rassegna stampa del vino di venerdì 2 giugno 2023!

Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di venerdì 2 giugno 2023!

Le news di oggi, sono state offerte da QuidQuid Srls strategie tecniche commerciali per potenziare il tuo business.

Montalcino, il pianeta delle micro vigne: ogni terreno crea un brunello diverso con etichetta Nft.
L a micro vigna che genera poche bottiglie preziose. Anna Vittoria Brookshaw, bionda vignaiola di Montalcino, è convinta: questa è la strada giusta per raccontare l’incredibile varietà delle migliori zone del vino, nella terra del Brunelle). (e non solo). Al suo fianco c’è un’altrettanto bionda enologa e biologa, Graziana Grassini, allieva di Giacomo Tachis, l’Illuminato che inventò Sassicala, Tignanello, Solala e meraviglie varie. Brookshaw ha scoperto, grazie agli studi dell’agronomo Stefano Pinzauti, che la terra che circonda villa Le Prata, la tenuta di famiglia, è così diversa da parcella a parcella da meritare vini separati anche in piccole quantità. Q Consorzio di tutela del Brunello di Montalcino, con a capo Fabrizio Bindocci, concorda: «1 nostri terreni costituiscono un mosaico straordinario che, con altri fattori, determina le tante sfumatture espressive del vino». Montalcino è un pianeta verde di 24 mila ettari. A differenza di altre zone trasformate dal successo di una Doc in monocolture, a Montalcino i vigneti ombreggiano solo nel 159 del territorio.

Fonte: Corriere della Sera 7.

Da 33 soci a 1.000 la lunga corsa della Guardiense.
l’ottava edizione della festa dei vini naturali emiliani rifermentati in bottiglia è alla Corte Faggiola di Gariga di Podenzano (PC). L’associazione «Emilia Sur lì» riunisce un gruppo di vignaioli che dai colli bolognesi e quelli piacentini lavora con un’idea ben chiara: valorizzare la tradizione del territorio senza rincorrere iI passato, ma costruendo un futuro enologico per territori desertificati dalle strategie commercial i delle cantine sociali e dall’autoclave, attraverso l’incontro di vecchie e nuove leve. La giornata è divisa in tre momenti: dalle 10,30 alle 12 un convegno dedicato a fermentazioni e rifermentazioni spontanee; dalle 12 alle 19 assaggi; dalle 19, musica e vini al calice.

Fonte: Corriere della Sera 7.

Le eccellenze nel bicchiere – Vermentino superiore.
Dopo un lungo lavoro da parte del Consorzio Tutela Vini della Maremma Toscana è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il Decreto di modifica del Disciplinare di produzione della Doc con l’inserimento della menzione ‘Superiore’ per la tipologia di nettare Vermentino.

Fonte: Giorno – Carlino – Nazione Weekend.

Alla scuola di Alba 130mila euro grazie all’asta ‘Barolo en primeur’.
Con oltre un milione e mezzo di euro di fondi raccolti, arriva quest’anno alla sua terza edizione ‘Barolo en primeur’, il primo e unico progetto in Italia che intreccia uno dei grandi ambasciatori del made in Italy, il Barolo, ai valori della solidarietà, del territorio, dell’arte e della finanza sociale, in una grande gara di solidarietà che dal 2021, al Castello Grinzane Cavour e in collegamento in diretta con New York, mette all’asta le produzioni delle cantine del Consorzio di Tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani per raccogliere fondi a sostegno di progetti di utilità sociale. E In attesa della prossima asta solidale di ottobre, è stato consegnato un assegno di oltre 130.000 euro alla Scuola Enologica di Alba.

Fonte: Giorno – Carlino – Nazione Weekend.

Vivremo di più e poi moriremo di proibizioni – Il dramma della vita più sana e più lunga, ma senza piaceri.
L’Irlanda ha varato una legge per cui è obbligatorio che sulle etichette delle bottiglie di vino, birra, sidro e distillati sia scritto `bere alcol causa malattie del fegato”. Morire di regole Il dramma della vita più sana e più lunga, ma senza piaceri Divieti insensati I ,e avvertenze sulle etichette del vino, Gorbaciov che vietava la vodka, governo e Sala contro il fumo anche all’aperto. Ora si campa cent’anni, ma per far cosa? )) Massimo Fini “Io sono d’un’altra razza: son bombarolo” (I1 Bombarolo, De André) La Irlanda ha varato una legge per cui è obbligatorio che sulle etichette delle bottiglie di vino, birra, sidro e distillati sia scritto “bere alcol causa malattie del fegato”. Curioso perché gli irlandesi sono dei forti bevitori (Irish coffee), ma forse è proprio per questo che il governo li ha voluti ammonire. Tentativo senza speranza.

Fonte: Il Fatto Quotidiano.

