News Vitivinicole Wine Idea domenica 23 gennaio 2022!

Buongiorno,
Wine Idea presenta le news di domenica 23 gennaio 2022!

Le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina (https://www.farecantina.it/), impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino con contenitori in vetro e Pet.

Italia e Francia guerra del vino in Giappone.
Il secondo mercato asiatico indica segna di recupero nel 2021 rispetto al tracollo dovuto al Covid. La battaglia è sulle bollicine: i francesi coprono l’83 per cento del mercato ma adesso la partita si riapre. La ricerca Vinitaly e Nomisma Luciano Pignataro Noi amiamo la cucina giapponese. Il Giappone ama la cucina e il vino italiano. Così lontani, ma così vicini nei gusti, tanto che il Giappone rappresenta il secondo paese importatore di vino più importante, dopo la Cina, del continente asiatico. Il valore delle importazioni di vino aveva raggiunto — nel 2019, prima del Covid – 1,6 miliardi di euro, per 2,8 milioni di ettolitri. Tra l’altro, rispetto al 2015, il trend risultava positivo, dato che gli acquisti dell’estero stavano crescendo ad un tasso medio annuale di oltre il 5%.

Fonte: Gazzettino – Cibi, vini&piaceri.

L’Oltrepò in bottiglia rimane un gigante con i piedi d’argilla.
Terremoto nell’Oltrepò Pavese della vite e del vino con la sfiducia ai vertici di Terre d’Oltrepò, che avevano promesso a più riprese il rilancio della prima cooperativa vitivinicola del territorio e dell’intera Lombardia: il presidente Andrea Giorgi e i suoi consiglieri di amministrazione sono stati sonoramente bocciati da vitivinicoltori esausti delle basse remunerazioni delle uve e da una linea dirigenziale che i dissidenti hanno definito «inconcludente e incapace di mettere a terra piani di rilancio rimasti solo parole». La cantina che da sola vinifica circa la metà dell’uva dell’Oltrepò, primo terroir vitivinicolo lombardo, ora deve ripartire e con lei il Consorzio Tutela Vni Oltrepò Pavese, di cui Terre è socio forte ed egemone, direttamente e attraverso i suoi grandi clienti imbottigliatori.

Fonte: Libero Quotidiano.

Il vino sposa la tecnologia la nuova sfida di Iacobone.
Il patron di Micso e Peppe Vessicchio rilanciano la sede produttiva dell’Aurum› Trenta dipendenti al lavoro entro l’estate nei tre edifici nel verde di Città Sant’Angelo. SARA’ APERTO UN PUNTO VENDITA PER LE ETICHETTE CANTINE TORRI, MUSICHE E ROSA RUBRA RIVOLUZIONI. Recuperare l’ex struttura produttiva delI’Aurum, tre edifici circondati dal verde a Marina di Città Sant’Angelo, e nel contempo trasformarla in uno spazio vissuto dalla comunità. E’ l’obiettivo di Riccardo Iacobone, imprenditore dell’information technology (titolare dal 1984 del gruppo Micso), da nove anni impegnato anche nella produzione vitivinicola. Nei quattro ettari un tempo di proprietà dell’Ilva di Saronno trasferirà buona parte del personale che attualmente lavora per i marchi Torri Cantine, Rosa Rubra e Musiché.

Fonte: Messaggero Abruzzo.

Il calice (amaro) del Covid Produttori di vino ko – Vino in crisi nera Da Natale ordini azzerati.
In Emilia-Romagna «le aziende legate al canale Horeca, non ricevono ordini da Natale. Il 20% almeno delle cantine di dimensioni medio-grandi, che vendono nella gdo, non rientrano più nei costi per via del blocco dei listini e restano tagliate fuori dal mercato, ma il bilancio si profila comunque amaro per tutto il segmento», Quindi «serve liquidità alle imprese del vino, si rischia la paralisi». A lanciare l’allarme è Marcello Bonvicini, presidente di Confagricoltura Emilia-Romagna, che sottolinea «la necessità di agevolazioni creditizie e strumenti finanziari più flessibili». Gli imprenditori del vino che vendono nei ristoranti, wine-bar e alberghi, aggiunge, dicono che «stanno lottando contro la risalita dei contagi, le ultime fatture risalgono al 24 dicembre poi la ripresa si è arrestata con un netto stop a Capodanno».

Fonte: Corriere di Bologna.

