare preso.

Fonte: Il Sannio Quotidiano.

Pesticida vietato per salvare le viti Scoppia la polemica.
Il primo a scendere in campo contro l’uso Si? muove anche la politica: la Regione in deroga è subito il Consorzio del Prosecco torni sui suoi passi e salvaguardi la salute. «Nell’apprendere la possibilità che il Ministero della Sanità ammetta in deroga l’utilizzo, ancorché con limitazioni, del Clorpirifos-metile, il Consorzio di tutela della Doc Prosecco – nell’impossibilità di vietare al proprio sistema produttivo l’impiego di tale sostanza – auspica venga preferita l’adozione dei principi attivi il cui impiego è ordinariamente ammesso perla lotta alla cicalina, seguendo le eventuali raccomandazioni sull’impiego di categorie di prodotti ritenuti più efficaci». È questa la posizione del Consorzio del Prosecco alla notizia che alcune Regioni, tra, cui il Friuli Venezia Giulia e il Veneto hanno chiesto al Ministero una deroga per poter utilizzare contro la flavescenza dorata, un pesticida che è stato vietato dal 2020 dall’Unione Europea.

Fonte: Gazzettino Pordenone.

Vini e prodotti ciociari protagonisti in abbazia.
Prodotti e aziende ciociare tra í protagonisti di “Vini d’Abbazia”, la manifestazione ideata per ricordare il ruolo che, sin dal Medioevo, le abbazie hanno avuto non solo nella produzione del vino ma anche nella preservazione di vitigni che altrimenti sarebberó andati perduti. Iniziativa che si conclude oggi nell’Abbazia cistercense di Fossanova, a Priverno. Oltre 30 cantine e, per la prima volta, alcune importanti Abbazie francesi legate all’Associazione LesVins D’Abbayes, che svolge un’analoga manifestazione a Parigi: Tante etichette e la possibilità di degustare anche i vini locali tra i quali quelli della Strada del Cesanese del Piglio e del consorzio Cabernet Dop di Atina. All’interno dello straordinario Borgo, per l’occasione, è allestita una speciale sezione gastronomia curata da Slow Food Latina con numerosi stand di produttori e presidi del grande movimento internazionale, ad ingresso gratuito.

Fonte: Messaggero Frosinone.

Intervista a Gianfranco Toso – La «via del vino» per andare oltre la Cina – La nuova frontiera per l’Est e la Cina è la «via del vino».
Le Cantine Toso di Cossano Belbo A destra, l’amministratore delegato Gianfranco Toso, nella foto in basso con il cugino Massimo (al centro) e il fratello Pietro, insieme alla guida della storica azienda di famiglia La nuova frontiera per l’Est e la Cina è la «via del vino» Cantine Toso conquista nuovi mercati portando la cultura del bere bene e del «made in Italy» Diego Pistacchi • «Come va? Molto meglio dell’anno scorso di questi tempi». Gianfranco Toso, amministratore delegato della società che guida le omonime cantine proseguendo una ormai più che centenaria tradizione di famiglia, abbozza un sorriso ripensando a quanto accaduto nell’ultimo quinquennio. Un’azienda che vive soprattutto di export, che vende all’estero ben il 65% dei suoi prodotti, è un termometro ideale per stabilire lo stato di salute dell’economia italiana e del Nord Ovest in particolare. E dalla sede di Cossano Belbo, dove ormai da 30 anni si sono trasferite le Cantine Toso, l’imprenditore vede finalmente qualcosa di positivo.

Fonte: Giornale del Piemonte e della Liguria.