Riforma Ig, rafforzati i consorzi.
L’Europarlamento in plenaria ha approvato ieri con 603 voti a favore, 18 contrari e 8 astenuti, il rapporto del relatore Paolo De Castro sul regolamento Indicazioni geografiche Ue di vini, bevande spiritose e regimi di qualità dei prodotti agricoli; settore che nell’Ue oggi vale 80 mld di euro. Per la prima volta viene definito un testo unico europeo sulle produzioni di qualità. Il lavoro dei deputati ha portato a correttivi: i consorzi Ig dovranno promuovere il «turismo ad indicazione geografica». Agli stati verrà riconosciuta la possibilità di introdurre sistemi di contributi erga-omnes, a carico dei produttori per sostenere i costi del consorzio. L’Euipo potrà contribuire alla tutela delle Ig tramite lo sviluppo di un registro europeo delle Ig, sia nel mercato interno che nei mercati terzi.

Fonte: Italia Oggi.

Lavoratori stabili e donne trainano la crescita – E ad aprile l’occupazione cresce ancora Diminuiscono i disoccupati e gli inattivi.
Si assottiglia l’esercito dei disoccupati e degli inattivi. Il report di aprile dell’Istat su “Occupati e disoccupati” fornisce l’ennesimo dato che evidenzia uno stato di salute buono del sistema produttivo nazionale. Gli occupati hanno raggiunto quota 23 milioni. E ad aprile l’occupazione cresce ancora Diminuiscono i disoccupati e gli inattivi La forza la wom supera quota 23,4 milioni, in un anno390mila unità in più. Donne e Lavoratori stabili trainano la uscita. Cresce anche il numero dei lavoratori autonomi, in calo i dipendenti a tempo determinato. Si assottiglia l’esercito dei disoccupati e degli inattivi. Il report di aprile dell’Istat su “Occupati e disoccupati” fornisce l’ennesimo dato che evidenzia uno stato di salute buono del sistema produttivo nazionale. Gli occupati hanno raggiunto quota 23 milioni e 446milaper effetto di una crescita di dipendenti permanenti, donne, giovani, autonomi e di chi ha meno di 50 anni. Rispetto al mese precedente sono aumentati di 48mila unità (+0,2%), se si considera il trimestre febbraio-aprile con quello precedente risultano 123mila, la, voratori in più. E sullo stesso mese del 2022 la forza lavoro si è irrobustita con 390mi1a unità (+0,5%).

Fonte: Quotidiano del Sud L’Altravoce dell’Italia.

Morellino di Scansano incrementa l’export puntando su Usa, Svizzera e Regno Unito.
Tra i motivi per cui d’estate si preferiscono i vini bianchi c’è il fatto di poterli servire freddi, per contrastare il caldo e l’afa, e di poterli abbinare meglio a piatti leggeri e meno sostanziosi, come quelli di pesce. Il risultato è che i produttori di rossi d’estate scontano spesso un calo delle vendite. Un tentativo di rovesciare questa tendenza arriva dal Morellino di Scansano, il rosso Docg prodotto nella Maremma toscana (nell’intero Comune di Scansano, in gran parte del Comune di Magliano e in parte dei Comuni di Grosseto, Manciano, Semproniano, Roccalbegna e Campagnatico) che non si sente affatto il “fratello minore” dei grandi rossi della regione come il Brunello di Montalcino, il Chianti Classico o il Nobile di Montepulciano. «Abbiamo una nostra identità ormai chiara – spiega il direttore del Consorzio del Morellino, Alessio Durazzi – e non facciamo confronti né cerchiamo di competere con altre denominazioni.

Fonte: Sole 24 Ore Centro.

Cavalieri del lavoro, c’è anche Francesco Paolo Valentini – Valentini, il brindisi più bello del signore del vino nominato Cavaliere del lavoro.
Oltre cinquecento anni di storia e un marchio ormai conosciuto e riconoscibile in tutto il mondo. Da oggi, Francesco Paolo Valentini non è più soltanto un grande produttore di vino, ma anche Cavaliere del lavoro. In Abruzzo cresce il club dei grandi imprenditori che hanno avuto questo riconoscimento. In passato Filippo Giovanni De Cecco, capostipite e fondatore del pastificio omonimo, l’erede Filippo Antonio De Cecco, oltre a Dino Di Vincenzo e altri ancora. Tra i venticinque imprenditori italiani Insigniti ieri del prestigioso titolo dal presidente della repubblica, su impulso dei ministri Adolfo Urso E Francesco Lollobrigida, c’è anche Valentini. Un riconoscimento alla secolare dinasty dell’agricoltura vestina. Venti anni fa, il padre di Francesco Paolo, Edoardo, fu candidato al titolo, ma alla fine non venne inserito nella lista dei Cavalieri del lavoro. In un paio di decenni il vento è cambiato: «C’è una nuova consapevolezza nei confronti dell’agricoltura.

Fonte: Messaggero Abruzzo.