Anche il vino Pettyrosso in scena a Calici d’inverno.
Ancora oggi Fico Eataly World, in collaborazione con Feshion Eventi Ferrara e Onav Bologna, propone “Calici d’inverno”, terza e ultima giornata di degustazioni enogastronomiche itineranti dedicate al buon vino, con produttori e cantine di tutte le regioni d’Italia, arricchite dalle eccellenze culinarie degli oltre 26 ristoranti e street food del Parco tematico sul cibo di Bologna. Fra i vini in degustazione ve ne sono anche ferraresi, Marco Simoni tra cui la Cantina Pettyrosso di Montesanto. Ad accompagnare i presenti il ferrarese Marco Simoni, che farà degustare in maniera tecnica le etichette di questa bella azienda di nicchia della nostra provincia. Oggi i vini di Pettyrosso si possono degustare per l’intera giornata, dalle 11 alle 23.

Fonte: Nuova Ferrara.

Città del vino in crescita Dopo Sesto al Reghena sarà la volta di Pocenia.
Porta in dote l’unica zona Doc che mancava: Lison Pramaggiore I progetti: nuova cartellonistica, vendemmia turistica e sostenibilità. Cresce il movimento enoturistico delle Città del vino in Friuli Venezia Giulia: con l’adesione di Sesto al Reghena, dove ieri si è tenuta l’assemblea regionale, sono stati raggiunti due traguardi. A livello di popolazione, le città aderenti sfiorano i 150 mila abitanti (1’11% di quelli della regione). Inoltre, Sesto al Reghena porta “in dote” l’unica zona Doc che mancava tra quelle presenti in Fvg, ovvero quella di Lison Pramaggiore.

Fonte: Messaggero Veneto.

Pinot grigio Triveneto, +6 per cento imbottigliamento nello scorso anno.
Per la filiera produttiva di Pinot grigio del Triveneto, il 2021 registra una crescita del 6% sull’anno precedente, per un totale imbottigliato di quasi 2,4 milioni di ettolitri, a significare un globale riconoscimento per il sistema a Denominazione del Nordest. A trainare il trend positivo del comparto di Veneto, Friuli Venezia Giulia e Trentino è la Doc delle Venezie, cui va attribuito – con un totale di 1.840.889 ettolitri imbottigliati – il 77,4% del Pinot grigio totale messo in bottiglia dall’areale. Con i suoi quasi 27 mila ettari di vigneto, di cui 14 mila rivendicati, la Doc delle Venezie chiude il 2021 con un +5,11% di imbottigliato (+89.517 ettolitri), circa 12 milioni di bottiglie in più rispetto al 2020 e con un totale di quasi 229 milioni di contrassegni distribuiti da Triveneta Certificazioni (15 milioni in più dell’anno precedente); ulteriori 400.000 ettolitri provengono da Pinot grigio e Bianco Doc delle Venezie.

Fonte: Le Cronache Nazionali.

Lo Sciacchetrà Possa fa incetta di attestati.
Super premiato il vino delle cantine Bonanin Lo Sciacchetrà Possa fa incetta di attestati RIOMAGGIORE Il vino sciacchetrà della cantina Possa di Heidy Bonanini, a Riomaggiore, premiato al concorso della Civiltà del Bere. A ottenere il prestigioso riconoscimento della medaglia d’oro è stato lo sciacchetrà riserva 2017, ma il passito dal colore ambrato e dal profumo intenso si è aggiudicato anche i premi di miglior vino nella categoria dei vini dolci e nella categoria del vino naturale della Liguria. Un nuovo riconoscimento questo ottenuto allo Wow! the Italian Wine Contest, giunto quest’anno alla sua quarta edizione.

Fonte, Secolo XIX La Spezia.

Una donna al vertice del Primitivo: “Qualità e territorio”.
“Sono felice di ricoprire la carica di presidente, mai affidata fino ad oggi ad una donna, ringrazio il Consiglio d’amministrazione. È in atto un rinnovamento. Ringrazio mio padre per avermi, fin da bambina, trasmesso l’amore per la terra”. E’ determinata e motivata Novella Pastorelli, sarà lei a guidare il Consorzio di Tutela del Primitivo di Manduria. “E’ un’opportunità concreta — dichiara — perla valorizzazione del territorio”. Avvocato ed esperto in diritto vitivinicolo, Pastorelli è inoltre consigliere di amministrazione e si occupa della direzione dello stabilimento di Lizzano di Cantine Due Palme. La affiancheranno i vicepresidenti Roberto Erario e Francesco Delle Grottaglie. Quarantotto anni, sposata e mamma di due figli, Novella Pastorelli è definita “ostinata e dal forte temperamento. Grande lavoratrice, riesce a coniugare vita familiare e professionale da sempre”.