Intervista a Veronica Russo – «Etichettatura di vini e birre. Bisogna tutelare i produttori».
Non sempre l’etichetta è una cortesia tanto gradita. La proposta dell’Oms di ‘marchiare’ vino e birra come accade già per i tabacchi e i superalcolici sta creando non pochi dissapori. O Catalogare vino e birra come prodotti nocivi alla salute è sbagliato? «Metterli sullo stesso livello – spiega Veronica Russo consigliere regionale di Fratelli d’Italia – rischia di creare un danno enorme a nostri produttori. Bisogna affrontare correttamente il tema dell’etichettatura per tutelare i capisaldi del Made in Italy». O E cosa propone? «Intanto ho presentato un ordine del giorno approvato in Consiglio regionale per tutelare un mondo di viticoltori, produttori di vino e birra che sono custodi dei territori e di una cultura millenaria».

Fonte: Nazione La Spezia.

Olio e vino, il tesoro ligure vale ogni anno 38 milioni – Liguria Dop.
Per l’Istituto di servizi per il Mercato agricolo alimentare (Ismea), la Liguria nel 2022 ha generato prodotti Dop e Igp per un valore di 38 milioni, a fronte dei 19,1 miliardi del totale nazionale, impiegando 2.010 persone. Una produzione di élite: prevale la qualità, in particolare di vino e olio. Liguria Dop Portofino obbliga i ristoranti a mettere in menu almeno tre vini e tre cibi di origine protetta Il settore vale 38 milioni e occupa 2010 addetti. Dopo l’ordinanza sul decoro che vieta persone in costume e bivacchi nel borgo, il Comune di Portofino vara un regolamento che farà nuovamente discutere, entrando nei menù dei ristoranti e imponendo – attraverso un regolamento con tanto di multe – la presenza tra le voci offerte di almeno tre cibi e tre vini a Denominazione di origine protetta (Dop) o Indicazione geografica protetta (Igp) liguri.

Fonte: Secolo XIX.

Oltre trecento prelibatezze dagli ortaggi alla cucina.
La Liguria vanta due prodotti alimentari Dop, il marchio più importante, che tutela giuridicamente la denominazione comunitaria dei prodotti le cui «peculiari caratteristiche qualitative dipendono esclusivamente dal territorio in cui sono stati prodotti»: l’olio extravergine e il basilico. Poi ha tre prodotti Igp, la cui «qualità, reputazione o ulteriore caratteristica dipendono dall’origine geografica»: la Focaccia di Recco, le acciughe sotto sale del Mar Ligure, il vitellone piemontese della Coscia. Stesso discorso per i vini. I Dop: Cinque Terre e Cinque Terre Sciacchetrà, Colli di Luni, Colline di Levanto, Golfo del Tigullio-Portofino o Portofino, Pornassio o Ormeasco di Pornassio, Riviera Ligure di Ponente, Rossese di Dolceacqua o Dolceacqua, Val Polcevera. Gli IAp: Liguria di Levante, Colline del Genovesato, Colline Savonesu e Terrazze dell’Imperiese.

Fonte: Secolo XIX.

I viticoltori della Liguria hanno bisgno di altre aree – Consorzio del basilico, non servono più spazi – Ora i viticoltori chiedono più aree: «Non stiamo al passo della domanda».
Al Consorzio del basilico non servono più spazi. Una nicchia d’elite, che a sua volta racchiude tanti mondi, con ambizioni e esigenze diverse. Per Giorgio Baccigalupi, direttore del Consorzio viticoltori Liguria (Colli di Luni, Liguria di Levante, Cinque Terre e Colline di Levanto), i livelli del valore della produzione non sono soddisfacenti. Alle sue spalle ci sono le aziende del comparto che scalpitano per avere più spazi: «Oggi il nostro prodotto fatica a stare dietro alla domanda: molte nostre consorziate arrivano a dicembre, che è il mese di maggiori vendite, trovandosi nella condizione di dover commercializzare il vino prodotto nell’anno in corso. Non abbiamo quasi giacenze: per rimanere in argomento, i vini che fanno capo alla Doc di Portofino hanno una giacenza media di 270 ettolitri in meno sugli ultimi tre anni, un livello molto basso.

Fonte: Secolo XIX.