Vino, arriva il concorso mondiale di Bruxelles.
La città ospiterà la manifestazione al Campus Principe di Napoli Vino, arriva il concorso mondiale di Bruxelles. La città perla della Catena dei Monti Lattari, sarà capitale mondiale del vino. Il paese è in fibrillazione per la kermesse di quello che viene definito il nettare degli dei. Infatti, il Campus Principe di Napoli, ospiterà il Concorso Mondiale di Bruxelles, tra le principali manifestazioni enologiche al mondo. Il debutto è ad Agerola, per la sessione dedicata agli spumanti. È prevista la presenza di 300 persone, tra buyers, giornalisti, operatori e ricercatori provenienti da 25 paesi esteri, che valuteranno più di 1000 vini. La location è magica, il Campus Principe di Napoli, in via Salvatore Di Giacomo, un luogo spettacolare, dove passione, impegno e talento si fondono per dare vita a una realtà educativa di eccellenza nel campo dell’enogastronomia e dell’accoglienza. Il paese è in crescita esponenziale.

Fonte: Roma.

Wein Tour da record 54 cantine nei calici.
La presentazione del Wein Tour d Cattolica Da oggi a domenica in viale Bovio Sostegno ai produttori colpiti dall’alluvione. Al via oggi la settima edizione del Wein Tour Cattolica. Saranno 54 le cantine emiliano-romagnole presenti in una trentina di stand dislocati lungo viale Bovio. Ben 16 aziende in più rispetto alle 38 dello scorso anno. Fino al 4 giugno, dalle 17 a tarda sera venerdì e sabato, e dalle 16 domenica, i produttori presenteranno e proporranno in degustazione i loro calici, con un focus speciale sul Metodo classico. All’evento si associa la campagna #BeviamoRomagnolo per sostenere le aziende vitivinicole colpite dall’alluvione. L’obiettivo dell’attività di sensibilizzazione è che questa estate in Riviera si scelgano sempre di più i vini regionali per brindare, e anche ristoranti e hotel propongano ai loro clienti le etichette del territorio.

Fonte: Corriere Romagna Rimini.

Guasti nei campi ma strutture salve, serata tra vino e arte per reagire.
«Per reagire positivamente alla tragedia dell’alluvione e delle frane, che hanno danneggiato sì i nostri campi, ma risparmiato le nostre strutture, abbiamo deciso di proporre un’esperienza che coniughi due delle nostre passioni, il vino e l’arte». Lo annuncia Sara Vespignani, titolare col compagno Luca Bosi di Corte San Ruffillo di Dovadola, che ospiterà pertanto nella giornata di venerdì 9 giugno l’evento ‘II vino nell’arte’, a partire dalle ore 19.45. Sabrina Marin, storica dell’arte, racconterà il vino nei grandi capolavori d’arte. Anticipa la titolare Vespignani: «Grazie alle suggestive immagini che verranno proiettate nella Sala dei cipressi, sarà un piacere scoprire che il vino nell’arte non è stato soltanto tema centrale di convivialità, allegoria dell’amore ed elemento sacro del sangue di Cristo, ma anche elargitore di gioia, e talvolta oblio da parte di pittori che ne fecero largo uso.

Fonte: Resto del Carlino Forlì.

Frascari: «Le viti stanno rischiando molto».
II presidente di Enoteca regionale: «Le malattie da fungo sono in agguato a causa dei mancati trattamenti fitosanitari» Frascari: «Le viti stanno rischiando molto» Mentre la Regione ha attivato la ricognizione dei danni per le imprese agricole e agroalimentari, con II 42% della superficie agricola colpito dagli eventi alluvionali, con oltre 41mila lavoratori interessati nei comuni colpiti, anche Enoteca regionale scende in campo a fianco delle aziende vitivinicole dell’Emilia-Romagna. II presidente della struttura con base a Dozza, Davide Frascari (foto), osserva: «Pesantissimi i danni causati dall’alluvione al comparto agricolo e, in particolare, alle aree vitate dell’area romagnola, dove la produzione è a rischio. In aggiunta alle violente piogge, l’innalzamento delle temperature sta infatti favorendo lo sviluppo di peronospora e oidio, complice la mancata somministrazione dei trattamenti fitosanitari». «Siamo in contatto costante con la popolazione – prosegue Frascari – per sostenere coloro che hanno dovuto affrontare questa calamità e non ci limitiamo alle parole ma vogliamo offrire un aiuto concreto a chi ha perso tutto», ha aggiunto Frascari.

Fonte: Resto del Carlino Imola.

Wein tour, 54 cantine in vetrina a Cattolica – In alto i calici per promuovere i vini romagnoli.
Wein Tour a Cattolica: tre giorni di assaggi e una campagna per sostenere i produttori colpiti dall’alluvione. Parteciperanno 54 tra produttori e consorzi, si punta a distribuire 1Omila calici Torna il Wein Tour a Cattolica, in alto i calici. Tre giorni di assaggi, seminari, incontri e proposte per le vie del centro a base di vini romagnoli. Con 54 protagonisti fra singoli produttori e consorzi territoriali, la settima edizione del Wein Tour Cattolica vuol segnare la ripresa della Romagna dopo i danni dell’alluvione. All’evento sarà associata pure la campagna #BeviamoRomagnolo per sostenere concretamente le aziende vitivinicole colpite. «L’obiettivo dell’attività di sensibilizzazione è fare in modo che questa estate in Riviera si scelgano sempre di più i vini regionali per brindare – confermano i promotori – e che anche ristoranti e hotel propongano ai loro clienti le etichette del territorio». L’edizione 2023 del Wein Tour si annuncia come la più grande di sempre, previsti quasi 10mila calici da distribuire in un weekend.