Fonte: Repubblica Bari.

Menti, lieviti e record «Noi, declassati ma felici».
Per l’azienda di Gambellara, portabandiera della Garganega, il 2021 appena finito è stato il “migliore anno di sempre”. Dopo lo spavento della primavera 2020, la ripresa è stata forte. Determinante l’espansione all’estero in ben 50 paesi nel mondo Claudio De Min i possono chiudere bilanci record nel mondo del vino in tempo di pandemia? Soprattutto se sei un’azienda stimatissima e apprezzata ma di piccole dimensioni in un mercato globale e fortemente competitivo? Sembrerà strano ma la risposta è sì, si può. Lo certifica la Giovanni Menti di Gambellara (Vi), la “Casa della Garganega” potemmo chiamarla – infatti il 98 per cento della produzione riguarda questo vitigno, il poco che rimane è Durella – che ha certificato il 2021 come “il miglior anno di sempre”. A spanne siamo sulle 50 mila bottiglie e i 600 mila euro di fatturato.

Fonte: Gazzettino – Cibi, vini&piaceri.

“Cantina Musicale”: stasera ore 21.30 protagonisti i canti popolari con la “Serpe d’Oro”.
Protagonista la formazione musicale dedicata alla ricognizione e alla rielaborazione del repertorio dei canti popolari toscani. Questa sera su Siena Tv alle 21:30 torna “Cantina Musicale”, nella terza puntata saranno protagonisti i canti popolari con “La Serpe d’Oro”, una formazione musicale dedicata alla ricognizione e alla rielaborazione del repertorio dei canti popolari toscani.

Fonte: Radio Siena Tv.

Fabiana Ferrucci, lady chef alla Cantina La Barbera a Napoli.
Essere chef non vuol dire solo saper cucinare ma si tratta di un mestiere dove bisogna mostrarsi autoritari… molto autoritari! Noi donne, e questo a causa del nostro istinto materno e delle nostre ovaie folli, saremmo troppo dolci e delicate e di conseguenza incapaci di dirigere un’equipe, soprattutto se è composta da uomini. Se invece ci mostriamo autoritarie, diventiamo automaticamente delle streghe, mentre lo chef, LUI, è carismatico !! Che fortuna! Chi può dire se le cose cambieranno? Nessuno di noi, ma tutti i giorni, nelle cucine del mondo, donne di buona volontà iniziano a tagliarsi una fetta di merito e quel “tu donna, vai in cucina” (che poi è sempre stato il nostro posto), osannato dagli uomini nei secoli dei secoli, non sembra più la peggiore delle frasi sessiste, ma, piuttosto, un’ammissione di consapevolezza della pura realtà.

Fonte: Food Makers.

Il vino italiano conquista Londra grazie al sapore del Vermentino.
La Val di Magra come ormai è ben risaputo è una terra di… vino. Da anni grazie alla tipicità del Vermentino il nome del versante al confine con la Toscana, da Sarzana, Castelnuovo Magra e Luni, è diventato una garanzia di qualità esportata in tutto il mondo. Tra le cantine storiche produttrici di vino c’è anche quella fondata nella piana di Luni da Giulio Federici insieme alle moglie Isa che ha conquistato grazie al bianco “Sarticola” la medaglia di platino, massimo riconoscimento assegnato al Decanter Wine World di Londra come unico vino italiano della vendemmia 2020. L’azienda Baia del Sole di Luni è a conduzione famigliare infatti insieme ai genitori lavorano anche i figli Andrea e Luca. Inoltre le Cantine Federici sono state inserite nella guida del Gambero Rosso Vini d’Italia 2022 ottenendo il riconoscimento dei “Tre Bicchieri” sempre grazie al Vermentino bianco “Sarticola”.

Fonte: La Nazione.

L’Abruzzo punta sui vini di pregio: il prezzo medio della bottiglia aumenta del 19%.
Negli ultimi quattro anni, raddoppiate le vendite delle bottiglie sopra i 7 euro, calo nel canale discount. Cresce anche il valore dell’export: +10% nel 2021 rispetto all’anno precedente, Svizzera, Cina e Giappone in testa. Il presidente del Consorzio, Valentino Di Campli: “Ripagati gli sforzi per riposizionare i nostri prodotti nel mercato”. Calano le vendite di bottiglie sotto i 3 euro, crescono tutte le altre fasce di prezzo, con i prodotti oltre i 7 euro che hanno visto raddoppiare il giro d’affari nel 2021 rispetto al 2018. E soprattutto con il prezzo medio a bottiglia in aumento del 19% nell’anno appena trascorso rispetto al precedente.