Ecco perché il vino fa bene alla salute Le fake news e le risposte della scienza.
La stretta dell’Irlanda apre il dibattito, la spiegazione di Rondanelli, luminare dell’alimentazione. Il vino fa davvero bene? O è un grave pericolo per la nostra salute come sostiene ora, con tanto dileggi ed etichet te, per esempio l’Irlanda? Laparola a Mariangela Rondanelli, specialista in Scienze dell’Alimentazione, in malattie del Ricambio e in Igiene e Medicina Preventiva oltreché endocrinologa e responsabile dell’Unità di Nutrizione Clinica all’Università di Pavia. La luminare cremonese dell’alimentazione, ospite nei giorni scorsi di Elisir, programma Rai condotto sul terzo canale da Michele Mirabella e Benedetta Rinaldi, ha risolto il dilemma del momento in modo semplice, scientifico e puntuale nel corso della sezione `Vero o Falso’. «Il vino fa parte dell’alimentazione mediterranea, come i cereali, come la frutta e i legumi – ha spiegato Rondanelli.

Fonte: Provincia – Cremona.

Settore vitivinicolo in crisi Sos di Acli Terra al governo.
Allarme di Luigi Vecchio, presidente provinciale Settore vitivinicolo in crisi Sos di Acli Terra al governo Giovanna Neri Settore vitivinicolo in ginocchio. A manifestare grande preoccupazione con un allarmato Sos è Luigi Vecchio, presidente provinciale di Acli Terra Agrigento che rivolge un appello al Governo della Regione Siciliana per sollecitare sostegni ai viticoltori. Un allarme crisi economica che indebolisce una delle più importanti filiere del sistema agroalimentare regionale. «Tra i provvedimenti opportuni per poter arginare il pericolo del crollo del prezzo dell’uva da mosto nella prossima vendemmia – afferma il presidente Vecchio – l’adozione urgente di misure straordinarie. Il settore vitivinicolo siciliano sta attraversando un grave momento a causa della crisi economica.

Fonte: Giornale di Sicilia Agrigento-Caltanissetta-Enna-Trapani.

Gli Agronauti. Ecco il vino realizzato dal Cerboni.
La classe quinta dell’agrario Dalla vendemmia alle 70 bottiglie si cimenta in vigna e in cantina di rosé: l’impresa degli studenti Portoferraio Non finisce di stupire l’istituto tecnico Cerboni di Portoferraio, diretto da Lorella Di Biagio. Dopo aver prodotto “praline di cioccolato all’aroma di birra dell’Elba”, aver realizzato un progetto per il recupero della “Strada maestra napoleonica di San Martino”, ed aver creato manifesti, con il corso di grafica, per fare appelli tesi alla tutela ambientale della Madonna del Monte di Marciana, ecco che la quinta agrario ha creato il primo vino della storia dell’Isola, nato nel laboratorio di chimica dell’Istituto, posto in piazzale Buttafuoco, una settantina di bottiglie di un rosè ricavato da uve Merlot ricevute dalla scuola, che verrà presentato domani, lunedì 5 giugno alle ore 10, 30 nell’aula magna.

Fonte: Tirreno Piombino-Elba-Cecina-Rosignano.

La cicalina e il pesticida: Prosecco Doc e Regione divisi – Il consorzio Prosecco Doc contrario a un pesticida È scontro con la Regione.
Con i tempi sempre più stretti per salvare le vigne dalla flavescenza dorata, ecco che ai produttori di Prosecco arriva dal Consorzio Doc un invito: meglio astenersi dall’uso del Clorpirifos-metile, il pesticida di cui il ministero dovrebbe autorizzare in deroga l’utilizzo. L’assessore veneto all’Agricoltura Federico Caner ribatte: «Perché non l’avete detto prima? Se siete contrari al Clorpirifos, vietatelo nel disciplinare». Sullo sfondo i timori per la commercializzazione delle bollicine in America. Il consorzio Prosecco Doc contrario a un pesticida È scontro con la Regione ?Caner: «Non l’hanno mai detto prima Mettano il divieto nel loro disciplinare». «Non usate quel pesticida». A giugno ormai iniziato e quindi con i tempi sempre più stretti per salvare le vigne dalla flavescenza dorata, ecco che ai produttori di Prosecco arriva dal Consorzio Doc un invito. Così riassumibile: meglio astenersi dall’uso del Clorpirifos-metile. Al che l’assessore veneto all’Agricoltura Federico Caner ribatte: «E perché non l’avete detto prima? In ogni caso, se siete contrari al Clorpirifos, vietatelo nel disciplinare: nulla ve lo impedisce».