Fonte: Resto del Carlino Rimini.

Vinum in Bolano, al via la manifestazione.
Vino grande protagonista questo fine settimana a Bolano, dove nel centro storico sarà possibile degustare i prodotti di 16 aziende vitivinicole abbinate a piatti della tradizione e del territorio. La seconda edizione di Vinum in Bolano è in programma per domani dalle 16.30 a mezzanotte. Una edizione che si fregia del sostegno della Camera di Commercio Riviere di Liguria e del patrocinio della Regione Liguria. Acquistando con 10 euro il calice serigrafato, con la sacca, si avrà diritto alle prime tre degustazioni presso il stand che rappresentano i vini doc Cinque Terre, Colli di Luni e Terre di Levanto. Altre degustazioni singole potranno essere successivamente acquistate. Gli stand delle aziende saranno collocati tra Piazza Castello e Piazza Matteotti, mentre tra Piazza Castello e Via Roma ci saranno i punti ristoro con specialità come panigazzi e sgabei.

Fonte: Secolo XIX La Spezia.

Gli esperti delle guide di settore degustano i vini del Consorzio.
Torrazza Coste, nel centro Riccagioia oltre 300 le Doc recensite dagli assaggiatori. Afine luglio verrà deciso quali etichette premiare Gli esperti delle guide di settore degustano i vini del Consorzio. Via alle degustazioni dei vini, già più di 300, per le nuove edizioni 2024 delle guide di settore. Come ogni anno, in questo periodo, la sede del Consorzio tutela vini Oltrepo Pavese, all’interno del centro Riccagioia di Torrazza Coste, ospita esperti e degustatori che assaggiano le diverse Doc e le etichette che saranno recensite al termine dell’esame. Dopo che i campioni vengono consegnati in sede, su proposta delle aziende, gli esaminatori iniziano con le degustazioni alla cieca; i vini vengono poi catalogati da Gaia Servidio e Mila Pifferi, rispettivamente della segreteria del Consorzio e del Distretto”.

Fonte: Provincia – Pavese.

«Più competitivi grazie ai nuovi tecnici del vino».
In Piemonte spazio agli “apprendisti enotecnici”. Forte della vocazione vitivinicola regionale, la Giunta del Piemonte ha approvato, su proposta dell’assessore al Lavoro e alla Fondazione Elena Chiorino, l’atto di indirizzo per la programmazione dell’offerta formativa in apprendistato per il conseguimento del diploma d’istruzione secondaria superiore e specializzazione di enotecnico. «Il Piemonte, terra del vino. potrà così contare su un nuovo importante strumento per la formazione e l’inserimento lavorativo di qualità, in un comparto tra i più eccellenti del territorio che contribuisce a rendere grande il made in Italy nel mondo. Grazie a un investimento di due milioni di euro sul triennio 2023-2026, continuiamo a dare forza e sostegno alle nostre imprese che necessitano di personale sempre più qualificato, in possesso di competenze tali per accompagnare le attività verso innovazione, espansione e competitività sui mercati internazionali.

Fonte: Idea.

Concorso enologico Città del vino, 1300 vini in gara.
Ivi premiazione si è tenuta a Sambuca di Sicilia. Al Piemonte tre Gran medaglie d’oro, 29 Medaglie d’oro e molte d’argento Concorso enologico Città del vino, 1300 vini in gara. Si è conclusa la 2lesima edizione del concorso enoloico internazionale di “Città del vino”, di cui fanno parte Sizzano e Ghemme. Bene il Piemonte che ha ottenuto tre Gran medaglie d’oro, 29 Medaglie d’oro e diverse d’argento. Nel Concorso per le grappe “Grappa award” il Piemonte si è assicurato 12 ori e 1 argento. Il concorso quest’anno si è svolto a Sambuca di Sicilia, in provincia di Agrigento. Per quanto riguarda la classifica generale sono state assegnate 43 Gran medaglie d’oro (27 per l’Italia e 16 a vini stranieri) 347 Medaglie d’oro (Italia 289 e ai paesi stranieri 64). C’erano poi altre medaglie d’oro e d’argento suddivise in diverse categorie, premio speciale Città del Bio, Nebbiolo Word, Mondo Merlot, Forum degli spumanti e premio speciale Vini Vulcanici.

Fonte: Notizia Oggi Borgosesia.