Fonte: La Repubblica.

Vino: ammonta a 14,2 mld il valore in Italia nel 2021.
Lo scenario e la stima economica, in una graduatoria tra Paesi, permette al Belpaese di essere al terzo posto dopo la Francia (20,7 miliardi) e Regno Unito (15,8 miliardi). Il dato emerge da Wine Report, studio realizzato da Cross Border Growth Capital, advisor in Italia per operazioni di finanza straordinaria per startup e Pmi, e dall’enoteca online Vino.com. I risultati dello studio registrano che a livello globale si stima un valore del vino di 245,6 miliardi di euro al 2021 e una crescita a 305,2 miliardi di euro per il 2025. La forbice di vendite a mezzo e-commerce va invece dall’11,9% del Regno Unito (in crescita rispetto al 10,1% del 2015) all’1,7% di Spagna e Germania, passando per il 9,9% della Francia (dato quasi duplicato dal 2019, quando si attestava sul 5,5%) e il 9,8% dei Paesi Bassi (in rialzo dal 2,5% del 2015).

Fonte: ANSA.it.

Il mercato del vino italiano in Bag in Box cresce! Lo afferma il team di vinbaginbox.it.
La Pandemia ha aumentato il mercato del vino in bag in box italiano in maniera esponenziale sfatando molti tabù che lo riguardano! Chi di noi non ricorda il primo lockdown causato da questa nefasta Pandemia?!? Oggi, col senno di poi e maggior lucidità, ricordiamo anche aspetti che in quel periodo non ci sono parsi così importanti e la cosa è più che comprensibile.

Fonte: Wine Blog Roll.

Il vino, una salopette rossa e la sfida alle regole.
Mondragone, fine anni Settanta: Bruno Eliseo Moio incomincia ad affiancare il padre Luigi nell’azienda vinicola di famiglia. Ha il compito di curare il settore commerciale e la responsabilità di mantenere i rapporti con i clienti. Suo padre è stato fermo e deciso nel dargli le consegne. Sa che lui — giovane ed esuberante — apprezza la bellezza femminile e dunque ha messo le cose in chiaro: le figlie dei clienti non si toccano. Piacere e lavoro non vanno in alcun modo intrecciati. Eppure c’è una ragazzina, Teresa Iovino… è la figlia del titolare di una grande enogastronomia della zona e ha catturato la sua attenzione.

Fonte: Corriere del Mezzogiorno – Corriere della Sera.

Cross Border Growth Capital e Vino.com fotografano i numeri dell’enoteca del presente (e del futuro).
Dal “Wine Report” di Cross Border Growth Capital, realizzato con Vino.com, emergono le sfide del settore con un focus specifico sul mercato del vino e sulle enoteche digitali. Nel 2021, il mercato mondiale delle bevande alcoliche e i suoi cinque segmenti (vino, superalcolici, birra, sidro, ready to drink) hanno raggiunto il valore di 1.317 miliardi di euro per un CAGR stimato su 5 anni (2020-2025) del 5,5%. Come indica il Wine Report realizzato da Cross Border Growth Capital, advisor leader in Italia per operazioni di finanza straordinaria per startup e PMI, e dall’enoteca online Vino.com, gli scenari di crescita variano a seconda dell’area geografica; con un CAGR stimato del 7,2% il Sud America si impone come zona a maggior potenziale, mentre l’APAC costituisce da sola un terzo del settore, dimostrandosi il mercato più maturo. L’Europa, infine, posizionandosi terza per potenziale di crescita con un CAGR del 6,6%, detiene il 29% del valore del mercato globale, per un totale di 349,8 miliardi di euro.

Fonte: DCommerce.it.

Birra, Vino e Superalcolici in offerta su Amazon! Sconti fino al 30%!
Se siete soliti non disprezzare un bicchierino di alcol a fine pasto e magari siete a corto di bottiglie, vi informiamo che tra le numerose offerte Amazon ci sono anche quelle dedicate a birra, vino e superalcolici. Gli sconti attuali raggiungono il 30% e coinvolgono ogni genere di bottiglie in grado di soddisfare i vostri palati. Come detto, queste offerte sono ottime per gli amanti di questo genere di bevande, le quali hanno persino un effetto benefico sui processi digestivi, dal momento che stimolano l’appetito e aumentano le secrezioni gastriche, preparando lo stomaco ad accogliere e digerire il cibo.