Fonte: Gazzettino.

L’olio di Cornoleda porta i Colli Euganei a trionfare in Europa.
II frantoio di Zanaica ottiene il prestigioso “Leone d’Oro” L’annata 2023 si prospetta eccellente nel nostro territorio. Ancora un riconoscimento alla eccellente qualità dell’olio extravergine d’oliva prodotto nei Colli Euganei. La varietà Grignano, del Frantoio di Cornoleda di Devis e Jaci Zanaica, ha vinto il primo premio, come miglior olio monovarietale d’Italia, al concorso internazionale Leone d’Oro. La cerimonia di premiazione di è tenuta sabato scorso a Toscolano Maderno (in provincia di Brescia), sul lago di Garda. «È stato un risultato inaspettato, quando ho ricevuto la comunicazione del successo quasi non ci credevo», afferma il quarantaseienne Devis Zanaica, che assieme alla moglie nel 2008 ha avviato l’attività. «Questo riconoscimento ci ripaga di tanti sacrifici e va ad aggiungersi agli altri che abbiamo ottenuto».

Fonte: Mattino Padova.

«No all’utilizzo del Clorpirifos» Anche il Doc boccia il pesticida.
II presidente del Consorzio Stefano Zanette segue la linea del protocollo Docg Appello ai viticoltori: «Vanno preferite altre sostanze nella lotta alla cicalina». Il Ministero della Salute si appresterebbe a concedere la deroga, su richiesta delle Regioni, all’utilizzo, ancorché con limitazioni, del Clorpirifos-metile, pesticida neurotossico vietato in Ue e negli Usa che, a luglio, potrebbe tornare sui colli Unesco di Conegliano e Valdobbiadene per salvare il Prosecco dalla cicalina, nonché nei vigneti di pianura delle bollicine più classiche. La sostanza chimica non è prevista tra quelle in uso al Consorzio Prosecco Doc e alla denominazione Conegliano Valdobbiadene Docg (che l’ha espressamemte vietata nel suo protocollo). Ed è fortemente contestata dalle associazioni di produttori bio, dai Comitati come “Stop Pesticidi”, da ambienti politici. Ebbene, Stefano Zanette, presidente del Consorzio Doc, paladino da anni della sostenibilità, invita i suoi a prestare la massima prudenza.

Fonte: Tribuna Treviso.

Addio a Giorgio Massari, storico titolare della cantina Ju Boss.
Lutto all’Aquila per la morte di Giorgio Massari, storico titolare, insieme al fratello Franco, della nota cantina Ju Boss, in piazza Regina Margherita. La cantina ha aperto i battenti nel lontano 1931, grazie a Mariano Massari, minatore tornato dagli Stati Uniti, soprannominato “ju boss”. Dopo anni di lavori di ristrutturazione, il locale ha riaperto le sue porte a novembre 2021 in piazza Regina Margherita. “A nome della Municipalità e a titolo personale esprimo profondo cordoglio alla famiglia Massari per la perdita di Giorgio, storico titolare, insieme al fratello Franco, della cantina Ju Boss di Piazza Regina Margherita”, così il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi.

Fonte: NewsTown.

Caltagirone, vino e turismo sostenibile: in una cantina che guarda l’Etna l’uomo si ricongiunge con il creato.
Le cantine sono i nuovi luoghi della socialità, sono spazi specializzati per la produzione del vino, sparsi nei nostri territori, come presidi di slow food, come luoghi d’incontro tra cultori della lentezza e buongustai della dieta mediterranea. Accoglienza, convivialità, ricerca e sperimentazione. Nelle campagne, fuori dai circuiti urbani più glamour, sono diventati un nuovo paesaggio, quasi un nuovo rituale per famiglie, giovani e viaggiatori.