Intervista a Piernicola De Castris – De Castris raggiunge il papà «Io, cavaliere del lavoro» – «Io, cavaliere del lavoro come papà Così i miei vini hanno stregato anche Anthony Quinn e D’Alema».
De Castris raggiunge il papà «Io, cavaliere del lavoro» di Claudio Tadkini a pagina 6 Io, cavaliere del lavoro come papà Così i miei vini hanno stregato anche Anthony Quinn e D’Alema» L’imprenditore di Salice Salentino insignito dal presidente Mattarella «Al Sud siamo bravi ma purtroppo facciamo fatica a creare sistema». Terza generazione del primo imbottigliatore di rosato in Italia, è stato insignito della prestigiosa onorificenza dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, proprio come suo padre. La Puglia ed il Salento si fregiano di un nuovo Cavaliere del Lavoro: si tratta dell’imprenditore Piernicola Leone De Castris, unico pugliese a ricevere l’onorificenza che ogni anno viene conferita alla vigilia della Festa della Repubblica. Grande Ufficiale dal 2011- in passato anche ex presidente di Confindustria Lecce e vicepresidente di Confindustria Puglia – l’imprenditore è amministratore delegato dell’omonima azienda vitivinicola «Leone de Castris» di Salice Salentino, che affonda le sue origini nel 1665, produttrice del famoso «Five Roses», il primo vino rosato ad essere stato imbottigliato in Italia – nel 1943 – quando il nonno Don Pierino fondò il marchio.

Fonte: Corriere del Mezzogiorno Puglia.

Cannonau Likeness Tre giorni da Oliena al resto del mondo.
Mariano Murru, presidente di Assoenologi Sardegna A destra Gianfranco Zola 1 di Andrea Sini 1 Dule Doc 2016 di Gabbas profeta in patria, il trionfo del cannonau e di un evento che si propone di diventare un punto di riferimento dell’enologia a livello nazionale e internazionale. Oliena manda in archivio con soddisfazione la prima edizione di Cannonau Likeness International, la tre giorni di degustazioni, convegni e incontri formativi dedicata al re dei vitigni isolani, il più coltivato e anche il più amato e diffuso: il Cannonau. L’evento, organizzato da Vinoway Italia in collaborazione con Assoenologi Sardegna, si è svolto tra Oliena e l’hotel Su Gologone e ha avuto tra i tanti ospiti d’eccezione anche Gianfranco Zola, amatissimo ex calciatore originario proprio di Oliena. Alla fine, il premio come miglior vino in assoluto è stato assegnato dagli esperti al Dule Doc Cannonau di Sardegna Classico 2016 dell’azienda vitivinicola olianese Gabbas, l’unico ad aver ottenuto il punteggio di 96/100.

Fonte: Nuova Sardegna.

Vino, svolta ecologica. Operazione da 2 milioni – Vino, investimenti green. Operazione da 2 milioni.
La Cantina Sociale: «Risparmio energetico e riconversione ecologica» Al via la riqualificazione degli impianti che prevede il potenziamento delle linee. Nel 2011 fu inaugurato un pannello fotovoltaico per vinificare sfruttando fonti rinnovabili. Una cooperativa ancora più green puntando sul risparmio energetico e la riconversione ecologica. Un annuncio carico di significati quello della Cantina Sociale Colli Fiorentini, in un’epoca – come questa – di discussione sul cambiamento climatico, nonostante il periodo di crisi che sta colpendo le cooperative agricole italiane. La Cantina Sociale Colli Fiorentini sceglie l’attacco, più che la difesa, ed è sul punto di concludere due importanti investimenti, dal valore complessivo di due milioni di euro, che serviranno per ottenere la riqualificazione dell’impianto di raccolta dell’uva e dell’impianto di frangitura, oltre allo smaltimento delle piastrelle di amianto presenti sui tetti.

Fonte: Nazione Empoli.

Due manager di Signorvino cavalieri dello Snodar.
Lo Snodar, Sovrano e nobilissimo ordine dell’Amarone e del Recioto, ha due nuovi ambasciatori del vino valpolicellese: Federico Veronesi e Luca Pizzighella, rispettivamente amministratore delegato e general manager di Signorvino, la catena che abbina cucina e degustazione vini fondata nel 2012 da Sandro Veronesi. La loro investitura nella confraternita, guidata dal Gran maestro Arnaldo Semprebon, è avvenuta grazie alla segnalazione della famiglia Tommasi, storico produttore della Valpolicella. La cerimonia si è tenuta lo scorso 26 maggio a Ospedaletto di Pescantina, nella cappella della chiesetta del XII secolo a Villa Quaranta Tommasi Wine hotel e Spa. Federico Veronesi e Luca Pizzighella sono stati i protagonisti dei riti dell’investitura di stampo medioevale: al suono del gong hanno Sono Federico Veronesi e Luca Pizzighella, su segnalazione della famiglia del vino Tommasi ricevuto l’imposizione della spada, bevuto un sorso di Recioto e ritirato il tastevin con cesellati i comuni della Valpolicella Classica.

Fonte: Arena.

Due secoli e mezzo di storie e vendemmie.
«L’obiettivo? Volevo proiettare nel futuro la memoria di sei generazioni di appassionati di vitivinicoltura» Monica Sommacampagna •• «Proiettare nel futuro la memoria di sei generazioni di appassionati di vitivinicoltura, tenendo conto che gli ultimi quarant’anni nel mondo del vino ne concentrano molti di più». Lo ha detto Sandro Boscaini, presidente di Masi agricola, alla Società letteraria di Verona presentando il suo libro «Amarone e oltre Masi: 250 anni di vendemmie, famiglia e imprenditorialità» pubblicato da Egea, in un incontro introdotto da Daniela Brunelli, presidente della Società Letteraria di Verona, e moderato dal direttore de L’Arena Massimo Mamoli. Se qualcuno si attendeva una narrazione sul filo della nostalgia, anche alla luce del fatto che il volume condensa fatti e ricordi del compianto nonno Paolo, l’imprenditore ha subito risposto, intrecciando il desiderio di lasciare un segno con la vocazione di famiglia all’innovazione e proiettandosi oltre la settima generazione: «Mi auguro di instillare in chi legge il desiderio di porre un nuovo mattone o di piantare una nuova vigna».