Fonte: Tom’s Hardware.

Torna l’Anteprima del Vino Nobile. Appuntamento dal 26 al 28 marzo.
L’Anteprima del Vino Nobile di Montepulciano riapre le porte agli operatori e agli appassionati. Dal 26 al 28 marzo, spiega una nota, presso la Fortezza di Montepulciano, i produttori torneranno in presenza per far conoscere le nuove annate in commercio dal 2022: il Vino Nobile 2019 e la Riserva 2018. Una passerella internazionale per una delle prime Docg italiane che dopo la versione ridotta del 2021, causa Covid-19, sarà riproposta dal Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano con una formula che, in sicurezza e in linea con le normative vigenti, potrà di nuovo accogliere i ‘buyers’ e i ‘wine lovers’.

Fonte: Agenziaimpress.it.

La signora del vino accoglie da amica nella sua casa del cibo.
Se la scopri dalla sua pagina Facebook hai la sensazione di trovarti davanti a una “barriqadiera”, una talebana del lavoro, una forza capace di abbattere tutto e tutti. Poi entri nella sua creatura, l’Enoteca Guendalina di via Massena 28 e capisci che Loredana Monteno è solo una sacerdotessa del Gusto. Quando il 29 maggio del 2017 ha messo talento e cultura enologica in quell’enoteca, l’ha trasformata in luogo unico dove il vino è protagonista in tutte le sfumature: la maggior parte leggere e piacevoli, alcune rigorose perché a casa di Loredana non si può mancare di rispetto al vino e neanche alla cucina.

Fonte: La Stampa.

Le cryptovalute sbarcano nel mondo del vino laziale.
E’ partita l’asta pubblica per aggiudicarsi il primo NFT (Non Fungible Token) emesso per un vino  laziale. L’ideatore è Bruno Gasperini dell’Azienda Casale Vallechiesa Winery, il token in questione da diritto al possessore di ritirare una cassetta di sei spumanti metodo classico di malvasia puntinata, ottenuto con riposo sui lieviti per 36 mesi. Il Non Fungible Token funziona come certificato di proprietà e, allo stesso tempo, come un’obbligazione digitale, che può essere riscattata al termine del processo di spumantizzazione del vino.

Fonte: Tiburno.

I vini di San Patrignano debuttano nella capitale: degustazione firmata da Luca D’Attona.
Il vernissage enologico inaugura una nuova avventura con etichette autoprodotte dalla comunità. Il vernissage enologico inaugura una nuova avventura con etichette autoprodotte dalla comunità. Il vernissage enologico inaugura una nuova avventura con etichette autoprodotte dalla comunità. Da San Patrignano a Roma per stappare una bottiglia di vino. Di quello prodotto «in collina» a Sanpa con le vendemmie all’origine delle prime cinque etichette autoprodotte con la collaborazione di un enologo di tutto rispetto, quel Luca D’Attona che per il 2022 è stato già nominato “Enologo dell’anno”. Esono Vie 2020, Colli di Rimini Cabernet Montepirolo 2020, Romagna Sangiovese Superiore Avi Riserva 2020, Cabernet 1978 2020, Colli di Rimini Rosso Noi 2020. Il vernissage enologico è in programma lunedì 24 gennaio nella Capitale alla sede di Bibenda dove ha casa anche la Fondazione Italiana Sommelier.

Fonte: Corriere di Bologna.

STAMPA ESTERA

New world, new world order.
In the old days, Europeans used to berate what we referred to as “New World” Pinot Noirs for being too dark, too alcoholic, often too tannic and lacking the finesse of the prototype, red burgundy. Having tasted many a 2020 red burgundy over the past few weeks, I venture to suggest that the tables have turned. The 2020 red burgundies I encountered during London’s Covid-shrunk Burgundy Week this month were deeply coloured, often quite sweet, more potent than burgundy used to be and — thanks to a dry growing season that yielded thick-skinned, albeit admirably healthy grapes — rather chewier than usual. When, at the last minute, I was unable to go to Burgundy in November, my Dijon-based colleague Matthew Hayes inherited my carefully crafted timetable for tasting 2020s at some of the top domaines — and he has been raving about the quality he encountered.

Fonte: Financial Times.

Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina, impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino.

A risentirci a domani.

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