Fonte: Corriere Etneo.

La Cuvée Nicolas François 2008 Billecart- Salmon: uno champagne senza tempo per omaggiare il fondatore della Maison.
Nel 1818 Billecart- Salmon prende vita dall’unione in matrimonio di Nicolas François Billecart con Elisabeth Salmon proprio a Mareuil-sur- Aÿ, un piccolo villaggio vicino a Épernay. Una Maison familiare fondata con il fratello di Elisabeth, Louis, enologo. Oggi alla direzione di Billecart-Salmon c’è la settima generazione con Mathieu Roland-Billecart. Il mantra aziendale è sempre sincronizzato sulla produzione d’eccellenza e proprio la cuvée appena presentata in Italia dallo chef de cave, Florent Nys e Nicolas Roland-Billecart, responsabile commerciale della Maison, sanciscono all’unisono il voler puntare sulla qualità assoluta dei loro Champagne. Certo il millesimo 2008 rappresenta anche per Billecart- Salmon una grande annata come per tutta la Champagne.

Fonte: Identità Golose.

Vitigni irpini a cena con il produttore.
Per tutti gli appassionati di vino e gastronomia è possibile trascorrere una piacevole serata all’evento A cena con il produttore organizzato da Vitigni Irpini. Sarà un’occasione per conoscere da vicino il produttore della cantina Vini Contrada e degustare i suoi vini abbinati alla cucina del ristorante Que Sabroso. Appuntamento giovedì 8 giugno 2023 alle ore 20:30 presso il ristorante Que Sabroso in via Brigata ad Avellino. Ricordiamo che l’evento è esclusivamente su prenotazione, tutti i dettagli li troverete nella locandina. Sul sito ufficiale www.vitigniirpini.com potete scoprire il progetto Vitigni Irpini e tutti i servizi offerti per far conoscere il territorio dell’Irpinia attraverso l’enoturismo; ad oggi partecipano al progetto 34 produttori.

Fonte: Il Mattino.

Quale vino consigliano gli chef quando dobbiamo sfumare un piatto in cucina.
Quando si tratta di preparare un piatto perfetto, il vino può essere uno degli ingredienti segreti che fanno la differenza. Quali sono i migliori vini da usare in cucina? E soprattutto, quale vino consigliano gli chef per sfumare un piatto o per creare dei dolci deliziosi? Scopriamolo insieme. Il vino da usare per sfumare un piatto non è mai da sottovalutare. È un tema culinario che sta diventando sempre più popolare tra gli appassionati di cucina. Non tutti sanno come utilizzarlo al meglio, e spesso si finisce per scegliere una bottiglia casuale senza sapere se sia adatta alla preparazione del piatto. In realtà, il vino può donare ai piatti un sapore eccezionale e migliorarne la consistenza. Tuttavia, è importante conoscere le giuste tecniche per utilizzarlo al meglio, dall’abbinamento con i cibi alla scelta del tipo di vino da usare.

Fonte: Wine and Food Tour.

La supremazia francese nel vino…ANCHE nel lessico.
È innegabile che il mondo del vino (Italia inclusa) sconti una certa sudditanza nei confronti della Francia. Balza subito agli occhi quella a livello commerciale: perché va bene produrre tanto vino ed essere i primi in classifica tra i Paesi produttori, ma poi quello che conta davvero è il prezzo a cui quel vino viene venduto. Giusto per fare il paragone “tra noi e loro”: l’Italia nel 2022 ha prodotto 49,8 milioni di ettolitri di vino, la Francia qualcosa in meno, 45,6 milioni; ne abbiamo mandato all’estero ben 21,9 milioni di ettolitri; i cugini molto meno, 14 milioni; il dato importante però è che loro da tutto questo hanno guadagnato 12,3 milioni di euro, noi “solo” 7,8 (dati OIV). Perché questa differenza? Le motivazioni sono tante e non è questo il posto per declinarle tutte. Certamente i francesi, storicamente, non hanno iniziato prima degli altri a produrre vino.