Fonte: Arena.

Lo scontro «No al Prosek». Bruxelles vota la norma salva-Prosecco – Ok dall’aula di Bruxelles alla norma salva-Prosecco «Ora il Prosek va bocciato».
Ok dall’Europarlamento alla norma salva-Prosecco. La ri forma del sistema di Dop e Igp prevede che le menzioni tradizionali come Proeek non possono essere registrate, in quanto evocative di altri marchi. Pederiva a pagina 13 Ok dall’aula di Bruxelles alla norma salva-Prosecco «Ora il Proek va bocciato» ?L’Europarlamento approva la riforma >Le menzioni tradizionali non possono del sistema Dop-Igp a larga maggioranza essere registrate se evocano altri marchi. Via libera anche in plenaria all’emendamento salva-Prosecco. Dopo aver registrato l’unanimità in commissione Agricoltura, ieri la riforma del sistema di Denominazione di origine protetta e Indicazione geografica protetta è stata approvata da una larghissima maggioranza pure nell’aula del Parlamento europeo. Con 603 voti a favore, a fronte di soli 18 contrari e 8 astenuti, il testo prevede fra l’altro che le menzioni tradizionali come Prosek non possano essere registrate, in quanto identiche o evocative di nomi di Dopo Igp.

Fonte: Gazzettino.

Prosek, altra sconfitta Si alle novità Dop e Igp.
L’Europarlamento approva il regolamento di tutela Prosek, altra sconfitta Sì alle novità Dop e Igp «Basta con quanto sfruttano la reputazione altrui» •• Arriva anche dall’assemblea plenaria del Parlamento europeo, dopo l’unanimità ottenuta in commissione Agricoltura, il sì al regolamento Ue sui prodotti Dop e Igp. L’approvazione è avvenuta con una maggioranza di oltre il 95% (603 voti a favore, 18 contrari e 8 astenuti). «Questo risultato – commenta Paolo De Castro, relatore all’Europarlamento per il nuovo regolamento – dimostra come quando si condividono obiettivi sostanziali, lasciando da parte istanze superficiali e di parte, è possibile raggiungere compromessi ambiziosi, nel solo interesse dei nostri agricoltori e produttori». In particolare, le nuove norme hanno l’obiettivo di introdurre l’obbligo di indicare sull’etichetta di qualsiasi prodotto Dop e Igp il nome del produttore e, per i prodotti Igp, l’origine della materia prima.

Fonte: Giornale di Vicenza.

Vino, la “guerra” alla plastica «Ecco perche il vetro è meglio».
Convegno organizzato da 0-I Glass che produce bottiglie per il Prosecco a San Polo di Piave «Risposta ai contenitori in Pet proposti da Zoppas? No, ma rivendichiamo le nostre qualità» Vino, la “guerra” alla plastica «Ecco perché il vetro è meglio» Dal riciclo (ìno alla protezione contro la luce eccessiva i nodi della questione. 1 convitato di pietra, anzi, di plastica, per eleganza istituzionale non viene mai nominato. L’evento “Vetro e vino: un antico connubio tra gusto, qualità e ambiente”, al Villa Pace Park Hotel Bolognese di Preganziol, ha avuto però uno scopo ben preciso: esaltare il matrimonio — l’unico possibile, secondo loro — tra quel contenuto e contenitore. A organizzarlo è stata la O-I Glass, multinazionale nata negli Stati Uniti e che oggi ha 11 stabilimenti produttivi di bottiglie in vetro anche in Italia, il più grande dei quali a San Polo di Piave, per il mercato del Prosecco principalmente. Fischieranno le orecchie in casa Zoppas Industries, dove qualche mese fa è stata lanciata la proposta di produrre bottiglie in plastica Pet per il vino? «Questo convegno non è una risposta a quella proposta: siamo abituati a parlare del vetro, di noi, non degli altri», premette Guido Robustelli, direttore commerciale O-I South East Europe.

Fonte: Tribuna Treviso.

Donnfugata tra le cantine più instagrammate al mondo. Ecco la classifica.
C’è anche un’italiana nella top five delle cantine più instagrammate al mondo. Parliamo della siciliana Donnafugata che con 65.445 hashtag su Instagram conquista il quarto posto nella classifica mondiale, sbaragliando anche le cantine francesi. A prendersi la briga di contare tutti gli hashtag e i post relativi alle visite in cantina è stata l’agenzia di viaggi internazionale CV Villas che, nei mesi scorsi, aveva già stilato la classifica dei vigneti più belli al mondo. In cima alle citazioni Ig c’è Boschendal, una delle aziende del vino più antiche del Sud Africa, fondata nel 1685 tra Franschhoek e Stellenbosch con 95.500 post. A seguire, l’australiana Penfolds Magill Estate di Adelaide con 94.761 hashtag. Medaglia di bronzo per Castello di Amorosa (88784 citazioni) che, nonostante il nome italiano, si trova in Napa Valley.

Fonte: Gambero Rosso.

Con Costa Crociere un tour alla scoperta dei vigneti della Cantina La Scolca.
Il programma dei tour, a numero limitato, prevede la visita guidata negli splendidi vigneti di Cortese dell’azienda. Un’esperienza che regala colori, armonia, profumi, tradizioni e sapori: i famosi vini Gavi Docg sono stati inventati proprio qui, oltre cento anni fa. La Scolca, con la sua Torre Antica, è immersa in questo contesto meraviglioso. Qui, nella terrazza lounge con vista panoramica sui vigneti, gli ospiti potranno degustare tre vini Gavi simbolo de La Scolca, e assaporare alcuni prodotti tipici del territorio. Inoltre, durante il tour sarà possibile acquistare i vini La Scolca a prezzo speciale includendo anche la possibilità di spedire le bottiglie direttamente a casa. «Sono particolarmente orgogliosa di questa collaborazione – esordisce il cav. Chiara Soldati, owner&ceo di La Scolca – fra due brand che, ciascuno nel proprio genere, rappresentano un’eccellenza di hospitality e di lifestyle autenticamente italiano, riconosciuto a livello internazionale.

Fonte: Italia a Tavola.

Concorso vini territorio, premiate le cantine.
Si è svolta oggi pomeriggio, alla Fondazione Mach, presso l’aula magna e in diretta streaming sul canale youtube, la cerimonia di premiazione del concorso dedicato ai vini del territorio, manifestazione autorizzata dal Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, giunta quest’anno alla sua sesta edizione. All’evento hanno preso parte le aziende vincitrici del concorso svoltosi il 18 e 19 maggio scorso, durante il quale una qualificata commissione ha degustato e valutato 102 vini in gara di aziende provenienti dal Trentino e dall’Alto Adige.

Fonte: L’adigetto.

Si può portare una bottiglia di vino da casa al ristorante? Risolto il dubbio.
Probabilmente non lo sapevi, ma esiste una pratica molto diffusa nel Regno Unito e negli Stati Uniti, ma poco nota nel nostro paese. Stiamo parlando del Diritto di tappo, ovvero della scelta del cliente di portare il vino da casa al ristorante, da noi non molto apprezzata e malvista dalla maggior parte dei ristoratori. Vediamo nel dettaglio di cosa si tratta! Come detto prima, il Diritto di tappo è una realtà nei paesi anglosassoni e in quelli statunitensi, ma poco noto e praticato in Italia. Più che una legge, di cui non esiste nulla di scritto, si tratta di una pratica che prevede di portare il vino da casa nei ristoranti, a patto che questi accettino.

Fonte: Wine and Food Tour.

Valentini Cavaliere del Lavoro per i suoi vini, grande gioia.
“Sapevo di essere nella lista dei 40 ‘finalisti’, ma questa notizia mi riempie di gioia”. Il neo cavaliere del lavoro Francesco Valentini, uno dei veri maestri del vino d’Abruzzo risponde così alla notizia della nomina da parte del capo dello Stato. “E pensare che ho sempre dei dubbi sulle mie capacità – prosegue emozionato l’imprenditore vitivinicolo con base a Loreto Aprutino – ma stavolta mi sa che stappo una delle mie bottiglie del 2019, perchè io se non sono convinto delle annate, si sa, neanche imbottiglio.

Fonte: ANSA.

Che Merlot! Al Mondiale presentati 430 vini da 175 produttori e 14 paesi. E il Ticino primeggia.
La 16esima edizione del Mondial du Merlot & Assemblages ha emesso il suo verdetto. Ancora una volta il Ticino dimostra il potenziale del suo vitigno. Il Cantone vince infatti la maggior parte dei premi particolari di questo concorso, l’unico a livello internazionale, dedicato interamente ai vini della famiglia Merlot. La cerimonia di attribuzione delle medaglie si è svolta a Zurigo. Al termine della stessa i vini premiati sono stati presentati a un pubblico curioso ed entusiasta, offrendo così una bella vetrina a una ventina di produttori presenti. Il giorno stesso si procede all’attribuzione dei prestigiosi premi in Zunfthaus zur Meisen Zurigo. VINEA, organizzatrice del Mondial du Merlot & Assemblages (MdM), ha avuto la mano felice scegliendo Paolo Basso come maestro di cerimonia. Il Ticinese, miglior sommelier del mondo, si è trovato a suo perfetto agio in questa manifestazione.

Fonte: Liberatv.