Fonte: Gambero Rosso.

Il vino biologico italiano conquista anche Svezia e Giappone.
Il vino biologico italiano conoquista Svezia e Giappone. Mercati di sbocco analizzati nel focus di Winemeridian.com attraverso i dati della piattaforma VINO.BIO , curata da Nomisma e promossa da ICE Agenzia e FederBio. Nei Paesi dell’Unione Europea, dove si concentra il 79% della superficie vitata bio del mondo (il 12% del totale), l’Italia detiene il primato per incidenza di superficie vitata biologica (21% del totale), nonostante la crescita importante in Spagna (+148% nell’ultimo anno) e Francia (+218%). Il valore dell’export del vino biologico italiano ha raggiunto nel 2022 i 626 milioni di euro (8% dell’export vitivinicolo totale).

Fonte: Corriere dell’Economia.

I potenziali benefici per la salute del consumo moderato di vino: una prospettiva scientifica.
Il consumo di vino è stato oggetto di dibattito e speculazioni per molto tempo. Molte persone si sono chieste se sia realmente vero che bere un bicchiere di vino al giorno possa apportare benefici alla salute. In questo articolo, cercheremo di esplorare questa domanda e di fornire una risposta basata sulle evidenze scientifiche disponibili. Il vino, soprattutto il vino rosso, è noto per contenere una varietà di composti chimici che possono avere effetti benefici sul nostro organismo. Uno dei principali componenti del vino rosso che ha attirato l’attenzione degli studiosi è il resveratrolo, un polifenolo presente nella buccia dell’uva. Alcune ricerche suggeriscono che il consumo moderato di vino rosso, e quindi di resveratrolo, possa offrire i seguenti benefici per la salute: Salute cardiaca, Antiossidante, Salute cerebrale, Benefici metabolici.

Fonte: Microbiologia Italia.

Colline Teramane, cresce l’export del Montepulciano docg.
Dal mar Adriatico al Gran Sasso, con un dislivello di 3.000 metri: è la grande area geografica che con la varietà dei suoi ambienti e dei suoi climi crea le condizioni affinché sulle colline maturino le uve per la docg ‘Colline Teramane Montepulciano d’Abruzzo’. Un vino che da vent’anni viene tutelato e promosso dal Consorzio, presieduto da Enrico Cerulli Irelli, protagonista in questi giorni di un mini-tour promozionale per la stampa di settore, con tappe a Milano, Torino e Roma. Del Consorzio fanno parte una trentina di aziende che rappresentano il 90% della produzione: 600 mila bottiglie all’anno, da una superficie complessiva di 172 ettari, destinate per il 60% al mercato italiano e il 40% all’export, con una tendenza alla crescita di quest’ultimo in virtù della riapertura dei mercati esteri.

Fonte: ANSA.

Golden Wine, vini e cucina a Torre del Greco.
Golden Wine non è solo una semplice enoteca che vanta numerose etichette italiane e internazionali, ma è anche cucina di qualità. Giuseppe Fornito è l’anima giovane della Voce del Mare, ristorante storico a Torre del Greco, sua è la passione del vino e sua è l’idea di aprire un anno e mezzo fa una vineria al porto, poco distante dal locale di famiglia. L’intento era quello di avvicinare un pubblico di appassionati al mondo del wine che, però, apprezzasse anche la buona cucina. Non solo taglieri, infatti, ma anche piatti gourmet lo chef Vincenzo Russo abbina alle bottiglie e ai calici selezionati da Golden Wine. Piatti che restano fedeli alla tradizione e ai prodotti del posto, che subiscono il fascino di contaminazioni internazionali come quelle giapponesi e che, alla fine, danno sempre risultati originali. Una nota di merito va ai lievitati: ottimi il pane e la focaccia di lievito madre, saporiti i grissini all’alga spirulina.