Greve. Profumi e sapori di Lamole. L’amore per il vino si coltiva nel più piccolo paesaggio storico d’Italia.
I produttori che risiedono e lavorano nel borgo chiantigiano sono i protagonisti della manifestazione giunta alla ventesima edizione, promossa dal Comune. Dalla tradizionale mescita collettiva delle eccellenze vitivinicole delle aziende locali prenderà vita il nono vino di Lamole, borgo abitato da 90 residenti. Quel dolce rituale al profumo d’uva che da tempo unisce energie ed eccellenze di un gruppo di vignaioli chiantigiani per dare vita simbolicamente ad un prodotto, collettivo, plurale, il nono vino di Lamole, si ripeterà anche quest’anno sulle colline di Greve in Chianti, nel più piccolo paesaggio storico d’Italia. E avrà un gusto speciale. La forza genuina della terra, la cultura della memoria e il saper fare contadino si intrecciano nel borgo di Lamole dove la comunità, 90 residenti circa, è pronta a ritrovarsi e festeggiare per i venti anni di amore per i prodotti simbolo della Toscana racchiusi nella rassegna di vini e prodotti tipici “I profumi di Lamole”.

Fonte: MET – Città Metropolitana di Firenze.

Venerdì 9 Giugno 2023: Il vino nell’arte a Corte San Ruffillo.
Venerdì 9 Giugno 2023 Corte San Ruffillo di Dovadola ospiterà l’evento “IL VINO NELL’ARTE” – A cena con Sabrina Marin, conferenza storica e cena che coniuga le due passioni per il Vino e per l’Arte. A partire dalle ore 19:45 Sabrina Marin, storica dell’arte, racconterà il vino nei grandi capolavori d’arte. Grazie alle suggestive immagini che verranno proiettate nella Sala dei Cipressi, sarà un piacere scoprire che il vino nell’arte non è stato soltanto tema centrale di convivialità, allegoria dell’amore ed elemento sacro del sangue di Cristo, ma anche elargitore di gioia, e talvolta oblio da parte di pittori che ne fecero largo uso. Un percorso storico artistico costellato di aneddoti e accadimenti che da sempre legano il vino all’arte sacra e profana. Tra le tante opere proiettate non mancheranno il Bacco di Caravaggio, I Baccanali di Tiziano, fino alle scene di seduzione di Jan Vermeer per giungere ai caffè di Parigi di Eduard Manet.

Fonte: Romagna a Tavola.

STAMPA ESTERA

L’irrigation des vignes, une solution critiquée.
De la Provence au Languedoc, le recours à cette pratique s’accroît, alors que la ressource en eau se raréfie REPORTAGE SAINT-ÉTIENNE-DES-SORTS (GARD) – envoyée spéciale Tout est désormais en place pour irriguer les vignes de Saint-Etiennedes-Sorts, dans le Gard: le gros tuyau flottant qui aspire l’eau du Rhône, la station de pompage flambant neuve, puis le bouquet de tuyaux noirs qui grimpent sur les coteaux et déploient, rangée après rangée, leur tentaculaire goutte-à-goutte. Inauguré en avril, ce nouveau réseau permet d’apporter l’eau à quelque 400 hectares de vignoble. Il vient généraliser une pratique qui se résumait jusqu’alors à quelques forages et bricolages individuels, soumis chaque été aux arrêtés sécheresse. En ce mois de mai, une grande partie du Gard est déjà en alerte renforcée, et le secteur voisin de la Cèze aval, en crise. «Le projet tombe à point», souffle David Genty, vice-président de l’Association du terroir des 3 châteaux, qui regroupe les quarante-six propriétaires adhérents au projet. Grâce à l’eau du Rhône, plus abondante, les viticulteurs échappent aux restrictions sur l’irrigation. «La vigne est déjà en souffrance, on a commencé à arroser en avril», précise M. Genty. Pourtant bien adaptée aux climats chauds et secs, cette culture méditerranéenne arrive, avec le réchauffement, à ses limites. «La vigne a besoin de très peu d’eau Mais même ce très peu, on ne l’a plus: il manque les pluies d’avril, l’orage de juillet et du 15 août», poursuit le viticulteur. Dès lors, l’irrigation est censée compenser ce climat qui change, remplacer ces pluies qui ne tombent plus au bon moment, quand la vigne doit s’enraciner et fructifier. Et tant pis si cela augmente les coûts de production et les heures de travail. «Cest une question de survie. Sans eau, ce vignoble ne serait pas replanté, assure David Genty en montrant des tas de ceps morts au milieu d’une parcelle arrachée. On Cette culture méditerranéenne arrive, avec le réchauffement, à ses limites ne gonfle pas la production, on veut juste maintenir des rendements proches du plafond de IAOC [appellation d’origine contrôléel, de 40 à 5o hectolitres par hectare, et garantir des raisins de qualité. » Forages et retenues d’eau Vendanges deux semaines plus tôt qu’avant 1980, rendements diminués par les sécheresses et les fortes chaleurs, dépérissements, hausse de la teneur en alcool, baisse de l’acidité… Les effets du changement climatique sur la vigne sont aujourd’hui bien documentés. Dans sa « Stratégie face au changement climatique », publiée en février, la filière viticole présente l’irrigation comme un des leviers d’adaptation, appelant au développement de réseaux et de stockages d’eau.

Fonte: Monde.

Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Blinkup

A risentirci a domani.