Fonte: Luciano Pignataro.

Vino e fake news, Rondanelli: bevuto con moderazione, diminuisce il rischio di malattie.
Il vino fa davvero bene? O è un grave pericolo per la nostra salute come sostiene ora, con tanto di leggi ed etichette, per esempio l’Irlanda? La parola a Mariangela Rondanelli, specialista in Scienza dell’Alimentazione, in malattie del Ricambio e in Igiene e Medicina Preventiva oltreché endocrinologa e responsabile dell’Unità di Nutrizione Clinica all’Università di Pavia. La luminare cremonese dell’alimentazione, ospite nei giorni scorsi di Elisir, programma Rai condotto sul Terzo Canale da Michele Mirabella e Benedetta Rinaldi, ha risolto il dilemma del momento in modo semplice, scientifico e puntuale nel corso della sezione ‘Vero o Falso’. «Il vino fa parte dell’alimentazione mediterranea, come i cereali, come la frutta e i legumi – ha spiegato Rondanelli –. Bere vino ‘in modo mediterraneo’ diminuisce il rischio di malattie cardiovascolari, neuro-degenerative e di diabete».

Fonte: La Provincia di Cremona.

Vino e passione Via alla rassegna.
Novanta residenti, una passione smodata per il vino. Tanto da farne una rassegna, i Profumi di Lamole. Lamole è il più piccolo paesaggio storico d’Italia, riconosciuto dal 2018 paesaggio rurale storico dal Ministero delle Politiche agricole, dove il vino si coltiva ad alta quota sin dai tempi dei romani. Per i suoi terrazzamenti chiamati dai latini ‘lamulae’ il borgo grevigiano per questo fine settimana la rassegna enogastronomica giunta alla 20esima edizione. Da oggi a domenica “I profumi di Lamole” metterà in piazza le produzioni delle nove aziende che partecipano alla manifestazione: Castellinuzza e Piuca, I Fabbri, Le Masse di Lamole, Podere Castellinuzza, Fattoria di Lamole, Lamole di Lamole, Castellinuzza, Jurij Fiore e Figlia, Il campino di Lamole. L’apertura della manifestazione è in programma oggi alle 15, quindi mostra fotografica sui vent’anni dell’evento. Domani alle 15.30 tradizionale taglio del nastro alla presenza del sindaco Paolo Sottani e dell’assessore al Turismo Giulio Saturnini. Sempre domani sarà proclamata Lamolese DOCG 2023, la giornalista statunitense Monica Larner.

Fonte: La Nazione.

Vino. Comune Paglieta chiede stato calamità per peronospora.
La Giunta comunale di Paglieta, riunita su convocazione del sindaco Ernesto Graziani, ha approvato all’unanimità la delibera per il riconoscimento dello stato di calamità naturale nel settore vitivinicolo comunale. Questa decisione è stata presa a seguito dei gravi danni subìti dalle aziende a causa delle avverse condizioni meteorologiche che hanno provocato problemi al settore dell’agricoltura, per il proliferare della peronospora. “Le abbondanti recenti piogge stanno mettendo a rischio l’annata agraria e causando pesanti ripercussioni economiche dovute alla diminuzione dell’uva o alla mancata produzione – afferma il primo cittadino -. Abbiamo ricevuto numerose segnalazioni su questa preoccupante situazione, in particolare dall’Azienda agricola Paolucci e dalla Cantina sociale che rappresentano i produttori locali. Anche le organizzazioni di categoria hanno espresso il loro disagio per i problemi causati dagli attacchi persistenti della peronospora sul territorio, i quali, se non affrontati tempestivamente, peggioreranno ulteriormente le difficoltà socio-economiche delle aziende”.

Fonte: Abruzzo Live TV.

Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che la rassegna stampa vino di oggi, è stata offerta da QuidQuid Srls

A risentirci a domani.